Vi racconto la storia delle remore.
Le remore sono buffi pesci con una specie di ventosa sulla testa, in effetti la pinna dorsale trasformata. Si attaccano a grandi vertebrati marini come squali, delfini, tartarughe, e si fanno scarrozzare per i mari.
Le remore sono buffi pesci con una specie di ventosa sulla testa, in effetti la pinna dorsale trasformata. Si attaccano a grandi vertebrati marini come squali, delfini, tartarughe, e si fanno scarrozzare per i mari.
Da soli non potrebbero vivere, sono deboli, hanno bisogno di un costante afflusso di acqua alle branchie e non hanno la forza di nuotare perennemente, come gli squali. Così, invece, possono farlo senza usare le loro limitate energie. In più sono protetti e trovano nutrimento.
Non sono veri parassiti, non mangiano i loro ospiti, non ne rubano il cibo, né fanno loro del male. Si nutrono delle briciole cadute. Mangiucchiano anche i parassiti che infestano l'ospite, quindi, da quel punto di vista, sono pure utili.
Però riducono la sua idrodinamicità e lo rallentano. Ecco, in questo senso sono nocivi, perché potrebbero rallentarlo al punto da fargli sfuggire quello che insegue o, magari, essere catturato da un predatore.
Perché questa storia? Perché c'è gente che fa come le remore.
Quel che hanno raggiunto, lo hanno fatto a traino di qualcuno più capace. Si nutrono delle sue briciole, arrivano sin dove vengono portati e, talvolta, possono essere utili, ma da soli sarebbero capaci di ben poco.
Quel che hanno raggiunto, lo hanno fatto a traino di qualcuno più capace. Si nutrono delle sue briciole, arrivano sin dove vengono portati e, talvolta, possono essere utili, ma da soli sarebbero capaci di ben poco.
Però, a differenza dei simpatici e innocenti pesciolini, le persone-remora talvolta si comportano così per malizia, per sete di potere, per avidità.
Esistono come commensalisti di persone più intelligenti, più capaci, più forti, alle quali rubano briciole di pensieri, di concetti, di progetti, e li fanno passare poi per propri, affermando di essere arrivati dove sono da soli, sperando di diventare, a loro volta, squali.
A quel punto, cercano di danneggiare chi li ha portati sino a dove si trovano, vedendolo come un competitore.
A volte rallentano l'ospite di proposito, per raggiungere prima di lui un traguardo in vista, percorrendo da soli pochi metri dopo essere stati trasportati tanto a lungo.
A volte rallentano l'ospite di proposito, per raggiungere prima di lui un traguardo in vista, percorrendo da soli pochi metri dopo essere stati trasportati tanto a lungo.
A volte, addirittura, cercano di far sì che venga sbranato da qualche altro predatore.
Che succederebbe se dovessero riuscirci?
Che succederebbe se dovessero riuscirci?
Beh, senza chi li trasporta e fornisce loro protezione e nutrimento, girerebbero a vuoto con quel che resta di ciò che avevano preso, sino a consumarlo, poi morirebbero di fame o sarebbero inghiottiti da un vero predatore.
Alla fine, da soli, sono pesci che boccheggiano.
Alla fine, da soli, sono pesci che boccheggiano.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
