🧵
L'aumento della produzione nazionale di gas di per sé non abbassa i prezzi. Ciò può accadere solo se si obbliga chi estrae il gas a vendere sul mercato nazionale a un prezzo prefissato più basso del mercato (o a spread negativo sul TTF). Questo perché oggi il prezzo del gas
in Italia è strettamente legato a quello stabilito in Olanda al TTF. Anzi, i prezzi del mercato "tutelato" sono proprio i prezzi del mercato TTF.
Dunque perché chi estrae il gas dovrebbe venderlo 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 il prezzo di mercato? L'Italia 𝗻𝗼𝗻 è in condizioni di carenza
di materia prima, le importazioni sono regolari: solo che il prezzo del gas italiano è stabilito in Olanda!
Ci può essere un impatto sui prezzi solo se la quantità estratta dai giacimenti nazionali è tale da consentire all'Italia nel suo complesso di esportare fisicamente verso
il Nord Europa gas nazionale, in modo da influire sulla curva di offerta al TTF. Saltuariamente l'Italia esporta già dall'unico punto possibile verso il Nord Europa, il Passo Gries.
Si tratterebbe di far diventare questo flusso più continuo e massiccio, riducendo le importazioni
dal Mare del Nord.
È una cosa buona dipendere dall'estero il meno possibile, è ovvio. Ma un impatto reale sui prezzi europei si può avere solo a fronte di quantitativi nazionali importanti. Va quindi valutato bene il potenziale attuale e prospettico dei campi nazionali.

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19 Nov
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Ad ottobre, la Commissione Europea ha chiesto ai due regolatori europei di settore (ACER ed ESMA) di indagare al fine di rilevare eventuali abusi di mercato alla base del clamoroso rialzo dei prezzi di gas, energia elettrica e CO2 nei mesi scorsi. 1/n
Le due entità hanno emesso ieri i propri report preliminari, nei quali si esclude che ci siano state manipolazioni del mercato. Quindi non è stata la semplice speculazione cattiva, ma si tratta di un problema di fondamentali economici.
Implicitamente, è la conferma che è proprio la struttura del mercato ad essere fragile e suscettibile di alta volatilità. Naturalmente la Commissione aveva chiesto queste "indagini" per prendere tempo
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19 Nov
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Perché il prezzo spot in Francia è alto nonostante il nucleare? Perché è più basso in Polonia? Perché in Germania a volte è basso a volte è alto? Perché in Italia è sempre alto? Domande che mi sono state poste un milione di volte, per cui facciamo lo SPIEGONE definitivo. ⬇️
1) Il prezzo dell'energia SPOT è un prezzo all'ingrosso (cioè senza oneri, tasse, costi di trasporto e distribuzione) che si forma giorno per giorno e riguarda l'energia consegnata il giorno dopo. NON è il prezzo che pagano i consumatori finali.
2) Il prezzo spot in Europa si forma secondo la logica del prezzo marginale.
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7 Nov
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Nei prossimi sei mesi molte questioni arriveranno al dunque. Di seguito un elenco, rozzo e certamente incompleto, dei filoni cui prestare attenzione, come osservatori e come cittadini, nell’immediato futuro. Qui ho raggruppato per argomento, grosso modo, ma sappiamo che tutto
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3 Sep
+++Thread+++

+Prezzi dell'energia elettrica. I conti della serva.+

1) Costo del gas sopra 40€/MWh (il Q1 22 è in realtà già oltre i 50);
2) con una efficienza ipotetica del 50%, il costo variabile per 1 MWh prodotto a gas è di non meno di 80 €/MWh;
3) a questo costo va aggiunto quello della CO2, che oggi quota oltre i 60€/ton. Considerando un fattore di 0,4 per 1 MWh prodotto a gas, il costo della CO2 è 24 €/MWh. Il puro costo variabile complessivo è quindi circa 104 €/MWh;
4) a questo va aggiunto il costo delle Operations & Maintenance (O&M), che variano per impianto e operatore e possono essere tra i 5 e i 10 €/MWh;

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1 Jul
+Eurotitanic - Thread+

La prima classe costa mille lire, la seconda cento, la terza dolore e spavento. (cit.)

Benvenuti in terza classe!
Con il progetto di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050 l’Unione Europea sta perseguendo una politica folle. Avrete certo visto
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24 Jun
+++Il lungo addio - Un thread+++

Gli attivisti del clima vorrebbero far sparire il carbone e i suoi utilizzi immediatamente. Anzi, prima di subito.
Ma al momento (purtroppo per loro) il carbone genera circa il 40% dell’energia elettrica mondiale. Per raggiungere la neutralità
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