L'avidità è un fattore umano e, come tutte le cose che riguardano l'umanità non si può abolire, si può però governare.
1/2
In Italia anziché governarla è stata normalizzata, nel senso che dopo, quando gli effetti dell'avidità si trasformano in eventi negativi, in veri e propri crimini, non succede niente.
2/3
Che è successo agli imprenditori che pregustando l'affare e i soldi che avrebbero guadagnato con la ricostruzione ridevano dei 309 morti sotto il terremoto a L'Aquila, degli oltre 1600 feriti e delle migliaia di sfollati?
3/4
Che è successo ai manager della Thyssen dove sette operai sono morti bruciati perché nella fabbrica maledetta non si osservavano nemmeno le procedure minime per la sicurezza?
4/5
Che è successo ai responsabili della strage sulla Moby Prince, 140 morti, a quelli della strage di Viareggio, 32 morti, 26 feriti con lesioni permanenti?
5/6
E per tornare a tempi più recenti, che è successo ai responsabili del crollo del ponte Morandi, 43 morti, oltre 600 sfollati che hanno perso tutto, anche la possibilità di tornare nelle loro case?
6/7
Non sappiamo che succederà a chi ha anteposto il guadagno alla sicurezza delle persone morte nella strage alla funivia:
7/8
probabilmente come accade nelle peggiori tragicommedie saranno gli unici a pagare per far fare bella figura al governo delle migliori competenze del pianeta:
8/9
questo non toglierà nulla al passato di un paese in cui lo stato non ha garantito per le vittime ma ha tutelato i colpevoli oltre il parossismo coi soliti giochi di prestigio permessi dalle leggi in materia di giustizia fatte a misura dei padroni. #PrenditoriaItaliana #27maggio
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Quando Tina Merlin, al tempo giovane cronista locale decise di indagare sulla zona del Vajont raccogliendo le denunce degli abitanti che temevano i pericoli che avrebbe causato la diga messa in funzione non solo fu ignorata dalle istituzioni,
1/2
la denunciarono ai carabinieri per "diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico", la mandarono a processo dal quale fu assolta
2/3
e le toccò subire anche gli insulti e la derisione da signorini grandi firme del calibro di Montanelli e Buzzati che dalle pagine del Corriere della Sera la definirono “Cassandra del Vajont”.
3/4
#Santoro dice che non possiamo consegnare la nostra socialità all'algoritmo dei social che decide quali contenuti devono essere più visibili e condivisi.
1/2
Certo, meglio lasciarla alla mercé di tivù e giornali che se l'accomodano secondo l'ordine di scuderia. Oggi i social sono l'unico posto in cui si può provare a smentire le balle raccontate dai professionisti dell'informazione,
2/3
sono il posto in cui la gerarchia non vale e non conta e anche l'ultimo degli utenti può essere più credibile dell'editorialista e del direttore di un quotidiano, ecco perché molti giornalisti li temono e ne parlano male.
3/4
Giovanni Falcone diceva che "non è importante quello che le persone dicono ma quello che le persone fanno".
Per la prima volta nella storia la sentenza di un processo il cui svolgimento è stato tenuto nascosto all'opinione pubblica
1/2
arrivata solo al primo grado grazie ai tempi elefantiaci della giustizia ha stabilito che ci fu un momento in cui lo stato anziché combattere la mafia trattò con la mafia, ha emesso condanne pesantissime per alti ufficiali delle istituzioni
2/3
e non solo si parla ancora di trattativa "presunta", non solo nel parlamento europeo siede un indagato per le stragi di mafia il cui partito, nato per volontà di un condannato per mafia è stato fatto entrare dalla porta principale nel governo 'dei migliori'
3/4
Il 30 aprile l'Agcom ha richiamato Giletti per le puntate: 12 e il tempo: fra i 50 e gli 80 minuti ciascuna dedicati al caso Genovese e alle violenze sessuali subite dalle ragazze che frequentavano le sue festicciole.
1/2
Giletti ha capito subito la lezione e sta facendo la stessa cosa con la vicenda del presunto stupro in cui è coinvolto il figlio di Grillo, di cui si sta occupando da quando uscì il video di Grillo.
2/3
Ora la domanda è d'obbligo: a che servono gli organi di controllo se poi nessuno rispetta le regole? Se noi veniamo fermati una volta per eccesso di velocità paghiamo la multa e morta lì, ma se ci fermano per 12 volte per la stessa infrazione ci ritirano la patente.
3/4
Quando berlusconi fece causa a Luttazzi e Travaglio per L'odore dei soldi, causa che a proposito della censura che alla Rai non c'è e non c'è mai stata costò a Luttazzi la chiusura del programma e la cacciata da tutte le scuole del regno voleva 10 milioni di euro di risarcimento.
Quel procedimento arrivò fino in Cassazione dove i giudici non solo respinsero il ricorso di b. ma stabilirono che quell'intervista rispettava tutti i parametri di cronaca, informazione e satira: in poche parole, la libertà di espressione.
Ad ogni ricorrenza della "festa" della mamma c'è sempre qualcuno che ci ricorda che in Italia nascono pochi bambini e che le famiglie vere sono quelle dove ci sono i figli.
1/2
Figli che come natura prevede si fanno in due ma caso strano nessuno apre il dibattito il 19 marzo, festa del papà.
2/3
Un paese regredisce anche quando si fanno delle sottolineature che non hanno ragione di essere: regalare figli alla patria, pensare che le donne si possano ridurre al ruolo di fattrici era una robaccia fascista.
3/4