PLOTONE DI ESECUZIONE
Rispetto al circo che avevo di recente descritto con conduttori-domatori che aizzano e ospiti-fiere addomesticate che attaccano, mi pare che il talk show televisivo abbia fatto un cambio di marcia, un ulteriore salto di qualità, in negativo:
quello che è andato in scena ieri sera a #dimartedì e #cartabianca ai danni di @Zhok, @AlbertoContri e Francesco #Benozzo è stato un vero e proprio plotone di esecuzione, preceduto da una (neppur sottile) tortura psicologica.
A provocazioni, repliche negate, interruzioni continue, si è infatti aggiunta una nuova crudeltà: l'insulto e il dileggio personale, non - attenzione - come scoppio inconsulto d'ira ma quale pianificato metodo di dibattito tra le risate e gli ammiccamenti in favor di telecamera.
Ora usando ironia malposta ("il filosofo faccia il filosofo e non parli di scienza") ora con sadismo (il politico “di sinistra“ che si compiace per la sospensione del prof universitario) ora con crassa maleducazione (dando del rimbambito a un acuto pensatore dai capelli bianchi).
Gli aguzzini di turno (#Sileri, #Scanzi, #Parenzo, #Bersani) in prima fila) hanno colpito e affondato le tre vittime sotto la direzione benevola di #Floris e #Berlinguer (ah, il giornalismo...), che hanno deciso tempi e modalità, prima della tortura e poi della esecuzione...
... mostrandosi benevolenti e financo divertiti con i primi, irridenti quando non persino oltraggiati per aver osato replicare con i secondi.
Cosa rimane allora dopo la "performance" di ieri?
Forse, la presa d'atto che subire questo martirio pubblico non giova alla causa che si vuol perorare.
Di certo, che questa TV va spenta e vanno accese nuove forme pubbliche di confronto, dibattito, pensiero.
Tutti si riempiono la bocca con la parola ‘libertà’ ma al popolo è stato dato in pasto un modello di libertà proveniente dal potere, che arbitrariamente gliela toglie.
‘La tua libertà finisce dove inizia la mia’ è slogan banalizzante e ribaltabile: con le limitazioni imposte al lavoro, io ho perso insieme libertà e stipendio proprio in virtù della libertà esercitata da altre persone di vaccinarsi.
La libertà non è un affrancamento, ma una condizione innata in ciascuno di noi, nel momento in cui veniamo al mondo. Invece la libertà come concessione rispetto a un’emergenza ha prodotto delle deformazioni.
Senza i #media non ci potrebbe essere la "formazione di massa" che stiamo sperimentando. Si tratta di un cambiamento sociale che avviene quando c’è (o c’è stato) un periodo di "paura fluttuante" ed equivale a una ipnosi di massa.
Altri 4 elementi, oggi presenti, che preparano alla "formazione di massa" sono: la mancanza di legami sociali e di senso nella propria vita + ansietà e malcontento psicologico vaghi e diffusi.
La "formazione di massa" rappresenta un passo sulla strada verso lo stato totalitario.
In dittatura la gente obbedisce per paura del dittatore al vertice, nel #totalitarismo è l’opposto: le persone sono come 'ipnotizzate' affinché obbediscano “per il bene della collettività”.
Non sono più razionali o critiche: sono intolleranti, diventano persino meschine o crudeli
THREAD
La crisi causata dalla #pandemia di #COVID19 ha reso miliardi di persone in tutto il mondo estremamente interessate e sovra-eccitate dalla #scienza.
Le decisioni prese in nome della scienza sono diventate i giudici di ultima istanza su vita, morte e libertà fondamentali.
La #pandemia ha portato da un giorno all'altro a una nuova spaventosa forma di universalismo scientifico. Tutti sono diventati scienziati esperti di #COVID19 o si sono sentiti in grado di commentare sull’argomento.
Molte persone senza competenze sono diventate esperte da un giorno all'altro, raccontando enfaticamente di stare salvando il mondo. Man mano che questi falsi esperti si moltiplicavano, gli approcci basati sull'evidenza venivano respinti come inappropriati, troppo lenti e dannosi.