+🧵+
Perché il prezzo spot in Francia è alto nonostante il nucleare? Perché è più basso in Polonia? Perché in Germania a volte è basso a volte è alto? Perché in Italia è sempre alto? Domande che mi sono state poste un milione di volte, per cui facciamo lo SPIEGONE definitivo. ⬇️
1) Il prezzo dell'energia SPOT è un prezzo all'ingrosso (cioè senza oneri, tasse, costi di trasporto e distribuzione) che si forma giorno per giorno e riguarda l'energia consegnata il giorno dopo. NON è il prezzo che pagano i consumatori finali.
2) Il prezzo spot in Europa si forma secondo la logica del prezzo marginale.
3) Come funziona il prezzo marginale? I produttori offrono una quantità ad un prezzo (orario, per tutte le 24 ore del giorno dopo), che normalmente si basa sui costi di produzione di ciascun impianto.
I vari gestori del mercato (le "borse elettriche") impilano le offerte per quantità/prezzo dal meno al più caro, generando così una curva di offerta cumulata quantità/prezzo in vendita (merit order).
4) I consumatori (aggregati dagli operatori che vendono ai clienti)
offrono invece (per ogni ora) il loro prezzo/quantità per l'acquisto di energia. Anche in questo caso i gestori del mercato impilano le offerte per quantità/prezzo, generando una curva della domanda. La domanda di energia è tendenzialmente rigida
(cioè le quantità domandate rimangono invariate anche in presenza di prezzi alti: perché qualcuno decida di non consumare ci vogliono dei prezzi molto, molto alti). Di solito, le offerte in acquisto non riportano neppure l'indicazione di prezzo.
5) Ogni impianto ha un costo di produzione che dipende dal combustibile usato per fare energia e dai costi vivi della produzione. Il costo di produzione di un impianto fotovoltaico è ovviamente bassissimo, mentre il costo variabile per produrre un kWh con il gas è assai più alto.
6) I gestori del mercato incrociano le curve di domanda e offerta (quantità/prezzo) e il punto di incrocio delle due curve rappresenta il prezzo marginale, cioè quello a cui tutti i produttori venderanno. Dunque il prezzo marginale è il prezzo più alto dell'intero sistema:
è il prezzo cui l'impianto che soddisfa l'ultimo pezzo della curva di domanda è disposto a vendere la propria energia, dunque è il prezzo più alto (market clearing price). Tutti gli impianti che hanno offerto a prezzi inferiori incasseranno in realtà il prezzo marginale.
Di solito, gli impianti più costosi, quindi quelli che fissano il prezzo marginale, sono quelli alimentati a gas, che oltre al costo della materia prima devono aggiungere ai costi di produzione il costo dei permessi di emissione di CO2 che sono obbligati per legge a comprare.
7) I possessori di impianti eolici e solari, avendo costi variabili vicini a zero, incassano il prezzo spot fissato dagli impianti a gas: in presenza di prezzi del gas alti o altissimi, i produttori da rinnovabile incamerano quindi un premio notevole per ogni kWh prodotto.
8) Il prezzo spot che si forma in un paese dipende quindi dalla composizione del parco impianti nazionale: anche se un paese dispone di un baseload di energia da rinnovabili o da nucleare, difficilmente OGGI queste fonti possono fissare il prezzo marginale, essendo la punta
di consumo più alta della somma dell'energia prodotta dalle rinnovabili + nucleare. Questo perché nella giornata il profilo del consumo non è piatto: si consuma di più nelle ore centrali del giorno e poi a fine pomeriggio, e più d'inverno che d'estate
(salvo picchi di luglio per caldo eccezionale e uso intenso di condizionatori) e allo stesso tempo il profilo di produzione delle rinnovabili non è piatto, ma variabile e spesso imprevedibile.
9) Anche in Francia, quindi, il prezzo marginale è spesso fissato dagli impianti a gas.
Per questo il prezzo francese è a volte allineato a quello italiano, dove sempre e comunque il prezzo marginale è fissato dagli impianti a gas, per come è fatto il parco impianti italiano e per come sono le zone di mercato.
10) La Germania dispone invece di
una quantità notevolissima di impianti eolici (oltre 30.000 MW): nei giorni molto ventosi e con domanda bassa è possibile che siano questi a fissare il prezzo marginale. In tal caso, il prezzo spot è basso, perché i produttori avranno offerto un prezzo che riflette i propri costi
di produzione, vicini allo zero. Se invece c'è poco o zero vento e/o domanda alta, anche in Germania il prezzo marginale viene fissato dagli impianti a gas (mentre il baseload è ancora a nucleare, lignite e carbone). (Profilo di produzione eolico Germania ultimo mese ⬇️).
In Polonia invece il prezzo marginale è fatto quasi sempre dalle centrali a carbone e lignite di produzione nazionale, quindi con un costo molto basso.
Infine:
A) Non tutto il mercato si approvvigiona a prezzo spot: anzi, di solito molti cercano di stabilire dei prezzi fissi
in anticipo per periodi di almeno un anno (anche non solare). Quindi il prezzo spot non rappresenta il prezzo reale del mercato all'ingrosso nel suo insieme, ma vale solo per quelle quantità che transitano nelle varie borse elettriche nazionali. A volte invece i clienti
comprano energia a prezzi indicizzati al prezzo spot ma l'energia non transita fisicamente dalle borse elettriche, che provvedono solo alle regolazioni finanziarie sulla base dei flussi commerciali dichiarati dagli operatori che rappresentano domanda e offerta. Tali flussi
vengono controllati e misurati dal gestore della rete (in Italia Terna) per cui ogni istante del giorno si deve chiudere con saldo netto dei flussi (produzione/consumo, o meglio immissione/prelievo) pari a zero. Poi da qui si apre la partita del bilanciamento, ma è altra storia.
B) I mercati europei sono interconnessi, anche se non perfettamente. Esiste un meccanismo (market coupling) per cui si creano delle "zone" di mercato in cui i prezzi spot si generano tenendo conto della zona vicina (esempio, Italia Nord e Slovenia). Queste zone si creano
perché tra produzione e consumo vi sono dei vincoli di rete: la rete non riesce sempre a trasportare tutta l'energia dovunque. I cavi sono come tubi, hanno una capacità massima di trasporto dell'energia. Tra paesi vi sono linee transfrontaliere, per cui offerta e domanda
si influenzano reciprocamente con il vincolo del trasporto. Quindi, i prezzi di una singola nazione (cioè di un singolo mercato) sono collegati, in misura maggiore o minore a seconda dei vincoli di rete, a quelli di altre nazioni.
Ecco perché a volte si generano prezzi simili, più facilmente tra paesi confinanti.
Come vedete le cose sono complesse e ci sono voluti decenni per arrivare al livello di sofisticatezza attuali.
C'è una spiegazione per tutto, ma dietro cose apparentemente banali ci sono universi.

