L'#11novembre 2001, due mesi dopo gli attentati alle Torri Gemelle, l'Arsenal bandì ufficialmente Osama Bin Laden da ogni partita dei Gunners. Era uscita da poco una biografia di Adam Robinson ("Behind the Mask of Terror") che accreditava Bin Laden come tifoso dell'Arsenal. Cosa?
Nel 1994 Bin Laden aveva soggiornato a Londra per almeno tre mesi e il libro riteneva plausibile che fosse stato a Highbury per assistere ad Arsenal-Torino, quarti di finale di Coppa delle Coppe 1993-94 (1-0, gol di Tony Adams), nella celebre Clock End Terrace.
Sempre Robinson scriveva che Bin Laden era diventato talmente tifoso che aveva anche regalato una maglia di Ian Wright al suo primogenito Abdallah (da qui il coro, sull'aria di Volare: "Osama, woah-woah! Osama, woah-woah! He's hiding in Kabul, he loves the Arsenal").
L'ultima partita dell'Arsenal prima della morte di Bin Laden, il 2 maggio 2011? Questo 1-0 al Man Utd del giorno prima, gol decisivo segnato da... - non ci si crede - Aaron Ramsey (scusate: come Christoph Waltz in quella scena di Django Unchained, non ho saputo resistere).
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Piccolo thread sentimentale su Gian Piero #Galeazzi, un giornalista che ha fatto la storia della tv italiana muovendo soprattutto da una consapevolezza: faceva il mestiere più divertente del mondo.
Galeazzi e il senso della grande partita (intervista a Giancarlo Antognoni prima di Fiorentina-Juventus dell'aprile 1982)
Galeazzi e l'arte di essere grande spalla e fornire assist per gag brevi e fulminanti (intervista a Dino Viola durante Milan-Roma 1985-86)
#ItaliaSvizzera di stasera non sarà in nessun caso decisiva per l'aritmetica qualificazione a #Qatar2022, ma è naturalmente LA partita del biennio. Mini-thread sui gol che ci hanno portato ai Mondiali, a cominciare dal tuffo di Giggirriva alla Germania Est a Napoli 1969.
1973: a Roma la coppia Rivera-Riva liquida 2-0 proprio la Svizzera e dà al Paese - insieme alla storica vittoria di Wembley - l'illusione che siamo i grandi favoriti per trionfare a Germania 1974. Sarà invece Azzurro Tenebra.
1977: la prima qualificazione Mondiale a colori arriva dopo un 3-0 di totale controllo al Lussemburgo, in cui l'Olimpico mugugna perché vorrebbe la goleada. Ma bastava vincere: in quei mesi bui, bisogna accontentarsi della triade Bettega-Graziani-Causio.
Oggi in #TorinoLazio i Milinkovic-Savic potrebbero diventare la seconda famiglia della storia della serie A in cui un fratello segna all'altro fratello portiere. I primi naturalmente sono stati i Sentimenti, che si sono sforacchiati a vicenda per quattro volte. Mini-thread!
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1) Napoli-Modena, 17 maggio 1942: sul 2-0 Napoli, a cinque minuti dalla fine, rigore per il Modena. Lucidio detto "Cochi" (Sentimenti IV) interrompe sadicamente il record di Arnaldo (Sentimenti II). Seguirà faida familiare.
2) Juventus-Modena, 4 gennaio 1948: storico primo colpaccio dei canarini in casa della Juve con gol nel finale di Primo Sentimenti (che in realtà è Sentimenti V!) a Lucidio Sentimenti.
Mini-thread su una delle coincidenze più stupefacenti della storia del cinema: all'inizio del Grande Lebowski (1998), il Drugo paga un cartone di half&half (latte e panna) staccando un assegno da 69 cents datato #11settembre 1991. E in quel momento in tv appare George Bush padre!
Problema: in realtà Bush pronunciò quel discorso anti-Iraq il 6 agosto 1990, dunque oltre un anno prima dell'11/9/1991, quando la Guerra del Golfo era già finita. E' un errore dei Coen, un dettaglio volutamente stonato oppure CHE ALTRO?
Ipotesi A: siamo al 6 agosto 1990 e il Drugo è talmente al verde da postdatare di oltre un anno un assegno da 69 centesimi.
ArigaTokyo! I Giochi 2020/2021 sono finiti: non li dimenticheremo mai. Brainstorming di storie, facce, imprese, cose notevoli di #Tokyo2020 in 26 diapositive in ordine casuale.
1) Mauro Nespoli che spacca il bersaglio con un 10 perfetto nella semifinale dell'individuale contro il taiwanese Tang: la meticolosità di chi ha aspettato 5 anni, la precisione del grandissimo atleta.
2) Le lacrime di disperazione della tedesca Annika Schleu, prima a metà gara nel pentathlon moderno prima di incappare nel sorteggio del cavallo sbagliato e mandare tutto all'aria: simbolo di uno sport illogico e crudele, come del resto talvolta è la vita.
Alle 3:41 di stanotte, i quinti e ultimi 200 metri olimpici di Federica #Pellegrini. Eccovi la storia di uno dei binomi sportivi più inossidabili tra un essere umano e una gara, una specialità, un giardino di casa (che in questo caso è piscina).
(da La Stampa del 28 luglio 2002)
Federica si rivela al mondo a 16 anni e 12 giorni: seconda in batteria dietro la polacca Barzycka, domina la semifinale ma in finale non si accorge di Potec in prima corsia e perde per 19/100. Era Atene 2004, tanto tempo fa: tra le finaliste c'era ancora Franziska Van Almsick.
Ma un anno dopo, ai suoi primi Mondiali di Montréal, il copione si ripete, battuta per 13 centesimi dalla francese Figuès, e il broncio del podio di Atene si trasforma in un pianto dirotto ai microfoni RAI ("Questo secondo posto non vale niente").