Bellerofonte è l'eroe più celebre legato alla città Corinto, ma non figura tra i nomi più noti del mito greco. Di lui si ricorda quasi solo l'uccisione della Chimera. A me però i racconti su di lui sono rimasti impressi per un altro motivo 👇
Fuggito da Corinto per una colpa di sangue (l'uccisione del re o di un suo parente stretto) giunge a Tirinto, dove il re Preto (il fratello dell'Acrisio nonno di Perseo...) lo purifica. Ma la moglie di Preto si invaghisce di lui
Rifiutata, ella racconta al marito che Bellerofonte aveva tentato di sedurla. Preto, non intendendo violare l'ospitalità, manda allora Bellerofonte da re Iobate di Licia, suo suocero, con una lettera contenente "segni di morte", in pratica la richiesta di ucciderlo su commissione
Sarà proprio Iobate a spingere Bellerofonte a compiere le sue imprese maggiori, nella speranza che ci rimanesse secco, finché non sarà chiara la sua innocenza.
Ma al di là della storia, ripresa di gesta simili di eroi locali, è un dettaglio a rendere il racconto eccezionale
In tutto l'ampio patrimonio mitologico greco, questo è forse l'unico momento in cui appare la scrittura. E viene descritta in un modo singolare ed eloquente.
Le tavolette scritte intanto sono guardate con rispettosa diffidenza, tanto che non le si riesce nemmeno bene a descrivere
E poi si stagliano nella trama quasi come un oggetto magico, qualcosa che riesce a fare compiere a distanza le azioni che un assente desidera grazie alla misteriosa comunicazione con un'altra persona
Bellerofonte le tiene in mano ma per lui non significano nulla, fino a quando nelle mani di Iobate, in grado di decifrare i "segni di morte", non diventano un'arma potentissima, quasi micidiale
E mi ha sempre stupito come tutto questo, anche lo stato d'animo con cui dovevano parlare della scrittura i fruitori del mito, esponenti di una società che praticamente non la usava, ci sia stato tramandato da testi scritti
Le edizioni scritte di Omero e dei tragici ci restituiscono uno spaccato di una cultura, quella generatrice delle linee generali del patrimonio mitico, completamente diversa da quella da cui quelle opere sono uscite
E lo fanno senza che probabilmente autori e responsabili della tradizione testuale fossero pienamente consapevoli di questa distanza, un po' come Bellerofonte che portava, inconsapevole, l'ordine di ucciderlo
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DIPLOMI QUADRIENNALI
Una riforma per la quale i nostri kompetenti sembrano fare gli occhi a cuoricino: tagliare di un anno le secondarie superiori. Perché? Come? E che senso ha?
THREAD👇👇👇 miur.gov.it/-/diploma-in-4…
Dopo il fallimento della ben più articolata proposta Berlinguer del 1999-2000 ne è cominciato a parlare nel 2013. Le sperimentazioni sono cominciate tra 2017 e e 2018, coinvolgendo un numero sempre maggiore di classi. Oggi iniziano a essere disponibili i primi diplomati
Finora la sperimentazione non è risultata popolarissima, e il ministero non ha ancora trovato una "narrazione" per venderla, anche se la strada per una generalizzazione delle nuove tempistiche sembra ormai decisa
Lo dico una volta per tutte: quando faccio cenno a un tema di storia intellettuale, politiche educative scolastiche universitarie, professioni accademiche, circolazione dei saperi, ai miei campi di ricerca insomma, di solito NON c'è "un paper per approfondire" 👇
Ci sono una competenza disciplinare da costruire a partire dalla manualistica e una letteratura di base da dominare almeno in parte. Quello che permette di capire come è con quali limiti il singolo paper interviene nello stato degli studi 👇
Cercare su Google un pdf con affiliazioni altisonanti che dall'abstract sembra andare dove volete voi non è dibattito, tantomeno da pari a pari con chi possiede le basi suddette.
E spero vivamente che sia così anche nelle vostre discipline. Soprattutto se fate economia
"Crediamo noi che, con la più larga dottrina e la migliore preparazione filosofica e la più serafica bontà di questo mondo, possa riuscire buon insegnante chi entri nella scuola senza essersi mai domandato a quale classe sociale appartengano gli alunni che egli dovrà educare...
...che cosa gli alunni di quella data classe sociale abbiano il diritto di chiedere alla scuola di Stato e che cosa lo Stato abbia il dovere di chiedere ad essi...?
...Sapere quel che si deve insegnare e in che modo la ricerca scientifica elabori quel che si deve insegnare è molto per il futuro maestro, ma non è tutto. Questa società, in cui la scuola vive, e a cui la scuola deve servire, donde viene? Dove va?...
Dal 2022 sarò tra gli editors di Ricerche di Pedagogia e Didattica, forse la più accreditata delle "giovani" riviste scientifiche italiane di educazione, certo quella che ha puntato di più sul full open access, il futuro della comunicazione scientifica rpd.unibo.it/about/editoria…
Da sempre aperta a contributi multidisciplinari, la rivista ha mostrato una particolare attenzione per i lavori di carattere storico, proponendo un dialogo proficuo tra punti di vista testimoniato ad es. dalla riuscita dell'ultimo monografico montessoriano rpd.unibo.it/issue/view/950
E' per questo che ho accettato quella che sul piano personale è una sfida di rilievo: sebbene abbia esperienza di redazione in fascia A da ormai quasi 10 anni, questa è la prima rivista di carattere non prettamente storico di cui mi occupo
"Nelle classi di oggi entrano persone che [prima] erano alla porta, erano fuori dalla scuola. Oggi le classi sono molto più composite con allievi di cittadinanza non italiana, allievi con disabilità, ecc....
E' la sfida della scuola di massa che deve essere anche scuola di qualità per tutti e le competenze pedagogiche e didattiche sono necessarie per garantire ciò....
L'importante [non] è [solo] che l'insegnante conosca la sua materia, spieghi e svolga il mitico 'programma' indipendentemente da una riflessione sui saperi, dagli allievi in carne ed ossa che si trova davanti con le loro storie personale e le loro differenze...
Gratta gratta la sintesi è questa: alla domanda se è valsa la pena avere il regime di Pinochet, la risposta di questo qui è sì. Sappiatelo, e agite di conseguenza quando vi verrà a bussare alla porta per pubblicare qualcosa che vi sembra controllato
Perché questi fanno così: per poter piazzare in cv che collaborano con @rivistailmulino o altre testate di prestigio si mordono la lingua e preparano pezzi che non dicono niente. Poi nei posti giusti dicono i loro spropositi, ma alla prossima consulenza prendono 50 euro in più
Lo abbiamo visto sulla scuola con quelli che hanno scalato Condorcet, come funziona il giochino (per il quale sono probabilmente ammaestrati nella stessa chat di cui @albertoinfelise sa qualcosa)