1/ Di che colore è il tramonto su #Marte? L’atmosfera terrestre è più spessa e densa di a quella marziana quindi la maggior parte della diffusione atmosferica si verifica quando la luce del sole colpisce le molecole d'aria (la foto è mia ed è stata scattata sulla Terra 🙂) 👇👇👇
2/ La diffusione di Rayleigh governa la dispersione della luce sulla Terra: la probabilità è maggiore quando la lunghezza d'onda del fotone è confrontabile con le dimensioni della molecola su cui incide. Inoltre la diffusione avviene in tutto l’angolo solido (tutte le direzioni).
3/ Quindi quando il sole è alto nel cielo, lunghezze d'onda corrispondenti al rosso (che sono le più lunghe nello spettro visibile) non si diffondono molto mentre le lunghezze d'onda blu (che sono le più corte) tendono a diffondersi con grande probabilità.
4/ Questo è il motivo per cui il cielo appare prevalentemente azzurro: gran parte della luce blu è dispersa (la probabilità di dispersione è proporzionale alla 4 potenza della frequenza). Di giorno la luce del sole è omnidirezionale e le frequenze blu vengono diffuse ovunque.
5/ Viceversa, quando il Sole è basso nel cielo, la sua luce diventa più direzionale e deve attraversare molta più atmosfera per raggiungere il nostro occhio. Questo fa sì che i fotoni “blu” si perdano quasi tutti durante il cammino mentre quelli "gialli" e "rossi" viaggino.
6/ Dato che quando i fotoni vengono diffusi in aria per scattering Rayleigh si disperdono casualmente in tutte le direzioni quando ciò accade al tramonto la maggior parte dei fotoni blu si perderà uscendo dalla linea di vista a causa della direzionalità del irraggiamento.
7/ Inoltre i fotoni blu si disperderanno con più probabilità (1/lambda)^4 mentre quelli rossi (frequenza minore, lunghezza d’onda maggiore) continueranno a viaggiare fino a raggiungere il nostro occhio tingendo sole di giallo e poi di rosso.
8/ #Marte ha un'atmosfera molto più sottile (1% di quella terrestre), quindi la quantità di diffusione di Rayleigh è molto inferiore rispetto alla Terra. Inoltre ha una superficie asciutta e polverosa e una gravità inferiore che favorisce la diffusione della polvere in aria.
9/ L'atmosfera di #Marte è satura di particelle di polveri sottili che sono di dimensioni maggiori rispetto ai principali gas atmosferici e paragonabili alle lunghezze d'onda più grandi della luce visibile: qui la diffusione della luce dipende dallo scattering di Mie.
10/ La principale differenze tra lo scattering di Rayleigh e quello di Mie è che il primo tende a verificarsi in tutte le direzioni mentre il secondo varia con l'angolo di dispersione ed ha caratteristiche oscillatorie.
11/ Ciò significa che frequenze basse (rossi) tendono a disperdersi in modo più uniforme, mentre quelle alte (blu) tendono a disperdersi ad angoli piccoli (direzionale). La luce blu viene deviata meno e quindi Marte ha un cielo rosso polveroso diurno e un tramonto blu.
12/ Lo scattering Mie si verifica anche sulla Terra, ma è meno probabile di quello Rayleigh e non produce tramonti blu. Però circa 100 anni fa a causa della polvere immessa in atmosfera dell'eruzione vulcanica di Krakatoa ci furono lune visibilmente blu per quasi due anni.
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1/ Dopo l’acqua e il biossido di carbonio, il metano (CH4) è il terzo gas per importanza nei riguardi dell’effetto serra. Il metano è una molecola composta da 5 atomi quindi presenta molte possibilità di vibrazioni molecolari.
2/ Gli stiramenti dei legami C–H cadono intorno alla lunghezza d’onda dei 3000 nm. In questa regione assorbe anche il vapore acqueo che si trova in maggiore quantità quindi non hanno grande rilevanza per l’effetto serra.
3/ Le vibrazioni di flessione variano l’angolo H–C–H e cadono intorno ai 7700 nm, all’estremità della finestra dell’acqua e, anche per l’elevata intensità di assorbimento, risultano importanti per l’effetto serra.
