Per il nostro esercizio di #paleografia di oggi diamo un’occhiata ad un documento eccezionale: la bolla #LaetenturCoeli con la quale, al termine del #ConciliodiFirenze, il 6 luglio 1439, venne proclamata l’unione della Chiesa Latina e della Chiesa Greca. La metà sinistra della
bolla è scritta in latino e firmata dal papa #EugenioIV e dai padri conciliari occidentali; la metà destra della bolla è scritta in greco e firmata dall’imperatore #GiovanniVIIIPaleologo e dai padri conciliari orientali. La scrittura latina è una tarda gotica curiale del XV sec.,
mentre la prima riga è nella scrittura elongata tipica dell’incipit dei documenti solenni. Il documento è conservato alla @bibliovaticana e digitalizzato qui digi.vatlib.it/view/MSS_Ott.g…

Trascrivo l’inizio e la fine della bolla, aggiungendo alcuni commenti sull’aspetto del diploma.
Eugenius episcopus servus servorum Dei. Ad perpetuam rei memoriam. Consentiente ad infrascripta Carissimo filio nostro Iohanne Paleologo Romeorum Imperatore Illustri et Locatenentibus venerabilium fratrum nostrorum Patriarcharum et ceteris Orientalem ecclesiam representantibus.
Letentur celi et exultet terra Sublatus est enim de medio paries qui Occidentalem Orientalemque dividebat ecclesiam et pax atque concordia rediit: illo angulari lapide Christo qui fecit utraque unum vinculo fortissimo caritatis et pacis utrunque iungente parietem et perpetue
unitatis federe copulante ac continente postque longam meroris nebulam et dissidii diuturni atram ingratamque caliginem serenum omnibus unionis optate iubar illuxit.
.
.
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Renovantes insuper ordinem traditum in canonibus ceterorum venerabilium Patriarcharum ut Patriarcha
Constantinopolitanus secundus post sanctissumum Romanum Pontificem, Tertius vero Alexandrinus, Quartus autem Antiochenus et Quintus Hierosolymitanus. Salvis videlicet privilegiis omnibus et viribus eorum. Datum Florentie in sessione publica Synodali solenniter in ecclesia maiore
celebrata. Anno Incarnationis Dominice Millesimo quadringentesimo trigesimo nono Pridie Nonis Iulii Pontificatus nostri Anno Nono.

In calce al documento si trova la “rota”, monogramma papale crucigero che reca scritto “Sanctus Petrus”, “Sanctus Paulus” ed il nome del pontefice
regnante, in questo caso “Eugenius pp iiii”. Intorno alla rota si notino le firme dei padri conciliari latini, la prima delle quali è quella del papa stesso che, in buona grafia, si firma + Ego Eugenius Catholice Ecclesie episcopus ita diffiniens subscripsi

Nella parte destra,
seguita dalle firme dei padri conciliari greci, si trova la firma di Giovanni Paleologo Ιωαννης εν Χριστω τω Θεω πιστος βασιλευς και αυτοκρατωρ ο Παλαιολογος di proporzioni generose, scritta in inchiostro rosso.

La bolla era munita del sigillo di Eugenio IV (a sinistra) e di
Giovanni VIII (a destra): oggi rimane solo il sigillo dell'imperatore bizantino, mentre quello del papa e' perduto.

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22 Sep
Ebbene sì, questo esercizio di #paleografia farà arrabbiare qualcuno, ma pazienza... Il documento risale ad un’epoca in cui il sacramento del #Battesimo era preso con molta serietà: si tratta di un editto del re di Francia #LuigiVII che riguarda gli Ebrei relapsi, ossia Image
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L’editto fu emesso a Parigi nel 1144 ed è scritto in eleganti caratteri gotici. Si trova oggi conservato
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21 Sep
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20 Sep
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19 Aug
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