Sono tifosi della squadra la cui proprietà controlla direttamente buona parte dei media nazionali ed indirettamente tutti i restanti.
Hanno uomini che affollano gli studi di tutte le trasmissioni televisive, emblematico il caso di Tiki Taka in cui, contemporaneamente,
si possono trovare, Oppini, Cruciani, Mauro e Greggio
Hanno giornalisti tifosi in tutti i quotidiani sportivi.
Uno dei quali, #TuttoSport, rappresenta un autentico fanzine,caso quasi unico in Europa.
Alcuni giornalisti sono addirittura a busta paga.
Collezionano tra le loro
fila personaggi, ancora in attività, coinvolti, indirettamente, in calciopoli, come
Franco Melli, Tony Damascelli e Mauro Sandreani.
Addirittura, una colonna portante di Mediaset, Mino Taveri, era al Bernabeu(poi cacciato in malo modo dagli Stuart) a sventolare banconote
da 50€ all’indirizzo dell’arbitro #Oliver reo di aver fischiato un rigore contro la sua squadra del cuore
Se dovessi citare tutti i giornalisti ed opinionisti, fra Rai, Mediaset,Sky ecc tifosi della juve non basterebbero altri
10 tuit, EPPURE
sono infastiditi ed attaccano crudelmente @realvarriale, solo perché tifoso partenopeo.
Praticamente, nonostante una dittatura mediatica che sfocia nell’asservimento
più vergognoso, non riescono a sopportare nemmeno una voce contraria: ecco cosa sono i gobbi
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vivibilità nettamente superiore rispetto a quello che chi ci odia e chi ci denigra vorrebbe far credere.
Certo, ci sono dei problemi, ma sono fisiologici ad ogni grande città e non patologici solo di Napoli
Vorrei farvi state qui a viverla davvero, soprattutto a maggio e
giugno per farvi assistere alla meraviglia che regala ogni giorno.
Bellezza, cultura, clima,tolleranza, storia e buon cibo, ma soprattutto il cuore delle persone che si riscontra negli occhi della stragrande maggioranza di coloro che orgogliosamente la abitano.
Sono sicuro che
Non solo ogni cittadino napoletano, ma anche ogni turista Italiano non razzista venuto qui a #Napoli, sa benissimo che sono tutte cose inventate di sana pianta.
A dire il vero basterebbe un po’ di logica per definire il racconto inventato, tanto che
è inverosimile.
Siamo alle solite: questo è il modo con cui il nord distrugge #Napoli
Perché un ignaro lettore, uno che non ha contezza della situazione reale, potrebbe credere a quanto rilanciato da un professore universitario della @Unibocconi nonché dal
presidente della
commissione finanza della camera.
Potrebbe crederci e magari decidere di abbandonare i suoi propositi di investimento nella città partenopea, se è un imprenditore; rinunciare ad iscriversi alla @UninaIT, se è uno studente; rinunciare di intraprendere un viaggio di piacere,
Non furono festeggiamenti, bensì una lugubre danza di morte idealmente praticata sulle spalle di 39 innocenti vittime.
39 esseri umani dimenticati, anzi 39 #Angeli che meritavano rispetto.
Esseri umani oltraggiati dai loro beniamini e soprattutto dai loro
stessi “fratelli di tifo”
Perché quella partita non si sarebbe mai dovuta disputare: troppo l’orrore,troppo il dolore.
Ed allora perché fu disputata?
Sicuramente per ordine pubblico,ma anche per la famelica brama di vittoria del sodalizio torinese.
Erano smaniosi sia i dirigenti
che i calciatori ed alcune loro dichiarazioni resero palese lo stato d’animo descritto.
-Boniperti: “noi dobbiamo pensare solo alla partita”
-Tacconi:”il calcio è anche questo”
-Platini che gioisce saltando
e ridendo dopo aver segnato il rigore(fra l’altro farlocco).
La cosa
O Rau’ e mamma’ ind o cuzzetiell.
Il Mattino da portare al nonno che doveva leggere Pacileo.
Poi la vesuviana e la metropolitana: destinazione campi fregerei.
I primi borghetti, bevuti un po’ per gusto un po’ per sentirmi grande.
Poi quell’odore, le scale, una striscia d’erba
all’orizzonte, l’adrenalina, i cori ed i tamburi.
Le squadre in campo, LUI che domina la scena, i fumogeni che precludevano lo sguardo e quell’odore che non si può spiegare.
O “vicchiariell”ca radiolina che ci aggiornava senza stancarsi mai di rispondere a tutti.
Più che un onda
era un abbraccio azzurro ed al gol potevi perdere il posto e l’orientamento.
Poi il ritorno a casa, sempre felice, con la speranza di vedere Luigi Necco a 90’ dire: Milano chiama #Napoli risponde.
Rituali unici quanto indelebili delle domeniche di un ragazzino innamorato
Siamo la città della tolleranza e dell’amore: aro pur o stanier ce frat.
Siamo la città della condivisione: qui Salvini ha preso il 2% oltre che pomodori ed ortaggi vari
Siamo la città della generosità: aro’magn io magn pur tu
Siamo la città dell’ingegno: e no da furbizia
perché quella parola la usa solo chi nun ce po verè
Siamo la città che rappresenta lo Zeitgeist del mondo intero.
Agg parlat difficile?
Allora #Napoli rappresenta lo “spirito del tempo”del mondo, perché non c’è altra città che si sia evoluta rimanendo abbarbicata
ai propri valori come la nostra: qui tutto passa, ma niente passa.
Siamo la città della tradizione, perché tu me può purtà pur o “mec” o addu Cracco, ma nuie vulim semp e friariell e a past e patan ca provol
Siamo la città di quelli che si arrangiano, di quelli che trovano un
In questi giorni si fa un gran parlare del #giroditalia che, per molti, dovrebbe chiamarsi “giro del nord”.
Come sempre gli organizzatori hanno preferito che il #Sud non rappresentasse l’Italia.
La cosa più triste però è che questo non rappresenta l’unico caso...
Strade bianche
Tirreno Adriatico, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia: queste le altre principali corse ciclistiche nazionali: ZERO al #Sud
-Le #Olimpiadi a Milano,
Roma, Torino.
-La #F1 ad Imola, Mugello,
Monza
-La #MotoGP a Misano, Mugello
-Campionati mondiali di Pallavolo, Nuoto
Atletica ecc ecc ecc : TUTTO AL NORD.
Persino nello sport “nazionale” per eccellenza, il calcio, persistono disuguaglianze vergognose, anzi forse lo squilibrio è anche maggiore
Forse non tutti sanno che il campionato”italiano”di calcio si disputava solo al nord e che alle