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Decenni di politica fiscale restrittiva hanno lasciato il servizio sanitario nazionale italiano impreparato a combattere lo scoppio del #COVID19
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Anche se l'austerità fu particolarmente forte a seguito della crisi del 2008 [...] la politica fiscale italiana è stata caratterizzata da periodi di forte consolidamento sin dai primi anni '90. [...] Il SSN ha subito una profonda trasformazione volta a contenere i costi [...]
Le riforme del SSN furono in linea con il principio neo-liberale libero-mercatista con l'obiettivo principale di limitare deficit e debito pubblico. Il contenimento dei costi venne quindi motivato dagli sforzi di rientrare nei parametri di Maastricht [...]
Dai primi anni '90 il governo italiano ha registrato quasi 30 anni consecutivi di avanzo primario, cioè ciò che il governo ha sottratto all'economia nazionale tramite le tasse è stato più grande di ciò che la gente ha ricevuto in servizi pubblici per 3 decenni.
Periodi di tagli alla spesa pubblica sanitaria, corrispondono o seguono periodi di forte consolidamento fiscale, sia nella prima metà degli anni '90 che durante la crisi dell'euro post 2010 (Grazie @SenatoreMonti ndr).
Tre fasi possono essere osservate nella spesa sanitaria Italiana:
1) Negli anni '90 al contrario della maggior parte dei paesi industrializzati l'Italia ha subito una riduzione nella spesa sanitaria misurata in euro pro-capite (a prezzi costanti)
2) Solo alla fine degli anni '90 è iniziato un leggero trend ascendente in parallelo con gli altri paesi europei, fino ai tardi anni 2000.
3) Dal 2010 in poi è iniziata una nuova fase di consolidamento durata fino al 2015. La spesa sanitaria ha seguito lo stesso percorso in Spagna, Portogallo e in misura maggiore in Grecia.
Nello stesso periodo un forte aumento è stato registrato in Francia, Germania e Belgio
Dal 1990 al 2000 la spesa pubblica sanitaria è aumentata solo dell'8.7%
Dal 2000 al 2010 (leggera fase espansiva) è aumentata del 27%
Nel terzo periodo (dopo il 2010) la spesa è *DIMINUITA* dell'8.2% meno che in Grecia ma più che in Spagna e Portogallo
Nello stesso periodo (post 2010) la spesa sanitaria nei paesi del Nord è invece aumentata.
Complessivamente dal 1990 al 2018 la spesa pubblica sanitaria pro capite in Italia è aumentata del 26.8%. Di gran lunga il valore più basso tra i paesi Europei in esame.
I dati mostrano come la riduzione di spesa nel periodo 2008-2018 abbia colpito particolarmente i servizi ospedalieri. Solo la Grecia ha fatto peggio mentre tutti i paesi del Nord hanno sostanzialmente aumentato la spesa per servizi ospedalieri.
Le strategie di contenimento dei costi hanno mirato a ridurre le degenze ospedaliere in favore dei day-hospital e delle cure extra-ospedaliere sacrificando quindi sistematicamente la capacità ospedaliera in termini di posti letto.
I dati mostrano che dall'inizio degli anni '90 il numero di ospedali è stato drasticamente ridotto (Cc. @micheleemiliano) in tutta Europa ma in particolare in Belgio e in Italia.
(Questi due paesi hanno il tasso di mortalità Covid tra i più alti al mondo ndr)
I letti di terapia intensiva sono stati ridotti ancor di più della capacità ospedaliera. Il trend è europeo ma pochi paesi l'hanno fatto in proporzioni simili all'Italia.
Nel 1990 l'Italia aveva 7 letti di TI per 1000 abitanti, nel 2017 solo 2.6, molto meno che in Germania (6)
Impietosa comparazione con la Germania, dice come mai hanno meno morti #Covid dell'Italia
Il taglio dei posti letto è stato particolarmente tragico nei reparti di di #pneumologia, decisivi per la lotta al #Covid19.
Il numero di posti letto è diminuito da: 4014 nel 2010 a 3573 nel 2018.
Una riduzione del 19%
La popolazione Italiana sta attualmente pagando il prezzo di prolungate politiche di consolidamento fiscale [...] il focus sui vincoli di bilancio ha privato il SSN di una importante parte della sua capacità di offrire una protezione adeguata alla popolazione.
L'autrice @martaserafini ci dice che la Svezia ha il tasso di mortalità più alto d'Europa, ma basta fare un conticino a mente per capire che è una bufala.
Svezia: ~3000 morti covid su ~10M di abitanti
Italia: ~30000 (trentamila) morti covid su ~60M di abitanti
Qui grafico 👇
Qui ci sono i dati (uno dei 1000 siti che fornisce statistiche per il Covid) per chi fosse interessato
Appena sentito @gualtierieurope al question time in parlamento.
Ha confermato che @ecb è disponibile a estendere acquisti oltre a 750mld e oltre limite del 30% del debito di ogni stato.
Ma quindi, esattamente, cosa aspettiamo a fare una manovra da 200 mld, che sarebbero coperti?
La domanda in realtà l'ha data il ministro.
Ha detto che loro hanno ambizione di creare strumenti di emissione comune.
Sorge il sospetto che per l'ennesima volta si stia forzando la mano nell'emergenza per far trangugiare al popolo ulteriori cessioni di sovranità
Ma allora gli #eurobond / #coronabond non sono il mezzo per uscire dalla crisi sono il fine da raggiungere grazie alla crisi.
A distanza di trent'anni direi che è tempo di stilare un (fallimentare) bilancio sul processo di privatizzazione dell'industria italiana (e non).
Quello che ci lascia in eredità il privato è #ILVA o ponti che crollano come #Atlantia
Ilva fu *regalata* ai Riva nel 1995.
Nel pieno dell'orgia privatizionista.
Il soggetto privato si è distinto per operazioni tipo queste 👇
Il gentile regalo dello Stato ovviamente non prevedeva nessuna clausola per la bonifica del sito (l'impatto sulla salute e sull'ambiente non era ancora acclarato).
I Riva fanno orecchio da mercante e quando vengono messi alle strette dai tribunali se la danno a gambe.