... non vi ho detto che la mia mamma mi ha fatto trovare a sorpresa (e riportare a casa in un fagottino) una pietanza della quale vado ghiotto: zampi e collo di pollo.
Non storcete il naso, era il piatto delle famiglie povere, dove non si buttava niente.
Quante volte l'ho mangiato da nonna, insieme alle ali (altra cosa di cui vado ghiotto)! Richiama il gusto di stare in famiglia, amato e coccolato. Solo una mamma poteva pensarci.
Questa pietanza è ricca di storia, di simboli, di affetto, personale, familiare, di popolo.
Ogni tanto gustare il cibo povero dell'Italia che non c'è più aiuta a mantenere viva la memoria (per i più giovani che non l'hanno conosciuta) e ad essere grati per quello che oggi abbiamo.
Buon appetito, amici! 🤗
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Papa Francesco si è detto molto preoccupato dell' "inverno demografico" in Italia.
L'immagine (molto "emozionale") rappresenta abbastanza fedelmente la situazione che accompagnerà l'Italia nei prossimi 80 anni, secondo le stime più accreditate.
Il primo effetto funzionerà (tra le altre cose) da freno all'immigrazione: sarà sempre più difficile che un migrante scelga l'Italia come destinazione finale in quanto non vantaggiosa né economicamente né come sviluppo futuro.
3/7
Come un bambino piccolo piccolo sta muovendo i primi passi nel nostro mondo.
Qui le 8 regole per allevare un nuovo anno felice.
(Ehm, il bambino è nella borsa di destra, cosa guardate?)
Regola n. 1
Parlategli con dolcezza.
Lui non capirà una mazza ugualmente, ma voi avrete l'illusione che almeno vi ascolti.
Regola n. 2
Non sbattetegli subito in faccia tutti i problemi del mondo. Voi ci avete messo duemilaventi anni e più per accumularli, non potete pretendere che li risolva tutti lui oggi.
Rispondo a Carla e un po' a tutti quelli che si stanno chiedendo chi siano queste due persone.
Katalin è la "madre" del vaccino a mRNA, avendolo intuito - senza essere creduta, come di solito succede alle persone geniali innovatrici - 40 anni fa.
Sto leggendo in queste ore un numero crescente di tweet che per giustificare il dovere vaccinale degli operatori sanitari ricorre all'iperbole: "Se non lo fai, allora è ammissibile un autista senza patente o (addirittura!) il ritiro della scheda elettorale".
1/15
Analogamente si leggono messaggi coi quali si sollecitano tutti a vaccinarsi, minacciando assenza di cure o cure a pagamento in caso di diniego del consenso.
Non sono d'accordo con nessuna di queste posizioni e vi spiego perché, se avrete la pazienza di leggermi.
2/15
La vaccinazione, di principio, difende l'individuo che vi si sottopone; solo indirettamente la collettività, non sempre è detto, ma forse nel caso del vaccino anti-Covid19 sì.
Se mi si passa la similitudine, è come l'uso della mascherina chirurgica, ma al contrario.