Un paio d'anni fa partecipai come mentor a un programma di incubazione per micro imprese in Palestina: il target, come si dice in gergo, erano villaggi di una zona rurale appena a nord di Hebron.
Per i noti problemi di movimento che vi risparmio incontrai i team a Betlemme/
e Hebron, in varie occasioni nell'arco di due viaggi di circa una settimana l'uno.
Molti dei partecipanti erano giovani donne, alcune già sposate e con figli, altre che studiavano.
C'erano poi un po' di studenti maschi e qualche partecipante intorno ai '50.
Un gruppo variegato./
Le idee imprenditoriali erano molto molto semplici: chi voleva commerciare in artigianato locale, chi voleva aprire un asilo, chi voleva riabilitare un campo sportivo in rovina, chi voleva offrire assistenza dopo scuola, etc etc.
Quasi tutti erano laureati (o in procinto di/
laurearsi), e per molte delle giovani donne con figli aprire un'attività era anche un'occasione per sottrarsi al controllo delle famiglie. Parliamo di comunità davvero isolate.
Erano tutti molto svegli, e laddove c'erano carenze di business planning arrivava l'entusiasmo.
C'era/
un progetto che si distingueva dagli altri, quello di una giovane studentessa di Hebron che voleva mettere in piedi una specie di agenzia giornalistica che "facesse vedere al mondo" in che condizioni di oppressione vivesse la popolazione palestinese (di Hebron in particolare). /
Un'idea non proprio nuova diciamo, tant'è che il mio collega palestinese cercò di dissuaderla.
Dopo averci provato con le buone, arrivò a dirle "It never worked and it will never work, the world just don't care. Live your life.".
Dopodiché si girò verso di me e si scusò/
pensando che potessi essermi sentito chiamato in causa.
Cosa che in effetti era vera, ma non aveva niente di cui scusarsi.
Per cui, quando vedo interventi deliranti dei @Deputatipd come quello nel quale come prima cosa - come PRIMA COSA - si dice che "si scontrano due diritti" e/
"non un diritto ed un torto" e "chi vorrebbe cancellare dalla cartina geografica Israele commette un abominio", mi chiedo, anzi chiedo a chi ha pronunciato queste parole: ma di che stai parlando?
Quali diritti?
Credi che la priorità dei palestinesi sia/
cancellare Israele o vivere una vita decente, potendo fare cose semplici tipo spostarsi di 20km senza metterci tre ore, non essere cacciati da una casa in cui si è nati, non avere soldati alla porta e posti di blocco lungo le strade, vedere/
le proprie terre confiscate e regalate ai coloni in barba a ogni legge internazionale?
Vaglielo dire tu a quella ragazza che non è vero che non ti importa.
Perché io non ci credo più: aveva e ha ragione il mio collega palestinese.
Mi sono imbattuto in questo articolo di @federicofubini sul Recovery Plan.
Come spesso capita, su Corriere & C. si leggono pezzi del genere, pieni di "imprecisioni" (diciamo così), pezzi che creano disinformazione.
Andiamo a vederle una per una.
"La scelta di affidarsi solo alle rinnovabili, rinunciando al sequestro del carbonio o all’idrogeno prodotto anche da gas naturale, per non parlare di una dose di nucleare nel mix, si spiega politicamente".
Falso.
Si spiega guardando ai costi e alla maturità della tecnologia.
Fubini parla di sequestro del carbonio (CCS) come di una possibile alternativa.
Non è così: ad oggi la tecnologia non è ancora matura e i costi non sono competitivi. ft.com/content/5d2e52…
Andiamo a spiegare un paio di semplici concetti al PhD meno intellettualmente dotato del web, il vanto di @unipv.
Mercoledì scorso provo a prenotare il vaccino tramite il sito di @RegLombardia: sono affetto da patologia cronica, e come dovrei potermi prenotare.
Ovviamente a RL/
non risulta la mia esenzione (che attesta la patologia), quindi la prenotazione non va a buon fine.
Chiamo quindi il numero verde di RL: una gentile signora mi chiede i dati (numero tessera sanitaria etc) e prova a inserirli lei, niente da fare, esenzione non trovata.
"Chiami tra
48 ore, se va bene avremo risolto il problema".
Chiedo: "In che senso se va bene?"
Risposta: "Nel senso che purtroppo spesso non riusciamo a incrociare i dati".
La mattina dopo ricevo una chiamata dallo 0694807750, e un'altra gentile signora dall'inconfondibile accento romano
Ancora non mi spiego che questo pezzo non l'abbia scritto @christianrocca.
"Ecco perché la Juve è l'Italia migliore e perché, oggi, l'Italia intera deve essere la Juve"
Capolavoro. rollingstone.it/sport/la-juven…
"Essere juventini in questo momento è anche un atto politico, anzi ultra politico perché significa assistere alla realizzazione del miglior welfare possibile, della più efficiente redistribuzione, della migliore politica d’accoglienza – su questo pochi dubbi – concepibili/
al giorno d’oggi in Italia. È un atto ultra politico perché l’entità Juventus F.C. ti realizza il perfetto piano quinquennale, sempre. Ma lo fa in un solo anno. Tutti gli anni."
Il Ministro Cingolani se n'è recentemente uscito con un'altra affermazione che grida vendetta, ossia:
"Quando il 72% dell'elettricità sarà prodotta con zero emissioni allora avrà senso rendere di uso comune l'auto elettrica."
Andiamo rapidamente a vedere perché è falso.
E non solo è falso, ma è falso da più di 10 anni.
Partiamo dai basics: i veicoli elettrici sono molto più efficienti di quelli a combustione interna.
Il 3 Marzo 2009 presentavo la seguente slide ai miei capi di allora:
Nota:
EV=veicolo puramente elettrico
PHEV=veicolo ibrido con batteria ricaricabile da fonte esterna (ex colonnina ricarica)
HEV=veicolo ibrido(la batteria si ricarica sfruttando l'energia della frenata)