#5dicembre#Afghanistan cercando un punto di osservazione sulla periferia occidentale di Kabul, cresciuta incredibilmente negli ultimi due anni, sono salito su una collina che ho trovato anch'essa cambiata 1/7
Il 5 maggio scorso un'autobomba (3 esplosioni secondo altre fonti) ha fatto una strage davanti ad un liceo poco distante, al cambio turno pomeridiano. Oltre 90 vittime, tra i 16 e i 18 anni. Una parte di loro sono sepolti qui 2/7
"Qui riposano i fiori" recita un grande cartello. La cosa più assurdo dei conflitti lontani è che i morti diventano numeri e sono pure numeri precari perché i feriti gravi che muoiono nei giorni successivi non vengono mai conteggiati. 3/7
L'attentato venne smentito dai talebani a cui lo attribuiva il governo, presumibile è stata opera dell'ISKP, il braccio locale dell'ISIS, ultimo vero nemico rimasto ai talebani oggi.
Nel Paese non si combatte+, vittime civili azzerate dopo medie di 10mila morti-feriti l'anno
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Durerà? La risposta da marzo in poi. Fattori di rischio: ex-soldati e poliziotti senza salario potrebbero unirsi all'ISKP (modello baath in Iraq), la dura repressione dei talebani contro salafiti-wahabiti a Kunar e Nangharar come boomerang, il malcontento popolare per
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La crisi economica, le divisioni interne al movimento talebano. Ieri e l'altro ieri, due pick up dell'Emirato sono stati colpiti da MIED (bombe magnetiche) è uno stillicidio quotidiano. Ripeto a marzo capiremo se da conflitto a bassa intensità possa crescere
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Sarà un momento fondamentale per l'Occidente, la Russia, la Cina, l'Iran. Tutti scontenti con i talebani ma tutti ben più spaventati dell'internazionalismo jihadista di ISKP (daesh)
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#Afghanistan#7dicembre "Il giorno in cui abbiamo perso tutto" è una frase che mi sto sentendo ripetere incontrando persone che si sono rinchiuse in casa o che da casa sono fuggite in attesa di lasciare il Paese. Quel "giorno" è il 15 agosto quando Kabul è caduta 1/8
Per chi ha creduto nella democrazia, nei diritti delle donne, nel libero giornalismo è stato un trauma senza pari. Non si tratta solo di rischio personale (ne parlo dopo) ma di impossibilità di continuare quello che si faceva fino al giorno prima, 2/8
Si tratti di un lavoro in una casa rifugio per le donne o di quello in una tv locale. La fine di una vita costruita in 20 anni. A livello di sicurezza cosa sta accadendo per questi possibili bersagli? Difficile dirlo visto che nelle province è scomparsa l'informazione.
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#3dicembre#Afghanistan voglio raccontarvi questa fotografia (a me scalda il cuore anche se manca qualcuno) perchè credo dica tanto su🇦🇫 oggi.
In questi giorni si tengono gli esami a scuola prima della pausa invernale quando la neve rende molte aree del Paese impraticabili. 1/8
Dopo la caduta di Kabul, l'apparato statale si è fermato, comprese le scuole che hanno riaperto il 17/9, le secondarie peró solo per i ragazzi non le ragazze. Per l'Emirato è un provvedimento temporaneo (anche nel '96 si disse lo stesso e non riaprirono mai).
Ora si parla di
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Riapertura dopo la pausa invernale, se così fosse le ragazze sarebbero state lontane da scuola sette mesi! Comunità internazionale spinge sull'istruzione (e fa bene) anche se poi bisognerà capire che tipo di scuola sarà (le pubbliche trasformate in madrasse, cioè religiose?) 3/8
#18novembre#Afghanistan la lettere inviata ieri da Muttaqi, ministro degli Esteri, al Congresso americano è clamorosa per vari motivi. 1) nel codice mediatico taleb suona come un atto di sottomissione, è un totale cambio di tono 2) è la riprova che i talebani hanno capito che
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La crisi umanitaria che si sta abbattendo sul Paese li indebolirà profondamente 3) hanno pure capito che Russia e Cina non sostituiranno - almeno per ora - gli Stati Uniti come finanziatore di un Paese ormai in default
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Deborah Lyon, capo dell'Onu in Afghanistan, è stata sentita ieri dal Consiglio di Sicurezza, al netto di cose già note (limitazione diritti delle donne, limitazione libertà di stampa e di opinione) dell'intervento mi colpiscono due cose 1) la crescita
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Si tratta di un distretto hazara (minoranza etnica sciita) la conta delle vittime è ancora in corso.
Intanto il ministro degli esteri talebano scrive agli Stati Uniti per sbloccare riserve e aiuti 👇 il testo justpaste.it/2orwl
Le vittime degli attentati di oggi sono una decina più diversi feriti. La minoranza hazara continua ad essere bersaglio preferito. Se la mano è quella dell’ISKP, com’è probabile, l’obiettivo è scatenare un conflitto etnico contro i talebani, aggiungendo variabili al rompicapo
#Afghanistan#15novembre anche oggi ricordiamo che da 59 giorni le ragazze afghane non possono andare a scuola, i licei restano per loro sbarrati salvo che in 7 province su 34
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Ricordiamo anche che migliaia di afghani a rischio sono stati lasciati indietro mentre si moltiplicano segnalazioni di rappresaglie e di omicidi extragiudiziali in particolare tra Kunar e Nangharar nello scontro tra talebani e l'Isis. Extragiudiziali significa che
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Si continuano ad uccidere persone solo sulla base di un sospetto esattamente come accadeva con le zero units dei servizi governativi NDS -3 a
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#Afghanistan#3novembre le foto che una mia fonte mi gira sull'assalto all'ospedale di ieri, sono inequivocabili. Gli assalitori sono andati corsia dopo corsia ad uccidere pazienti e personale. È stato un massacro 1/9
Nell'attacco è stato ucciso un comandante talebano famoso per essere stato il primo ad entrare nell'ARG, il palazzo presidenziale, il giorno della caduta di Kabul, il mullah Mukhles, comandante delle unità speciali 2/9
L'attacco è stato rivendicato dall'ISKP, il braccio locale dell'ISIS, ed è un colpo durissimo per i talebani a cui, mentre Paese affonda, è rimasta in mano la carta della sicurezza da offrire al popolo afghano. Nel video l'avioincursione di un team di SOF taleb all'ospedale 3/9