I volenterosi lodatori di Draghi dovranno riconoscere prima o poi l’inopportunità della conferenza stampa di giovedì, esempio lampante di scarsa sensibilità “politica”. Si sta giocando con i diritti e le libertà delle persone e il PDC è solo uno stimato burocrate.
Troppo sicuro di sé, Draghi ha confidato nella “fiducia” degli italiani, sottovalutandone il livello di frustrazione. A questo si aggiungano due evidenti menzogne (Green Pass uguale no contagio e non vaccino uguale morte), segnale di scarso o nullo rispetto per i cittadini.
Ogni tanto qualcuno esce dal gregge. Il potere è una questione di legittimità, e questa dipende dal consenso su alcuni valori fondanti. Quando giochi con l’autonomia personale devi essere certo di non scivolare su bucce di banana. Non basta l’adulazione dei più per governare.
Chi semina paura, soprattutto se è potere costituito, viene meno proprio alla sua funzione essenziale: quella di eliminare l'insicurezza che porta allo scontro. Da qui la delega di funzioni alle istituzioni. Uno Stato che fonda la sua azione sulla paura non può dirsi legittimo.
È inutile cercare di delegittimare chi è sceso in piazza, anche se da domani partirà la campagna di stampa. Si può essere a favore del vaccino e contro #greenpass e obbligo, sostenere il contrario è manipolare. La leggerezza con cui si smantella lo stato di diritto è inquietante.
Fa sorridere (si fa per dire) che la sinistra, abituata a organizzare cortei anche per i diritti dei panda, oggi guardi con disprezzo i manifestanti, bollandoli stupidamente come no-vax. Ormai i "progressisti" non producono altro che conformismo e pensiero unico. #covidiocracy
Poi magari leggete @VittorioMacioce, in chiusura di questo filo.
In quest’epoca confusa del “decido io chi è fascista”, le centotrenta pagine del volume di Emilio Gentile sono oro puro. Fatevi un regalo, leggetelo. #fascismo#antifascismo
Ho pensato di proseguire la #bibliografia del #comunismo di @PierluigiBattis. Un titolo al giorno come antidoto alla memoria selettiva, al relativismo morale e ai cattivi maestri che pontificano sicuri dalle loro comode cattedre (e tastiere). Uno solo e ne sarà valsa la pena.
Capitolo III, punto 10, de "L'Italia nel Novecento" di @GotorMiguel, sull'affermazione del fascismo e la sua politica economica: "Dal liberismo al protezionismo. Lo Stato corporativo". Non ci siamo ancora ripresi. #fascismo#corporativismo#antiliberalismo
Del libro di @GotorMiguel "L'Italia nel Novecento" va detto innanzitutto che è un lavoro necessario in un paese non proprio propenso ad analizzare la propria storia recente con obiettività. Nonostante l'ampiezza del periodo considerato (più di un secolo di vicende patrie), (...)
(...) l'autore ci prova e devo dire che, in generale, ci riesce, unendo cronaca e costume a una trama politica complessa e a tratti difficile da sbrogliare. La difficoltà di strutturare un racconto coerente del novecento italiano in 500 pagine dev'essere stata enorme, (...)
Tutti i dubbi sulle cifre di Pechino: asintomatici non registrati, ospedali ancora pieni, utenze telefoniche in diminuzione. E Taipei denuncia. Mio articolo su @atlanticomag sui risvolti ancora oscuri della sindrome cinese. Grazie a @jimmomo. #coronavirus atlanticoquotidiano.it/quotidiano/i-n…
Conferme anche da Hong Kong sul trattamento degli asintomatici cinesi. Come ho scritto su @atlanticomag, una bomba a orologeria, tanto è vero che stanno pensando di vietare gli arrivi. #coronaviruscina news.rthk.hk/rthk/en/compon…
Altre testimonianze: "According to person at the Chinese CDC, this team of specialists was kept in Hubei because the central government continues to feel unease about the situation in the area, in part because of the presence of asymptomatic individuals". caixinglobal.com/2020-03-23/des…
Nell'indifferenza pressoché generale ricorre quest'anno il trentennale della caduta del Muro di Berlino. Evento epocale, simbolo della fine dei sistemi comunisti in Europa Orientale, episodio chiave nella formazione della coscienza politica della mia generazione (...) #Muro30
(...) come la sconfitta del nazi-fascismo lo fu per le anteriori. Esattamente 58 anni fa, nella notte tra il 12-13 agosto 1961, per ordine delle autorità della Germania dell'Est (DDR), cominciava la costruzione del Muro che da allora avrebbe diviso Berlino e non solo. #Muro30
Nelle celebrazioni di circostanza che si produrranno nei prossimi mesi, l'occidente politicamente corretto preferirà parlare semplicemente di riunificazione di un continente, di fine della guerra fredda. È stato così quasi sempre, salvo nel decennio successivo al crollo. #Muro30