IPOTESI LOCKDOWN per i non vaccinati (modello Austriaco)?
È perfettamente coerente con la demenziale capacità arogmentativa di chi certe cose le pensa e le vorrebbe:
1) "Proteggere gli immunizzati dai non vaccinati":
- si ammette che il vaccino non immunizza.
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2) "Raggiungere una più alta percentuale di vaccinati per non richiudere":
- chiudere è una decisione politica. Il primo decreto riaperture di Conte era stato varato quando non c'erano vaccini e 500 morti al giorno (contro i 15 nel momento dell'introduzione GP).
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3) "La pandemia dei NON vaccinati":
- legare la percentuale di non vaccinati a quelle della salita dei contagi è smentita dai numeri. I Paesi più vaccinati hanno anche una numerosità più elevata di contagi. I non vaccinati non spostano granché...e questo anche perché la...
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...copertura vaccinale decade rapidamente.
4) "proteggere gli anziani".
- sono i primi ad avere completato il ciclo vaccinale. Per cui sono forse quelli meno coperti. Ma per proteggerli non scrifico il decenne, provvedo ad agire direttamente sui fragili.
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Chiosa finale:
Legare la validità del GP alla sola vaccinazione non è risolutivo, ma utopico (e distopico). E rendere operativo questo tipo di super GP per i soli bar, ristoranti, etc, non è solo democraticamente pernicioso, ma prodromico alla sua estensione anche al lavoro!
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Quanto le procedure democratiche possono spingersi in avanti prima di tradire, pur rispettandone la forma, la sostanza soggiacente e legittimamante l'intero costrutto democratico?
Nel rifarsi ad una lettura di tipo kantiano (o se preferite di tipo Sofocleo con la sua Antigone) è possibile delineare, quanto meno su di un piano teoretico, un momento nel quale ciò che viene stabilito, pur nella legittimità formale ed istituzionale, non sia ammissibile?
2/5
Che il Parlamento, pur nel rispetto delle regole del gioco, mina l'impianto stesso sul quale il Gioco si fonda?
Ed in quel caso? Quali conseguenze ne possono scaturire?
3/5
Una cavalcata fenomelogica (ex multis il caso Savona) su quella che si è andata sedimentando come una modifica "de facto" della Carta e del ruolo del PdR. 1/3 bit.ly/30yFnV9
"[...] Sono i deragliamenti presidenziali a fare la forza della carica. E questi, avendo goduto della copertura della Corte costituzionale, sono ormai passati nella prassi consolidata, dunque fissati come una modifica tacita della Costituzione".
2/3
Lo diciamo da sempre, o si ritorna al vero spirito della Cost. del '48, o tanto vale (e forse è meglio, se diamo per assunto che il reale è razionale, ed il razionale è reale), formalizzare questa metamorfosi e pensare di far eleggere direttamente al Popolo il Presidente.
3/3
...il tecnico per eccellenza, l'unico in grado di attingere alla Verità, e cioè il filosofo re.
Aristotele, invece, pur sostenendo il ruolo fondamentale del filosofo, del tecnico e del sapiente in quanto faro e guida cui spetta il compito di indirizzare ed educare i più...
...non crede che quella del filosofo re sia la soluzione migliore, perché ritiene che il giudizio dei più (cioè della folla, il giudizio dei non eletti) riesca comunque ad arrivare, seppure in modo diverso, ad una qualche forma di verità:
Nel ringraziare il Sen @AlbertoBagnai per la segnalazione, invito tutti a leggere l'articolo qui linkato su ciò che sta avvenendo circa la modifica dell'art 9 e 41 della nostra Carta.
Qui l'articolo👉bit.ly/3u0J1kK
Solo una sottolineatura.
Amabilissima l'apertura dell'articolo che ho adorato sia nella forma che nel contenuto:
Si parla di "normazione iconica", cioè quel tipo di "sovralegificazione" che tende a declarare princìpi e simbologie di tipo assiologico che però finiscono per...
...alterare perniciosamente i delicati equilibri all'interno dell'edificio del diritto.
In particolare il rischio primario è quello per il quale l'attività economica e l'iniziativa imprenditoriale possano trovare un forte ostacolo al loro esistere ed ampliarsi.
In che modo?
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Mi sono anche stufato di argomentare ciò è abbacinante di per sé!
Che questa linea governativa è un cachinno scrosciante inviso al buon senso, alla libertà, alla razionalità e alla scienza.
Direte voi "ma chissene se non argomenti...già non ti legge nessuno, ma chi sei?!"
1/5
Rispondo, avete ragione. Sono un nessuno...che si era illuso che pure il pensiero degli ultimi contasse qualcosa in democrazia.
Il diritto della minoranza, il pluralismo, l'egida contro il diritto dei più.
2/5
E tutto questo, che dovrebbe essere il fondamento evangelico consustanziale all'essere democratico, pare oramai solo l'ombra di quell'inchiostro che troneggiava, altèro, su pagine di pergamena, bianche e fulgide.
3/5
#Bagnai giustamente cita Hannah Arendt (intellettuale immensa).
Il punto è esattamente questo:
Se qualcuno ha letto stralci del suo pensiero, non è difficoltoso scorgere analogie con alcune dinamiche che si stanno reificando intorno alla gestione vaccinale. 1/5
Una su tutte:
Qual è la caratteristica principale di un ideologia totalitaria?
Il fatto che dal momento seguente all'accettazione di alcuni dati prodromici (in questo caso, vaccino come unica arma contro il virus, vaccino come strumento per immunizzazione di gregge),
2/5
Tutte le azioni che seguiranno saranno marmoreamente consequaziali rispetto a quelle premesse, capaci di costruire una narrazione dalla quale risulterà impossibile evadere, in grado di spiegare la realtà in modo stringente, monoliticamente, senza possibilità di resipiscenza.
3/5