1/ Il contributo dell’effetto serra su temperatura del pianeta si apprezza facendo il bilancio energetico della Terra espresso in W/m2. Dividiamo l’intensità I0=1370 W/m2 per 4/come se zone illuminate e ombra parziale e totale assorbissero una radiazione solare di 342 W/m2. 👇👇
2/ Dei 342 W/m2 di radiazione solare, 235 W sono effettivamente assorbiti mentre gli altri 107 sono riflessi nello spazio. Questa frazione, 107/342≈0.3, corrisponde all’albedo. L’atmosfera gioca un ruolo cruciale nel ridurre la quantità di radiazione che arriva alla superficie.
3/ 77 W/m2 (il 22%) sono riflessi nello spazio e non contribuiscono al riscaldamento della Terra che a sua volta emette 390 W/m2 di radiazione IR. Di questa 40 W/m2 sfuggono nello spazio e gli altri 350 vengono assorbiti o riflessi dalle nubi, aerosol e gas.
1/ A parte una piccola quantità che arriva dall’attività geologica, l’energia ricevuta dalla superficie della Terra viene dal Sole trasportata dalla radiazione elettromagnetica composta per circa 43% di luce visibile, un 5% di ultravioletto e il resto (52%) infrarosso. 👇👇👇
2/ Alla distanza Terra-Sole l’energia che arriva è di circa 1370 W/m2 (costante solare I0). Questo valore non è costante e varia leggermente in relazione alle macchie solari. Le variazioni sono circa l’1 per mille per il visibile e nell’IR; con maggiori variazioni nell'UV.
3/ La quasi totale scomparsa delle macchie solari tra i secc. XVII- XVIII coincise con un periodo di clima più freddo del presente (Piccola Era Glaciale). Buona parte del flusso di energia attraversa l'alta atmosfera e viene assorbito negli strati più bassi e poi dal suolo.
Anche se ruota, la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra perché è in rotazione sincrona: fa un giro su se stessa esattamente nello stesso tempo che impiega a fare un giro completo intorno alla Terra (circa 27 giorni e 8 ore). La foto è mia 🙂. Mini thread:👇👇👇
2/ Dalla Terra vediamo circa il 60% della superficie lunare per tre effetti:
- l’asse di rotazione della Luna è leggermente inclinato rispetto al piano della sua orbita
- l’orbita lunare è un po' ellittica
- la Terra ruota su stessa più velocemente della Luna.
3/ A causa di questi effetti che si sommano alla rotazione sincrona, la Luna non mostra sempre esattamente la stessa porzione di superficie a un osservatore sulla Terra, ma oscilla periodicamente con un moto complesso detto di "librazione".
1/ Si sente spesso parlare di idrogeno come possibile sostituto dei combustibili fossili verso la transizione ecologica e la decarbonizzazione. Nel #PNRR si parla di promuovere e sviluppare la filiera dell'idrogeno.
È la strada giusta? 👇👇👇
2/ L’idrogeno (H) è l’elemento più semplice e più comune in natura. Come tutti sanno, un atomo di ossigeno e due atomi di idrogeno si legano saldamente per formare la molecola dell’acqua dandole le sue peculiari proprietà.
3/ La reazione chimica che lega l’idrogeno all’ossigeno rilascia una grande quantità di energia proprio perché la molecola d’acqua (stato finale) è molto stabile. L’idrogeno è quindi altamente infiammabile.
1/ Per la fusione i due nuclei devono collidere con energia sufficiente a vincere la repulsione elettrostatica tra loro. Le reazioni più favorevoli combinano nuclei di (H:idrogeno, D:deuterio, T:trizio) per produrre tipicamente 4He (elio-4:ppnn).
2/ L'3He viene prodotto solo nella reazione D+D, ma potrebbe essere usato anche come reagente. La differenza tra 3He e 4He non è solo "chimica". L'3He ha un momento magnetico (spin 1/2) ed è un fermione mentre l'4He ha spin zero ed è un bosone.
3/ In pratica 3He sente i campi magnetici. L'3He in natura viene prodotto prevalentemente dal sole. Dato che il pianeta Terra ha una magnetosfera l'3He viene deviato e non riesce a depositarsi sulla superficie del nostro pianeta. Quindi è un elemento rarissimo.