Breve thread.
Pongo alla vostra attenzione il seguente punto. Che il decreto sia confermato o no tra due mesi, _da domani_ migliaia di lavoratori della sanità si ritroveranno tra l'incudine e il martello; messi nell'infame situazione di difendere un principio, una convinzione...
... professionale, anche con pesanti risvolti etici, ed essere demansionati e finire con lo stipendio ridotto, in mezzo ad un focolaio di polemiche con i colleghi. Certamente una parte combatterà e ricorrerà, ma i numeri sono abbastanza imporanti in questo caso. Siccome non è ...
... una passeggiata, il morale di queste persone (che hanno responsabiltà sulla vita di terzi) è importante. Ora, secondo voi, vedere la Lega che a parole sarebbe contro, ma nei fatti sostiene il governo; e che, per bocca di esponenti come Borghi, dice tranquillamente che ...
... non ha intenzione di opporsi alla narrazione covid, come farà sentire queste persone? Più determinate o abbandonate? Si troveranno contro tutti i giornali mainstream e con nessuna sponda politica. Rischieranno di finire preda allo sconforto e magari dell depressione. ...
... Quanti si arrenderanno, rassegnati? Quanti finiranno per suicidarsi come già finiscono piccoli imprenditori? Ma quelli che si credono Napoleoni sul campo...
... pronti alla solita citazione alla cazzo di cane del generale Zen, e poi si rivelano niente più che caporali scalcagnati, si rendono conto di cosa vuol dire il morale delle truppe? Si rendono conto di cosa si stanno rendendo corresponsabili?
Fine thread.
Thread.
Sto leggendo molte critiche ben motivate alla decisione di Salvini di entrare al governo Draghi, ma manca sempre una delle più importanti: la battaglia culturale. Che è poi il motivo per cui gli altri vincono sempre.
Chi banalmente - e stracciando un po' i maroni a questo punto - continua a ripetere a pappagallo la domanda "preferivate non toccare palla?", non solo sta trascurando la crisi di fiducia che questa mossa ha generato e genererà nell'elettorato, ma ...
... sta dimenticando che l'opposizione, criticando su basi robuste l'operato della maggioranza, contribuisce a questa battaglia culturale (che non dovrebbe essere portata avanti solo dai partiti, ma purtroppo in questa fase altri attori latitano).
1/4. Ovviamente non possono essere felici che la Lega si è normalizzata, perché finisce il loro monopolio. Non è che ci vuole poi tanto a capirlo. I loro unici concorrenti erano FI (ormai alla fine) e i M5S (che sanno bene essere un fuoco di paglia).
2/4. Sebbene nel PD ognuno si ritenga un genio, è ben conscio del fatto che gli altri sono dei pirla. Sanno di essere in grave decadenza; ma rimanevano relativamente tranquilli perché a tenerli a galla è sempre il sistema.
3/4. Ora sono terrorizzati all'idea che il sistema, che gli ha sempre tenuto la Lega fuori dai piedi, la sta per accogliere tra i propri rappresentanti. Vedasi infatti il riconoscimento delle "qualità" della Lega più volte espresso da Cacciari.
Thread su Draghi e la "fiducia". Parole chiave messe in evidenza.
Nel 2013 non mi aspettavo certo le dimissioni di Ratzinger. Quando poi fu eletto Bergoglio, un gesuita sudamericano, andai in confusione.
Dopo un po' elaborai una teoria: doveva essere per forza una __tattica__ del tedesco, perché all'epoca mi __fidavo__ completamente di tutto quello che aveva fatto sino a quel momento e non era possibile che si __contraddicesse__ tirandosi indietro sul più bello.
Diamine: doveva per forza __sapere cose che non conoscevo__ e dunque pure che sarebbe stato sostituito da Bergoglio. Non c'era dubbio: il tedesco aveva fatto una mossa per __spiazzare__ gli avversari e far credere che un modernista aveva preso il potere.
Un thread per i pontificatori stile "la politica è compromesso".
Vi parlo del cardinal Innitzer, arcivescovo di Vienna dal 1932 al 1955. Dice: un cardinale? Sì, perché fece politica attiva (e allo scoperto, come si usava ancora all'epoca).
Era di destra - giustamente - e appoggiò il governo di Dollfuß, sempre giustamente. Dollfuß era fascista - nel contesto dell'epoca la scelta di Innitzer era inevitabile. Il fascismo era stato ufficialmente condannato dall'enciclica "Non abbiamo bisogno" di Pio XI, già nel 1931;
però si devono fare dei compromessi con la situazione contingente. D'altronde Dollfuß mise in atto una politica "amica" della dottrina sociale della Chiesa. Fin qui tutto bene.
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Mi sembra di vedere uno degli espedienti narrativi del film "La marcia su Roma" di Risi. Ho specificato apposta "espediente narrativo" perché il contesto è molto diverso (li fascismo con quanto sto per scrivere non c'entra niente), né mi interessa il giudizio ...
... storico-politico, chiaramente di parte, di un regista comunista.
Nel film Tognazzi è entusiasta del programma del partito, enunciato nel "manifesto di San Sepolcro", che conosce a memoria e si porta dietro stampato su un foglietto. Poi, man mano che la storia procede, ...
... depenna punto su punto finché alla fine del film non ne rimane più niente.
Un obiettivo irrinunciabile erano le elezioni, necessarie ad impedire la nomina di un nuovo PdR di piddinia; un'ipotetica vittoria alle prossime elezioni (ammesso che ci siano)...
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Questi sono gli ultimi dati per la Svezia (parzialmente in proiezione per la fine dell'anno). Si ricavano alcune cose interessanti.
L'eccesso di mortalità rispetto all'andamento statistico c'è, il che per me non è una sorpresa. Il virus esiste. Sarebbe da chiedersi quanto è dovuto alla reale gravità del virus e quanto all'incapacità di curarlo (come sostengono molti medici), ma qui non possiamo rispondere.
Dalla seconda figura si vede che è otto volte inferiore all'eccesso di mortalità (in termini relativi) della spagnola (attenzione che il diagramma non è in scala, è troncato: leggete i numeri). Tanto per mettere le cose in prospettiva.