Il richiamo alla coscienza individuale evocato da #Draghi è l'ennesima ipocrisia con cui si cerca di deresponsabilizzare chi deve risolvere i problemi.
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Sono 15 mesi che gli italiani - singolarmente - vengono accusati di tutto, è dall'inizio della pandemia che che si tenta di scaricare tutto sui cittadini, sui comportamenti.
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Prima fanno le regole e poi se la gente fa quello che prevede la regola viene indicata come la responsabile della situazione che non migliora.
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Prima c'erano i runner, i vecchietti che uscivano tre volte per la spesa, ora col nuovo corso il furbetto è quello che si vaccina perché il governo gli dice che lo può fare.
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Aprono i negozi, le discoteche, gli aeroporti poi se la gente va in discoteca, nei negozi e viaggia viene accusata di essere irresponsabile, egoista che non vuole rinunciare a niente e di non avere buon senso.
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Questo giochino poteva andar bene il primo mese, i primi due, dopo più di un anno non funziona più: il buon senso deve sparire dal dibattito perché ognuno ha il suo, il presidente del consiglio non deve predicare, deve governare e risolvere i problemi. #9aprile
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Se rispetto alla Turchia ci fosse qualcuno che ne parlasse senza ipocrisie la questione della sedia negata a von der Leyen sarebbe l'ultimo dei problemi.
Invece la sedia serve proprio a nascondere l'ipocrisia di un'Europa che fa solo finta di difendere i diritti umani.
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La verità negata su Giulio Regeni, l'indifferenza per Patrick Zaki, le continue violazioni commesse dalle dittature di cui a parte rare eccezioni si tace, la vicenda di Julian Assange incarcerato perché raccontava i crimini di cui l'occidente è complice e regista
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e sulla quale l'Europa non ha mai preso posizione, il silenzio dei nostri media e soprattutto delle nostre istituzioni sui rapporti di renzi con l'Arabia sono la conferma che le cosiddette democrazie non possono né vogliono fare a meno di collaborare coi dittatori,
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Sono decenni che il gotha degli economisti, mica i pizza e fichi alla Puglisi dicono che un paese per ottimizzarsi ha bisogno di investimenti sulla ricerca, la scuola e l'università e sono decenni che chi si siede al governo e in parlamento se ne frega bellamente
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e continua a sperperare montagne di quattrini in settori come quello militare e in progetti per grandi opere inutili quanto costose, il vero miele che attira mafie e corruzione.
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Ora che si presenta un'occasione unica nella storia d'Italia come il recovery fund di nuovo siamo qui a parlare di miliardi da spendere in armamentari di ultimissima generazione,
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L'anno scorso nessuno voleva le chiusure, il 27 febbraio a Milano il sindaco organizzava l'aperitivo rassicurante ai Navigli, l'assolombarda pubblicava il decalogo invitando i cittadini ad uscire, fare shopping, andare dall'estetista e a Bergamo bisognava correre.
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La Camera del lavoro a marzo denunciava lo spostamento di 300.000 persone che andavano regolarmente a lavorare nell'area metropolitana di Milano con tutti i mezzi, autobus e metropolitane stracolmi,
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Confindustria non ha mai smesso di martellare il governo #Conte, la regione Lombardia pur potendolo fare non ha mai imposto chiusure ma oggi scopriamo che #Conte sapeva e non ha fatto niente.
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I nostri antenati non avevano ancora uno stato sociale che nei momenti di difficoltà si fa carico di chi subisce più di altri le crisi. Non avevano pensioni, sussidi né garanzie e, per fortuna, nemmeno certi giornali sui quali si possono scarabocchiare certe sconcezze. #Serra
Se il problema di #Serra sono quelli che non pagano le tasse ma adesso battono cassa e vogliono l'indennizzo dallo stato se la prenda con l'evasione, non coi ceti sociali che oggi fanno i conti con una povertà che prima non conoscevano.
Il 9 marzo 1973 Franca Rame subì uno stupro di gruppo che racconterà lei stessa in uno splendido monologo anni dopo.
Franca Rame non fu violentata perché era particolarmente bella, provocante e quindi una "che se l'andava a cercare".
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Lei fu punita perché era una donna di sinistra impegnata nella politica e nel sociale.
Il suo fu uno stupro su commissione.
Rapita da una squadraccia fascista composta da cinque uomini fu obbligata a salire su un furgoncino,
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le ruppero gli occhiali, le bruciarono la pelle con delle cicche di sigaretta, la tagliuzzarono con delle lamette e poi a turno abusarono di lei.
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Sansonetti l’avevo bloccato perché mi fa schifo che un direttore di giornale con un enorme potere rispetto al mio che non ne ho nemmeno un po’ indichi al ludibrio utenti comuni per farli trattare dai fan. #bastabestie vale per tutti, @bravimabasta o solo per qualcuno?
Questo tweet sta lì dal 27 febbraio, è normale @BeppeGiulietti che il direttore di un giornale esponga un’utente come me che a differenza di Sansonetti non sono mai stata condannata per diffamazione alla gogna della sua teppa?