Scritto a 4 mani con @tiziana13_tp
Sembra evidente che siamo sprofondati in tempi assai bui, dove ignoranza, lassismo, (se non addirittura complicità), odio, mala informazione, complottismo, interferenze estere e speculazione economica sulle bufale, dettano una squallida linea.>
Un Governo, come anche troppi prima di questo, che si barcamena senza assumersi responsabilità, in parte per manifesta incapacità, in parte perché in esso albergano forze politiche che non hanno convenienza elettorale a schierarsi ma per lo più, perché il bottino miliardario da >
spartire fa gola a tutti e si fa a gara per mettere le mani nella marmellata dei finanziamenti, cercando di arraffarne la fetta più cospicua possibile.
Il Paese è intanto allo sbando, confuso da un immobilismo istituzionale pernicioso e dall'avvento di organizzazioni ché, nella >
migliore delle ipotesi, millantano informazioni prese pari pari da pessimi romanzi di fantascienza, quando non esplicitamente nazi-fasciste.
In tutto questo, la parte sana di quest'Italia, ancora una volta terra di spartizione, non riesce ad imporre la logica della ragione. >
Così, tra un delirio e l'altro, assistiamo allo sprofondamento sociale, all'abbrutimento intellettuale, alla deriva demenziale collettiva.
A nulla sono valsi i segnali d'allarme espressi a gran voce da più parti, nessun argine è stato preparato per tempo, lasciando che, un po' >
alla volta, si arrivasse al punto in cui siamo.
Le cause? Molte ma la principale è la mancanza di fiducia nella politica e verso le sue decisioni, in verità sempre assai tentennanti e una visione episodica della gestione della nazione. Ogni tema sembra essere a se stante e manca>
una visione d'assieme.
Mi spiego meglio: "Che credibilità può avere un governo che dice di voler tutelare la salute dei suoi cittadini in materia di Covid, ma poi non si cura della disastrosa situazione della sanità pubblica, ancora una volta penalizzata a vantaggio di quella >
privata, oppure che fa orecchie da mercante, sulle migliaia di morti sul lavoro o sui femminicidi o tace sui danni alla salute derivati da sostanze inquinanti o ancora, lucra sul gioco d'azzardo e sulla vendita di tabacchi e liquori"? Quanto è credibile chi dimentica le persone >
nei container del post terremoto, che si volta dall'altra parte ogni volta che si verifica un'alluvione..."?
Ci sarebbe molto altro ma ognuno potrà aggiungere ciò che esperienza e sensibilità suggeriranno.
Orbene, in tema Covid_19, la storia recente ci racconta di una nazione>
emotivamente fragile, parecchio ignorante e troppo egoista per riuscire a farcela, eppure la situazione sanitaria è migliorata, anche se andranno fatti i conti con il tempo e le incognite verso cui stiamo andando.
Una soluzione potrebbe essere rendere il vaccino obbligatorio >
ma a precise condizioni, per esempio subordinandolo ad un severo test immunitario, al fine di assicurare a tutti il massimo dei benefici e il minimo dei rischi.
La realtà, si potrà dire, è che non ci sono fondi a sufficienza per farlo, pertanto si procederà in considerazione >
delle basse percentuali di rischio. Basse, bassissime ma non assenti e qui torna il principio di tutela della salute, che a volte si applica, altre no e la conseguente perdita di credibilità. Va da se che in tempi di incertezza, i sempre pronti agitatori delle piazze, i creatori>
del caos sociale, si siano fatti trovare prontissimi a dare il "meglio" di loro e con la compiacenza di integerrime testate giornalistiche, hanno riversato su tutti noi un fiume di bufale.
Complottisti, negazionisti, antistocazzisti e sempre troppi fascisti, poi quelli che "ma >
dai, voi li vedete ovunque... E te credo, stanno ovunque!
E da bravi aizzapopolo, sposano cause che, seppur degne del Circo Barnum, si fanno trovare puntuali al fianco di chi millanta perdite di libertà e arrivo di dittature varie e già che ci sono ne approfittano per devastare>
simboli operai e risfoderare slogan e bandiere che avremmo dovuto assicurarci fossero state annientate da tempo, assieme a certe idee, insulto ad un popolo e ad una Costituzione nata dal sangue versato a difesa della libertà, che il nazifascismo avrebbe voluto soffocare.
