Gentile direttore @MassimGiannini, ancora una volta ci troviamo attoniti nel vedere dare ampio spazio nel suo giornale a posizioni nettamente anti-scientifiche e che distorcono la realtà della #ricerca per pura posizione ideologica, causando confusione nei lettori 1/
@MassimGiannini Siamo dottorandi in bioscienze, siamo i ricercatori del domani, formati nelle Università italiane. Passiamo più di 12 h al giorno nei lab, spesso anche nei weekend: cellule ed animali non conoscono sabato o domenica. Le raccontiamo noi la realtà della ricerca 2/
La #sperimentazioneanimale è, ad oggi e purtroppo, necessaria per lo studio di determinate patologie. Questo non prescinde dal rispetto di animali e leggi che la regolano, a cui noi ci atteniamo scrupolosamente scrivendo un progetto di ricerca 3/
Senza #sperimentazioneanimale non ci sarebbe la ricerca di base, i vaccini e gli scaffali di farmacie sarebbero vuoti, dato che OGNI farmaco (anche veterinari) viene testato in vitro e su animali prima del commercio. Procedure "alternative" non esistono, semmai "complementari" 4/
Il Dec. Lgs. 26/2014 regola la #sperimentazioneanimale in Italia da recepimento non completo della Dir. Eu. 63/2010, per questo è il più restrittivo d'Europa per #xenotrapianti e sostanze d'abuso. In Italia, quindi, non si può far ricerca come nel resto d'Europa. 5/
#xenotrapianti sono utili per testare valvole cardiache di ultima generazione o altri simili device medici; test su sostanze d'abuso (concetto ampio) permettono di studiare le "smart drugs" o nuovi farmaci che arrivano al cervello per trattare malattie neuronali 6/
Tutto questo in un contesto di forte ostracismo culturale verso chi si azzarda a parlare del proprio lavoro di ricerca con animali pur nel rispetto della bioetica e delle regole. Ciò sfocia nel caso #lightup e dei ricercatori minacciati 7/
Ciò sfocia, inoltre, in sempre più ricercatori che preferiscono andare all'estero per poter lavorare e lì rimanervi, impoverendo culturalmente e scientificamente il nostro Paese delle più fervidi menti in Europa (come testimoniato dai dati su finaziamenti @ERC_Research) 8/
@MassimGiannini lei conosce bene quanto sia importante la ricerca e la medicina nella battaglia a #covid19. La ricerca ha bisogno della #sperimentazioneanimale, di finanziamenti, di capitale umano e di un clima culturale favorevole per poter dare frutto 9/
@MassimGiannini di seguito nostra lettera in merito scritta al Min. @robersperanza. Ci auguriamo che possa essere pubblicata su suo giornale per raccontare ai lettori la realtà della ricerca scientifica. Cordialmente, i dottorandi di PhD Bioscienze Italia
CON IL #VACCINO DIVENTIAMO “#OGM UMANI”? LO SIAMO GIÀ PRIMA/DOPO OGNI INFEZIONE NATURALE. In questo thread proveremo a spiegare perché 1/n
Vorremo farvi riflettere sull’effetto di certe teorie “pseudo-scientifiche”. Simili falsità o “non verità” ammantate da una illusoria aurea scientifica mettono in secondo piano il motivo che ogni giorno ci fa innamorare di questo lavoro: la bellezza di #scienza e #biologia. 2/n
Dietro la scoperta e azione di un #vaccino, c’è una duplice #intuizione: una della mente scientifica di chi lo ha creato, l’altra delle cellule dedite alla nostra difesa: i #linfociti B e T. Il funzionamento del vaccino e dell’immunità è di una bellezza spaventosa. 3/n
Il paesaggio della provincia di #Lecce non è più lo stesso: i millenari #ulivi sono ormai morti. Il colpevole? Un minuscolo batterio, il nome è già un programma: #Xylella fastidiosa. #10yearschallangebit.ly/3iH8SYa
1/12
In breve, #xylella crea delle placche nei vasi linfatici degli #ulivi, occludendo i rami. È come la trombosi per l’uomo: occlusioni nei vasi sanguigni riducono, fino a bloccare, il passaggio di sangue. Gli ulivi muoiono per “infarto” dei propri rami.
2/12
Ulivi infetti non starnutiscono, ma contagiano altri alberi vicini indirettamente. Il vettore è l’insetto #sputacchina che, come le zanzare con la malaria, trasportano il #batterio da un #ulivo malato a quello sano succhiando la linfa degli ulivi (di cui ne vanno ghiotti).
Durante questa nostra avventura con il gruppo dei PhD italiani in Bioscienze, ci siamo confrontati (e in alcuni casi, scontrati) con visioni diverse riguardo il rapporto tra la #Scienza e gli #animali di laboratorio.
A pensarci bene questi schieramenti #Scienziati e #animalisti in realtà non esistono: gli scienziati (quelli moderni) sono animalisti e gli animalisti (quelli veri) riconoscono l’importanza del ruolo degli scienziati anche attraverso #sperimentazioneanimale
2/11
Ci siamo resi conto che anche noi siamo in parte #condizionati da questa falsa narrazione, alimentata dalle frange #estremiste di chi vorrebbe una #Scienza totalmente priva di vincoli o con le mani legate in un angolo della cella, pronta ad interevenire a comando.