Il 12 ottobre la commissione LIBE (Civil Liberties, Justice and Home Affairs) ha approvato una proposta per aumentare i poteri di acquisizione e trattamento dati dell'EUROPOL.
L'EUROPOL aiuta gli Stati membri nelle attività di analisi forense per crimini transfrontalieri.
Nel 2020 lo European Data Protection Supervisor ammoniva EUROPOL per violazione dell'Europol Regulation, per trattamento indiscriminato di dati personali su larga scala.
La maggior parte dei dati arrivano direttamente dagli Stati membri o da attività di OSINT.
Secondo l'EDPS questo trattamento indiscriminato di dati personali creava elevati rischi per le persone e gravi conseguenze sui loro diritti fondamentali.
Ma il parlamento ha deciso di ampliare i poteri dell'EUROPOL, rendendo lecite queste attività. euractiv.com/section/justic…
Questo ricorda molto l'approccio adottato anche dal governo italiano col DL 139/2021.
Invece di tutelare maggiormente i cittadini si preferisce ampliare i poteri degli organi pubblici, per semplificare l'acquisizione e trattamento di dati.
Non è un buon periodo.
Nel futuro prossimo probabilmente l'EUROPOL svilupperà capacità di analisi predittiva (IA) proprio grazie a tutti questi dati.
Con quali tutele per le persone? Se il parlamento può semplicemente decidere di cambiare la normativa per bypassare i limiti attuali, qual è il limite?
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Il governo è in procinto di sviluppare un sistema di controllo da remoto dei green pass dei dipendenti, incrociando i dati della piattaforma-DGC con quelli dell'INPS.
Le aziende con >50 dipendenti potranno controllare i GP anche in questo modo.
Ma ci sono dei gravi problemi...
Il primo, è che così si annulla la capacità di protesta civile da parte di chi è contrario al GP, pur avendolo perché vaccinato.
Non sarà tecnicamente possibile "non esibire" il GP. Oltre a essere un problema di democrazia, è anche una violazione della normativa privacy.
Le persone hanno il diritto di opporsi al trattamento, per motivi connessi alla loro situazione particolare, come esercitare la loro libertà d'espressione contro un provvedimento del governo.
Questo vale anche per il trattamento di dati fatto in ragione di un interesse pubblico.
Precisiamo una cosa.
Spesso usati come sinonimi, #privacy e #protezione dei dati personali, sono concetti diversi.
Il DL riaperture ("capienze") modifica alcune norme per la protezione dei dati. Ci sono conseguenze anche per la "privacy", ma non solo. [segue]
La normativa per la protezione dei dati nasce nel 1981, con la Convenzione di Strasburgo.
Lo scopo era proteggere le persone dai rischi derivanti dal trattamento automatizzato di dati personali.
I rischi possono essere diversi: dalla libertà d'espressione all'incolumità fisica.
La privacy è un'altra cosa.
Privacy è confidenzialità. È protezione della vita privata da ingerenze altrui (comprese quelle statali). Privacy è libertà di essere liberi.
Un breve thread per spiegarvi in modo semplice cosa cambia per la #privacy in Italia dopo il Decreto sulle riaperture ("decreto capienze").
Il DL ha modificato alcuni articoli del Codice Privacy che hanno ad oggetto l'attività della PA e i rapporti tra PA e Garante Privacy.
Per prima cosa, il DL crea una sorta di "nulla osta" per la pubblica amministrazione.
Dall'11 ottobre PA e società partecipate potranno giustificare il trattamento di dati personali e deciderne le finalità anche senza una legge di autorizzazione.
In modo totalmente arbitrario.
Non solo, ogni ente della pubblica amministrazione potrà anche comunicare liberamente tutti i dati trattati ad altre amministrazioni.
L'unico paletto è che il trattamento di dati sia necessario per perseguire un "pubblico interesse". Ma come dire, è tautologico.
Il DL capienza Garante Privacy è anche un attacco al parlamento e un cambio di ideologia da parte del governo.
Il DL abroga un articolo del Codice Privacy, che dal 2018, per scelta del parlamento, prevedeva la possibilità di intervento preventivo del Garante. (segue)
Nel 2018 il legislatore ha deciso di dare questo potere al Garante. Non era obbligatorio.
L'Autorità ha esercitato questo potere da "watchdog" in molte occasioni.
Negli ultimi 2 anni questo ha creato molti attriti con il governo, sfociati in campagne politiche contro il Garante.
Oggi il governo ha deciso, con un decreto, di annullare la decisione del parlamento del 2018, togliendo questo potere al Garante Privacy.
Perché il governo ha tolto oggi ciò che il legislatore reputava ragionevole nel 2018? Cosa è cambiato in questi due anni? Qual è l'obiettivo?
29 settembre - YouTube inizia a censurare ogni video con affermazioni "negative" sui vaccini
7 ottobre - YouTube inizia a censurare i "climate deniers" (un'altra parola inventata ad hoc, dopo "novax")
L'emergenza climatica è la prossima tappa del piano WEF per il "great reset".
Non è complottismo, basta vedere alle dichiarazioni di diversi esponenti politici in giro per il mondo.
La scelta di censurare determinate opinioni è squisitamente politica. Di clima si parla da decenni.
Ora però qualcuno ha inventato la categoria dei "climate deniers".
Non c'è mai stato alcun vero interesse per il clima fino ad oggi. Trump uscì dagli accordi di Parigi. Qualcuno parlava di climate deniers all'epoca?
Greta Thunberg è passata dall'essere una ragazzina ignorata da ogni politico del mondo a candidata per Nobel per la pace.