E il >
popolo, la ggente, gli Italiaaani?
Beh, si barcamenano come possono, privi di certezze, senza finestre sul futuro, fanno ciò che da sempre sono costretti a fare, vivono alla giornata, ammaliati da imbonitori mediatici e politici d'assalto, sono stati ridotti a meri consumatori>
di merci e di slogan, ai quali si rifanno per darsi una collocazione in una società che invece mira alla spersonalizzazione, alla standardizzazione del pensiero. Privati di fatto del diritto all'istruzione, alla salute, al lavoro e all'informazione, invece di ribellarsi a questo>
scelgono la strada più facile e devastante, si schierano con l'una o con l'altra parte, alimentando quella contrapposizione necessaria a neutralizzarne il senso critico, oppure si chiamano fuori dal gioco, schifati dalla melma in cui, responsabili tutti, siamo finiti invischiati>
Colpevoli, noi sì, di aver creduto ad una politica priva di progetti e ideali, sostenendo leader di facciata, urlanti e vuoti di contenuti, a cui delegare decisioni vitali per la nazione, abbiamo rinunciato al diritto/dovere di partecipare e ci siamo barricati nella più comoda>
piccionaia ad osservare o, al più, sperare che qualcosa magicamente cambiasse, che la soluzione scendesse da quel Cielo, su cui troppi hanno ancora troppe aspettative, geniale scusa per non esporsi in prima persona, scudo per non assumersi responsabilità e di conseguenza>
assolversi.
Per Giordano Bruno, sperare che la politica riformi se stessa, è da idioti, per Enrico Berlinguer, le istituzioni vanno difese dalla partitocrazia, per Antonio Gramsci, il male peggiore è l'indifferenza, al punto da odiarla.
Queste non sono soltanto parole, sono un>
monito ed un'esortazione a diventare parte di una comunità, a prendere un impegno personale che permetta di migliorare la vita di tutti, a pensare ad un futuro condiviso, se pur nella diversità, ad evitare che, come già visto purtroppo in passato, si possano riproporre i mostri>
del totalitarismo o quelli del terrorismo mascherato da ideologia.
Temiamo che i tempi siano drammaticamente maturi, che ci siano tutti i presupposti perché il caos destabilizzante, provi a dare la spallata definitiva, al fragile castello di carta a cui è ridotta la nostra >
Democrazia, mentre ciechi ed incapaci di sentirci parte di una comunità, cerchiamo di addomesticare il diritto alle esigenze personali, pronti a venderci alle parole del primo offerente. Così sacrifichiamo noi stessi al profitto senza scrupoli,al potere a qualsiasi costo, stoici>
col nostro spritz in mano, convinti che la storia sia altro da noi.
La scienza e la logica, riconquistano la loro credibilità e utilità, mentre il cittadino medio, sta ancora davanti alla tv, ad ascoltare le fandonie negazioniste, i colpi di coda di un'opposizione in cerca di visibilità e gli affanni di un governo cieco, incapace di decidere>>
per il bene dell'intero Paese, troppo chino al cospetto di un'economia mai tanto bramosa di aiuti.
Il #COVID19 sta ricordando a tutti, che solo con una chiara comunità di intenti, si potrà uscire dal buio in cui ci ha precipitati e che non è più il tempo delle parole. Tornare>>
ad inneggiare agli eroi delle corsie, questa volta non sarà consolatorio, sarà il segno di una sconfitta epocale, che ci vede sempre alla ricerca di qualcuno che ci fornisca le soluzioni su un piatto d'argento, mentre noi, eterni bambini viziati, pensiamo al prossimo regalo. >>
Leggo dichiarazione di #briatore che dice che le donne povere, sarebbero dei cessi.
Ora, tolta la pessima mancanza di obiettività e di tatto, che tanto a lui, che è ricco, evidentemente non serve e sepolta la classe, che, è chiaro, non è riuscito ad acquistare, perché i soldi >>
alla fine non possono comprare proprio tutto, mi viene naturale soffermarmi sul tema.
