1989. cade il #murodiberlino, e di lì a poco, come dice la treccani “tutte le dittature sotto le quali erano vissuti, come prigionieri, i popoli dell’Europa orientale”
Prigionieri, dice proprio così 1/11
Rimane da capire perchè oltre il 50% degli ex cittadini della #DDR ancora oggi dichiari che il #socialismo aveva più aspetti positivi che negativi 2/11
E com'è che il 75% dei Russi continui a sostenere che si vivesse meglio durante l'epoca sovietica 3/11
Qui siamo a Karpaty, in Crimea. E quello che vedete in foto è uno dei 2000 sanatori che ogni giorno ospitavano 290 mila lavoratori e le loro famiglie. Oggi che è privato un week end in alta stagione costa 300 euro, e i lavoratori non se lo possono più permettere 4/11
Questi invece sono i famosi pionieri. In URSS esistevano 40.000 campi pionieristici che ogni anno ospitavano oltre 10 milioni di bambini 5/11
L'educazione pubblica era il cuore della vita di tutti i bambini: oltre il 50% stava negli asili dalle 8 la mattina alle 7 la sera 6/11
E le donne lavoravano: il tasso di occupazione femminile raggiungeva l'80%. E facevano anche lavori di prestigio: il 36% degli studenti di ingegneria in URSS nel 1975 era di sesso femminile. Negli USA erano il 3% 7/11
Le donne primeggiavano anche tra i dottori, fino al punto che nel 1975 in URSS venne introdotta una "quota celeste" per ovviare allo squilibrio che si era determinato 8/11
Questa emancipazione influenzava necessariamente anche i costumi sessuali: secondo uno studio condotto in Germania subito dopo la riunificazione, le donne dell'est avevano in media il doppio degli orgasmi delle sorelle occidentali 9/11
Anche la Polonia era all'avanguardia nello studio del rapporto tra condizioni sociali e godimento sessuale per le donne. Oggi in Polonia devono scendere per strada contro una legge che vieta l'aborto, anche nel caso il feto abbia gravi malformazioni 10/11
Senza necessariamente essere nostalgici, ce n'è abbastanza per sospettare che la storia dei "prigionieri" e la lettura del socialismo reale che è stata data dai vari #veltroni e #blair non sia esattamente veritiera 11/11
Vi aspettiamo domenica 7 novembre su #labolla per parlarne
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ma ieri di fronte all'inizio della Fase 3 della Grande Guerra ci siamo scordati di raccontarvi l'arrivo nella colonia Italia dell'Imperatore dei 4 mari, sua Eccellenza Mr Larry Monopolio Fink
nelle ultime settimane ci siamo occupati di questo distopico piano di svendita definitiva e totale di quel poco di sovranità economica che c'è rimasta da parte del governo degli svendipatria, e della guerra dei monopoli finanziari USA contro l'anomalia mercantilista tedesca
qui abbiamo parlato della scalata di Unicredit (che ha come principale azionista proprio BlackRock) a Commerzbank, e cioè una delle banche che maggiormente continuano a finanziare il capitalismo produttivo tedesco:
la Fase 3 della Grande Guerra dell'Imperialismo a guida USA contro il resto dell'umanità è iniziata
la fase 1 è la guerra commerciale inaugurata da Trump ed estesa da Biden contro l'ascesa economica della Repubblica Popolare di Cina. Che non sta andando proprio benissimo
la fase 2, la guerra per procura contro la Russia in Ucraina. Che non sta andando proprio benissimo
ed ecco allora come si arriva alla fase 3: l'estensione dello sterminio dei bambini arabi dalla Palestina a tutta la regione. A parte sfogare la frustrazione contro un po' di civili inermi, riuscirà a compensare dalle labbrate a 4 mani e dalle umiliazioni subite fino ad oggi?
DEL GESTO DI AARON BUSHNELL SUI GIORNALI ITALIANI NON C'E' TRACCIA
non dico che non gli è stato dato il giusto risalto. proprio NON ESISTE LA NOTIZIA
su nessuno eh: giornale, libero, verità, foglio, corriere, repubblica, stampa, domani 1/
NIENTE DI NIENTE. fanno eccezione Il Manifesto, con un sintetico ma rispettoso minieditoriale, il Fatto
e il sole24 ore, che riporta una piccola foto in prima pagina.
scusate, son diventato tutto d'un tratto un ingenuo moralista bacchettone io, o QUESTA COSA E' UNO SCANDALO?
2/
di solito, giustamente, si sottolinea come l'informazione venga trattata come una merce al pari delle altre, e come questa cosa svilisca il ruolo che l'informazione ha come prerequisito per la formazione della coscienza dei liberi cittadini e per un dibattito democratico
3/
Lui Si chiama Oles Horodestkyy, e da qualche mese è ospite immancabile di ogni dibattito possibile immaginabile sulla guerra, durante i quali non manca mai di mandare messaggi
distensivi di pace e fratellanza
“i nostri nemici ci vogliono morti, e quindi non abbiamo spazio per un compromesso”
d’altronde, è una voce autorevole,
è il presidente dell’associazione cristiana degli ucraini d’italia.
Che cos’è?
Boh, nessuno lo sa, e visto che dice cose che
piacciono alla gente che piace, nessuno ha sentito il dovere di andare a verificare
c’abbiamo provato noi:
siti web non ne abbiamo trovati
e neanche profili social. Proprio su nessun social l’associazione però compare in alcuni siti che elencano le organizzazioni no profit
La #guerra in #Ucraina ci sta insegnando molte cose di cui almeno 4 ci sembrano veramente rilevanti.
S siete curiosi di saper quali sono venite con #noi alla #scuola (per non dire all'Università ) del #doppiostandard 1/7
Queste 4 cose le ha elencate @pappe54, un accademico #israeliano che da decenni si batte per smontare la #Propaganda del suo stesso paese: uno che se ne intende, insomma. 2/7