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with La durezza del vivere 🇬🇷

La durezza del vivere 🇬🇷 Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @durezzadelviver

7 Nov
🧵
Nei prossimi sei mesi molte questioni arriveranno al dunque. Di seguito un elenco, rozzo e certamente incompleto, dei filoni cui prestare attenzione, come osservatori e come cittadini, nell’immediato futuro. Qui ho raggruppato per argomento, grosso modo, ma sappiamo che tutto
è intrecciato e niente procede in maniera indipendente. Sappiamo anche che la storia non finisce (cattolici, marxisti e Fukuyama permettendo😀) e non ha cesure nette, per cui ogni questione che arriva al dunque… genera altre questioni che arriveranno a un altro dunque in futuro.
Alcune delle questioni elencate sono dirompenti, altre meno, alcune molto prossime altre più lontane.
Il messaggio è che ogni cosa va vista e considerata rispetto alle altre e nel flusso del tempo, tenendo ben presente che la direzione della storia varia in base ai rapporti
Read 7 tweets
3 Sep
+++Thread+++

+Prezzi dell'energia elettrica. I conti della serva.+

1) Costo del gas sopra 40€/MWh (il Q1 22 è in realtà già oltre i 50);
2) con una efficienza ipotetica del 50%, il costo variabile per 1 MWh prodotto a gas è di non meno di 80 €/MWh;
3) a questo costo va aggiunto quello della CO2, che oggi quota oltre i 60€/ton. Considerando un fattore di 0,4 per 1 MWh prodotto a gas, il costo della CO2 è 24 €/MWh. Il puro costo variabile complessivo è quindi circa 104 €/MWh;
4) a questo va aggiunto il costo delle Operations & Maintenance (O&M), che variano per impianto e operatore e possono essere tra i 5 e i 10 €/MWh;