Da fotografo squattrinato, quale sono sempre stato, ma di più da uomo.
Perché mai avrà detto una simile, quanto gratuita cattiveria, oltre modo falsa?
Intanto, visto l'ambiente in cui si muove>
dubito che frequenti gente povera. Poi, è palese che il suo status economico, tende a portarlo ad essere classista. Ma la vera ragione credo sia un'altra, ben più profonda, che gli turba l'animo, fino a destabilizzarlo.
Sono certo che egli non saprà mai, se le donne con cui ha >>
@tiziana13_tp Allora andiamo con ordine.
Costei afferma l'inutilità di manifestazioni, di persona o simboliche, che hanno come scopo quello di esprimere solidarietà alle vittime e richieste di interventi, atti ad interrompere questa piaga. A giustificazione, afferma che la violenza, è insita
@tiziana13_tp nell'essere umano, uomo o donna che sia. D'altra parte, ognuno di noi, può testimoniarlo. Lo dice sempre lei. Inutile quindi, perdere tempo con sciocchezze come le scarpette rosse, e tutti gli altri simboli.
Appare evidente, che la Ceccardi, vive in una sua bolla personale e non
@tiziana13_tp ha mai messo piede in un centro antiviolenza o ascoltato la benché minima testimonianza di qualsiasi vittima. Suggerisce quindi, come rimedio, (e qui si contraddice, ammettendo implicitamente che le violenze ci sono), di lavorare sulla propria persona, cercando di rafforzare
Comunità bisognosa di pace.
Stiamo vivendo uno dei periodi più brutti della nostra storia.
Di certo il più brutto da che ho memoria delle vicende, alcune terribili, che hanno riguardato l'Italia.
Aggrediti da un virus.
E chi mai avrebbe potuto pensarlo?
Morti, a migliaia, da 1/25
soli, nel terrore di qualcosa di ignoto, che piano piano ti mangia l'aria, privi di ogni conforto, tranne quello degli umili fanti, avanguardia nella più lunga trincea che battaglia abbia mai conosciuto, rabberciati e logori anch'essi.
Senza corazze, senza altre armi, se non 2/25
la professionalità, l'umana pietà e le proprie mani.
Altrettanto confusi, incalzati a ondate infinite, dalla violenza invisibile e dalla disperazione. Consapevoli del ruolo, che una sorte spietata ha improvvisamente deciso di assegnargli.
Anche loro, alla fine, versando un 3/25
La Propaganda
Questo è un argomento di cui si parla spesso, ma senza mai troppi approfondimenti.
Complesso, di seguito sintetizzato in 11 punti, che hanno costituito le fondamenta del più terribile Stato autoritario del '900, il Terzo Reich e del suo autore: Joseph Goebbels>>
1) Principio della semplificazione e del nemico unico:
Scegliere un avversario e insistere sull’idea che sia lui la fonte di tutti i mali. Per esempio: “gli immigrati”, “la destra” o “la sinistra”, “Il presidente del Consiglio”
2) Principio del contagio:
Fare di tutta l’erba un fascio, riunendo chiunque faccia del male in un’unica categoria. In questo modo si rinforzerà l’idea di un nemico unico da combattere. Per esempio: “i mussulmani sono tutti terroristi”; “Al governo sono tutti ladri”
Bene, ancora una volta abbiamo assistito al rito, ormai quotidiano, dello stracciamento delle vesti e dell'endorsement ai similfascisti, con inchini e baciamano, rivolti al loro riferimento parlamentare, Giorgia Meloni. Le ragioni addotte, dimostrano chiaramente, che coloro i >>
quali si sono distinti in reiterati cospargimenti cinerei del capo, poco hanno letto dell'articolo di Robecchi e ancor meno, ne hanno saputo cogliere il senso. No, non sono così presuntuoso da sottolinearlo per vantare le mie capacità di comprensione ma proprio perché sono >>
convinto che lo abbiano fatto per mero tornaconto di parte, tentando di dimostrare la loro "purezza" democratica e, non va sottovalutato, al contempo arruffianarsi l'elettorato di dx.
Già, perché travisando di proposito le parole scritte, costoro dimostrano soltanto quanto siano>