@EntropicBazaar Poi nel caso Capua l'assoluzione dall'accusa di procurata epidemia (in parte per mancanza di prove, in parte per prescrizione) si accompagna a un quadro abbastanza desolante, di incroci personali e familiari con l'industria farmaceutica.
@EntropicBazaar Più esattamente, c'è stato un'accusa dimostrata di creazione artificiale di epidemia per vendere vaccini dagli USA all'Arabia Saudita.
Quel che non è stato provato è che in Italia si tentasse di fare una cosa analoga, malgrado molte intercettazioni.
@EntropicBazaar La Capua aveva querelato l'Espresso per diffamazione, ma il giudice ha deciso che non c'è stata diffamazione: i dati riportati erano veri, anche se nel processo le accuse non sono state considerate sufficienti per una condanna.
@EntropicBazaar Per esempio, la Capua in un'intervista dichiara:
«Una persona che conosco da vent’anni, tanto amico da aver regalato a mia figlia il suo orsetto preferito, lavora in una ditta che produce vaccini per animali da allevamento. [...]
@EntropicBazaar [...] In una frase ha detto “per quello che hai fatto la mia azienda dovrebbe regalarti un villino su un’isola greca”. Ma quale villino? Era così evidente che si trattava di una battuta».
Chi non fa battute così? A voi non è mai capitato?
@EntropicBazaar Ancora:
Da una delle registrazioni emerge uno spaccato degli interessi in ballo. Parla alla madre della proposta di lavoro ricevuta da una fondazione della Florida, all’epoca e pure oggi, e osserva che «sarebbe un problema perché la fondazione non ha finalità commerciali»
[...]
@EntropicBazaar [...]
mentre, al contrario, in quel periodo lei ha una parte attiva e ha «una buona attività commerciale per la vendita dei reagenti diagnostici che le consentono di guadagnare in un anno ben 700 mila euro».
Chi non pensa che voglia vaccinare l'universo per motivi filantropici?
@EntropicBazaar Poi, certo, al telefono si dicono cose così:
«Quando uno mi sta sul cazzo deve crepare!», diceva la virologa parlando di una ditta farmaceutica che criticava la sua invenzione, il “Diva”, la prima strategia di vaccinazione contro l’influenza aviaria.
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Qualche informazione biografica su Ursula von der Leyen aiuta a capire meglio le dinamiche classiste e familiste della politica europea e dell'UE.
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Ursula è nata nel 1958 a Bruxelles. Non per caso, ma perché il padre Ernst Albrecht era incredibilmente fra i primi funzionari dell'allora CECA, partecipò alla redazione dei trattati di Roma e divenne poi capo di gabinetto del primo commissario alla concorrenza.
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Fino a 12 anni Ursula vive a Bruxelles, frequentando ovviamente la... scuola europea! Questo la rende perfettamente francofona.
Nel frattempo, finito l'incarico europeo, Ernst Albrecht si trasferisce con la famiglia ad Hannover, dove diventa amministratore della Bahlsen.
Una piccola storia vera che ci aiuta a capire che cosa non fare nella crisi dell'UE.
Nel 1940 gli occupanti tedeschi della Polonia obbligarono tutti gli ebrei di Łódź di risiedere in una zona della città trasformata in ghetto.
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Affidarono la direzione del consiglio ebraico a Mordechai Chaim Rumkowski. Rumkowski pensò che il modo migliore per sopravvivere per gli ebrei di Łódź fosse di produrre intensamente in modo da essere utili per l'economia tedesca.
Per anni andarono avanti così.
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Ogni tanto i tedeschi chiedevano di deportare una quota di ebrei, e Rumkowski collaborava a scegliere i più inadatti al lavoro, convinto che valesse la pena sacrificare alcuni per salvare gli altri.
I selezionati erano portati a Chełmno e uccisi in camere a gas mobili.
I grillini giustificano l'esperienza schizofrenica di questa legislatura con un argomento apparentemente razionale: sono passati da un governo con la Lega a uno con il PD (e altri di csx) per realizzare il loro programma, data l'impossibilità di governare da soli.
[thread]
Questa narrazione è però totalmente falsa. Nel caso del governo con la Lega, infatti, si trattava effettivamente di due movimenti legati da un contratto di governo senza un'alleanza politica.
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Lo dimostra il fatto che 5 Stelle e Lega non si sono mai presentati insieme alle elezioni, né europee, né amministrative. Sono anzi stati avversari formalmente e di fatto in tutti gli appuntamenti elettorali.
Thread, al solito (ahimé) un po' lungo, per spiegare come cerco personalmente di valutare e scegliere in un mondo complesso. La base di questo metodo euristico è il concetto di "costellazione", che uso in un senso un po' insolito, derivato da un passo del "Doktor Faustus"
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in cui Thomas Mann si applica all'impresa quasi impossibile di descrivere letterariamente la dodecafonia e farla comprendere al lettore.
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In questo contesto, intendo per "costellazione" una serie di elementi, di per sé individualmente logici e/o accettabili, che però si combinano in modo inatteso e apparentemente inspiegabile.
Riassumo in un thread, per i meno frettolosi, qualche riflessione che mi ha suggerito una giornata bizzarra, in cui un commento spontaneo e (credevo) innocuo su un'incredibile di Gratteri aveva provocato innumerevoli reazioni e oltre 100mila visualizzazioni.
La vedo in questo modo. Un PM d'assalto lancia una retata antimafia in cui vengono coinvolte oltre 300 persone. Lo ha già fatto in passato, con risultati risibili (112 arresti a Platì nel 2003, praticamente mezzo paese, con 3 condanne alla fine dei processi).
La retata avviene alla vigilia delle elezioni calabresi e colpiscono anche politici, in particolare PD della fazione "oliveriana", che si oppone all'accordo con i grillini in funzione antileghista.
Uno spunto di riflessione storica per coloro che credono sia giusto seguire l'opinione degli specialisti senza se e senza ma: a Norimberga l'unica categoria che ha "goduto" di un processo specifico è stata quella dei medici:
Per tutto il III Reich medici, anche stimati, praticarono sterilizzazioni forzate, eutanasia di minorati e handicappati, esperimenti su prigionieri di guerra, esperimenti di gas tossici. In molti casi, furono i medici a proporre le "soluzioni" che il regime adottò.
I medici sono probabilmente la categoria professionale che più contribuì all'Olocausto. In taluni casi, le "soluzioni" trovate (p. es. la sterilizzazione degli "asociali") erano comuni o accettabili negli anni '30 e '40 anche al di fuori della Germania.