Domani in UK inizia la vaccinazione autorizzata da MHRA. La Germania sarà pronta dal 15/12, se EMA anticipasse l’OK, previsto “al massimo entro il 29/12” (link). L’Italia forse partirà a fine gennaio. Un mese e mezzo di ritardo, migliaia di vite a rischio. ema.europa.eu/en/news/ema-re…
Insufficiente, incompleto, tardivo.
Lo scarno piano del Governo sulla vaccinazione propone solo linee guida, senza un preciso GANTT con tempi e risorse. Un ritardo che costerà migliaia di vite. Ma intanto le opposizioni sbraitano sul pranzo di Natale.
Incongruenza o ammissione di incapacità? Sarebbe colpevole e drammatica.
I dati del “piano di vaccinazione” del Governo: le dosi attese nel 1Q21 sono 28,3ml (in alcuni casi serve doppia dose), ma il piano prevede di trattare solo il 5% della popolazione nello stesso periodo.
Quasi due mesi fa.
La Commissione Europea pubblicò le linee guida per il piano di vaccinazione il 15/10, con chiare indicazioni su tempi, modalità e integrazione con i processi 3T (test, trace, treat). Non c’è una parola sulle 3T nel piano del Governo: ec.europa.eu/health/sites/h…
Mi viene da ridere, per non piangere.
OGGI, il Governo
“sta predisponendo un sistema informativo efficiente ed interfacciabile con i sistemi regionali e nazionali, per ottimizzare i processi organizzativi, dalle forniture alla programmazione e gestione delle sedute vaccinali”.
Si stima che sarà necessario vaccinare almeno due terzi della popolazione per bloccare l’epidemia. A parte l’impegno logistico, per il quale il Governo è in netto ritardo, il piano di comunicazione previsto è semplicemente ridicolo. Forse avremo un “numero di telefono dedicato”.
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Prima il Governo nomina commissari alla salute del tutto inadeguati, poi, svergognato sulla televisione pubblica, li licenzia sbrigativamente via Twitter.
Ora è conclamato. Il lockdown in Calabria non è determinato dall'andamento del contagio, ma dall'incapacità del Governo.
Parafrasando Conte, gli italiani tutti "meritano subito qualcuno pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità".
Un discorso ufficiale così clamorosamente eversivo da un Presidente americano non si era mai sentito.
Per favore, non chiamatelo più Presidente degli Stati Uniti d’America. È solo uno sfigato, patetico loser.
Vorrei leggere un commento, uno solo, che riesca a giustificare l’indegnità, l’irresponsabile mistificazione, l’orrendo spregio delle istituzioni democratiche che trasudava dai rantoli di un uomo senza più vergogna né ritegno. Un vulnus profondo e purulento nella storia americana
“Intelligente” e soprattutto “di parola”. Zingaretti definisce così DiMaio. Se qualcuno aveva dubbi sulla capacità di discernimento e sull’onestà intellettuale del segretario del PD, da oggi ha una risposta inconfutabile.
Chi, oltre al perspicace e sincero Zingaretti, non noterebbe l’intelligenza dell’analisi e soprattutto la capacità di mantenere la parola sulle proprie “regole ferree”? Chi non affiderebbe il Paese a un tale statista?
Solo per il fanatismo dogmatico le regole non sono derogabili. I politici apprezzati da Zingaretti le considerano “inutili tabù” e le ripudiano senza argomentazioni (sono già intelligenti, mica serve spiegare) e senza vergogna (sono persone di parola, anzi uomini d’onore).
Ok, fine del sarcasmo sui grillini che si evolvono. Non è un’evoluzione. È un’involuzione: dal fanatismo giacobino alla palese contraddizione logica, senza mai passare da argomentazioni razionali né da revisioni critiche. Prima erano pericolosi, ora sono solo patetici bugiardi.
Chiariamo un punto logico. Ha torto chi sostiene che non si può accusare di incoerenza i grillini, perché avrebbero solo cambiato un’idea “sbagliata”. Non era un’idea, ma un dogma fondativo della loro setta, proclamato tale da tutti i santoni e motivo di anatema per gli infedeli
Strana Italia. Ha votato in massa per cialtroni anti Europa, e ora applaude la questua da mendicanti fatta dagli stessi mentecatti, responsabili del peggior disastro sanitario ed economico dopo il fascismo. Un Paese col cappello in mano, che gioisce del proprio fallimento.
Per la seconda volta nella stessa generazione dei nostri padri, l’Italia deve essere salvata con i soldi di coloro che fino a poco fa, in larghissima maggioranza, ha osteggiato e combattuto. Ieri da fascisti, oggi da antieuropei. Ogni Piano Marshall è sigillo di una sconfitta.
Oggi è tutto un giubilo dei vinti per aver ricevuto l’elemosina, un’euforia dei mendicanti per aver impietosito i vicini, un luccichìo degli occhi nello spartirsi la manna dal cielo. Povero il Paese che festeggia per i sussidi a fondo perduto, stigma degl’incapaci e dei perdenti.
@annalisabi76@e_pagliarini@Lavvelenata@simonespetia Ti dovevo una risposta sul secondo punto. 😎 Il tempo medio rilevato tra infettività e inizio del tracing su casi positivi in Lombardia è di circa 11g, ma può arrivare a 20g. Se dividi per il serial interval, ottieni da 2 a 3/4 cicli infettivi prima del contenimento dei contatti.
@annalisabi76@e_pagliarini@Lavvelenata@simonespetia Ciò implica che quando inizia il tracing, il virus ha già infettato i contatti di secondo e forse di terzo livello. Se tracci anche il 100% dei 1st-level, sei comunque uno o due cicli in ritardo sulla catena trasmissiva. Impossibile fermare l’epidemia senza lockdown generale.
@annalisabi76@e_pagliarini@Lavvelenata@simonespetia Puoi fare anche 60 milioni di tamponi al giorno con questo cicli di ritardo. Non fermeresti comunque l’epidemia. È una semplice equazione differenziale che dimostra che aumentare i volumi - con questi delay di processo - non blocca in tempo il propagarsi delle catene trasmissive.