Ieri Angela Merkel ed Emmanuel Macron hanno avuto una videoconferenza con Xi Jinping per discutere delle relazioni sino-europee, non hanno invitato Mario Draghi né Pedro Sanchez né altri tantomeno Ursula von der Leyen e Charles Michel
Il bello è che nelle stesse ore Macron ha ricevuto Sergio Mattarella per celebrare l'ennesimo pezzo di carta dove si rivendicano le meraviglie della relazione franco-italiana
Xi ha chiesto più collaborazione Cina-Ue nei settori dell'economia, del commercio, del digitale e del clima, con la richiesta all'Ue è di svolgere un ruolo più attivo negli affari internazionali affermando la propria «autonomia strategica», che vuol dire distinguersi dagli USA
Solo un paio di settimane fa Merkel e Macron al G7 avevano dato l'OK per lanciare un'alternativa delle democrazie alla nuova Via della Seta cinese con l'iniziativa Build Back Better World.
Il vertice franco-tedesco con i cinese riapre tanti interrogativi: sull'Ue, sull'Occidente
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La differenza tra un Paese che sa come crescere e uno in stagnazione perenne è quella che passa tra chi vive in un mare aperto e chi in una piscina destinata a diventare tonnara. L'Italia fa parte del secondo caso, Paese incastrato nella mentalità del conflitto a somma zero
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Nel dibattito italiano un diritto dato a te vuol dire toglierne uno a me, il sussidio dato a Tizio e un furto alla ricchezza di Caio, se lo Stato avanza il privato arretra, dare al Nord è togliere al Sud e così via...
Questa mentalità conduce dritti verso il declino
2/n
Vero, in un sistema ci sono vincitori e sconfitti, ma in un contesto di crescita il sistema (lo Stato ma non solo) è in grado gestire la ricchezza prodotta e aiutare e proteggere chi è in difficoltà, ma senza rallentare o impedire l'affermazione dei settori in crescita
3/n
Molti dei personaggi grotteschi emersi (o riemersi) negli ultimi anni nelle arene dei talk-show vanno chiamati “populist chic”, rappresentanti di una falsa rivoluzione contro i “radical chic”, a loro volta esponenti di una rappresentazione delle élite altrettanto falsata
1/n
Se il radical chic è di sinistra, il populist chic è di destra; ma non è questo il punto. La cosa da mettere a fuoco è che quella che viene presentata come la rivolta del popolo contro le élite ha poco a che vedere con poveri ed esclusi.
Gli attori della commedia sono altri
2/n
Il format mediatico popolo contro élite non è altro che il l'esercizio retorico con cui un gruppo di professori reietti, politici caduti, economisti falliti e giornalisti incapaci si offrono come interpreti del nuovo corso per svoltare scranni parlamentari e nomine di lusso
3/n
Il complottismo è come una droga, e i politici più spregiudicati sanno cosa fare con un elettorato di tossici. Ecco allora che si affina la strategia: strizzare l'occhio alle teorie più inquietanti senza allinearsi apertamente alle parti più oscene e impresentabili
1/n
Perciò si parla di “invasione” ma non di “sostituzione etnica”, di “usurai“ ma non di “Savi di Sion”, di “deep state” ma non di “illuminati” o delle “élite sataniste”, e così via...
Gli esempi si sprecano, con tante sfumature, equilibrismi lessicali e strategie da social
2/n
In questo modo, si offre a queste masse assetate di delirio un simbolo su cui mettere la croce, un voto di rivalsa da esprimere con la convinzione che quel “dico non dico” è una tattica, parte della sofisticata strategia che porterà alla vittoria del popolo contro i malvagi
3/n
Un giorno su 4chan apparve l'utente Q, che iniziò a fornire informazioni dettagliate sulla battaglia in corso dentro gli apparati del governo USA, che vede contrapporsi il malvagio deep state e alcuni funzionari patrioti
1/n
Q descrive il deep state come liberal, globalizzato, dedito al satanismo e alla pedofilia, mentre il gruppo di funzionari fedeli a Trump è patriota, eroico e animato dalla fedeltà ai veri valori dell'America. Mescolando fatti reali e mistificazioni, la teoria si è affermata
2/n
Gli adepti di Qanon si nutrono di un immaginario messianico, apocalittico. Quanon è il risveglio, la rinascita di un Paese corrotto e ingannato da élite perverse e demoniache, ma abitato da un popolo capace di purificarsi dai corrotti e dai traditori della razza, e rinascere
3/n
Il dato da registrare è l'annuncio di una riduzione del recovery fund a 500 miliardi, la somma della proposta iniziale franco-tedesca. Merkel ha scelto il Parlamento europeo per preparare il terreno a un compromesso al ribasso, più “frugale” direi
La volontà dei quattro frugali (Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia) guidati dall'olandese Rutte è ridurre il fondo da 750 a 500 miliardi di soli prestiti, senza i famosi trasferimenti a fondo perduto.
Con le parole di oggi, Merkel si mostra più vicina ai frugali
2/n
Il negoziato quindi sarà sul rapporto prestiti/trasferimenti. Nella proposta iniziale il rapporto era di 1:2 (250mld prestiti, 500mld trasferimenti), mantenendolo invariato, con 500mld si tratterebbe di 165mld di prestiti e 335mld di trasferimenti. Buono, ma non è garantito
3/n
Le nuove previsioni economiche della Commissione europea prevedono una crisi severa ma molto asimmetrica, idem per la ripresa. La frontiera interna è sempre la stessa: male negli Stati a sud-ovest del Reno, meglio in quelli a nord-est
Nel 2020 quella italiana è la crescita più negativa (-11,2%) tra i paesi dell'UE a seguirla la Spagna (-10,9%) e la Francia (-10,6%). Va molto meglio per Germania (-6,3%), Austria (-7,1%) e i paesi anseatici (Olanda, baltici e scandinavi) e anche per il gruppo di Visegrad
2/n
Le previsioni per l'estate 2020 prevedono che l'economia dell'eurozona si contrarrà dell'8,7% nel 2020 e crescerà del 6,1% nel 2021. L'economia dell'Ue dovrebbe contrarsi dell'8,3% nel 2020 e crescere del 5,8% nel 2021
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