5) in Italia (ma non solo) gli impianti a gas sono quelli che fissano il prezzo marginale nel mercato spot;
Read 5 tweets
1 Jul
+Eurotitanic - Thread+

La prima classe costa mille lire, la seconda cento, la terza dolore e spavento. (cit.)

Benvenuti in terza classe!
Con il progetto di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050 l’Unione Europea sta perseguendo una politica folle. Avrete certo visto
l’aggiornamento per le bollette del terzo trimestre 2021, vero? +10% l’energia elettrica e +15% il gas: e questo solo perché il Governo è intervenuto nottetempo con un decreto che smorza gli effetti più acuti, altrimenti gli aumenti sarebbero stati del 30% peggiori. Ma le toppe
a disposizione del Governo per tappare i buchi sono quasi finite.
Il Green Deal europeo è una droga per il mercato industriale: l’UE gonfia a dismisura (e per decenni!) la domanda di beni di cui non dispone, provocando così un innalzamento dei prezzi in tutto il mondo.
Read 12 tweets
24 Jun
+++Il lungo addio - Un thread+++

Gli attivisti del clima vorrebbero far sparire il carbone e i suoi utilizzi immediatamente. Anzi, prima di subito.
Ma al momento (purtroppo per loro) il carbone genera circa il 40% dell’energia elettrica mondiale. Per raggiungere la neutralità
di emissioni al 2050, secondo i piani dell’AIE, questo numero dovrebbe dimezzarsi entro il 2030 e azzerarsi nel 2040.
Poche cose però sono più difficili di questa. Mentre faticosamente viene installata capacità produttiva rinnovabile, le centrali a carbone continuano ad andare
a pieno regime in tutto il mondo. È soprattutto l'Asia a fare da traino sul carbone: Cina e India insieme rappresentano i due terzi della domanda mondiale. In Cina il carbone rappresenta addirittura il 55% della produzione elettrica. Questo nonostante il fatto che, nel frattempo,
Read 8 tweets
23 Jun
+++Transizione energetica - Un thread+++

È una gara. Governi, multinazionali e entità sovranazionali si affannano nel fare grandi annunci: guerra alle fonti fossili, strada spianata all’energia “pulita” per salvare il pianeta. È il Green Deal, una replica in salsa verde
del New Deal americano.

Al di là del richiamo storico discutibile, utilizzato più che altro per dare un tocco di solennità, negli scopi dichiarati il Green Deal è una sorta di alleanza globale per ripulire il pianeta e fermare (sic!) il riscaldamento globale. Nella realtà,
si tratta di un insieme di politiche economiche ambigue, velleitarie e, soprattutto, costosissime.
Mentre si celebra l’intento salvifico della transizione ecologica, se ne nasconde accuratamente il risvolto economico. Il passaggio da un mondo che ancora funziona in gran parte
Read 20 tweets
22 Jun
+++Luci a San Siro - Milano e i blackout+++ Un thread
👇

Luci a San Siro di quella sera
che c'è di strano siamo stati tutti là
ricordi il gioco dentro la nebbia
tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.

Era il 1973 e da allora questa canzone di Roberto Vecchioni è rimasta
nel cuore di molti. Oggi però a Milano non c’è la nebbia ed è possibile che a San Siro le luci non siano accese. Ricordate le targhe alterne? Ecco, in questi giorni Milano va a corrente alterna(ta). Nel senso che l’elettricità a volte c’è, a volte no. A seconda della zona,
del momento, insomma si va un po’ a fortuna. Nel mondo lanciato a vele spiegate verso il Green Deal, nello sviluppato Nord del Paese, con l’incipiente Recovery Plan e la transizione energetica che avanza tra le fanfare, Milano fa notizia per la situazione imbarazzante
Read 19 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Too expensive? Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Thank you for your support!

Follow Us on Twitter!

:(