Thread by @Moonlightshad1

Il dovere dei giornalisti è riportare i fatti anche se non costituiscono un reato ma, in relazione a personaggi che ricoprono ruoli pubblici e politici, è giusto che si sappiano.
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Che a un certo giornalismo e ad un'opinione pubblica annichilita dalla propaganda non piacciano i fatti è ormai noto e stranoto, altrimenti l'Italia non sarebbe in queste condizioni.
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Ma questo non è solo il paese citato sempre per quel posto infame indegno di una democrazia occidentale nella classifica sulla libertà di stampa: è anche quello dove c'è chi ha dato la vita per dire quelle cose che altri preferivano tacere.
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Oggi per mettere dalla parte del torto i giornalisti non servono nemmeno troppe minacce. Basta parlarne male ogni giorno, basta dire e scrivere il contrario di quello che dice lo 'sgradito' di turno, basta metterlo all'attenzione di un pubblico ostile per moda.
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Bastano le querele temerarie di potenti, prepotenti e delinquenti fatte apposta per intimidire e ridurre al silenzio quelli che proprio non vogliono capire e 'disturbano' continuando a raccontare i fatti.
Anche quelli che piacciono meno o per niente.
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Quando qui dentro bestie e bestioline si accaniscono su qualcuno giù tweet accorati dei qualcuno presi di mira e la solita solidarietà di ritorno degli amici.
Fare da tramite per scatenare l'orda dei barbari sugli altri invece va benissimo e si guadagnano pure tanti like.
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Giudicare il lavoro dei giornalisti spetta ai lettori, non ai colleghi delle altre redazioni che ne parlano male per i motivi più stravaganti e contribuiscono a fomentare e alimentare le gogne quotidiane sempre verso i soliti obiettivi.
Il degrado è anche questa roba qui.