Thread by @EntropicBazaar

@97Trecca Esattamente.

Carl Schmitt alla domanda provocatoria dei piddini rispondeva: "liberale è mia moglie".

Liberale ha a che fare con la sfera privata, non politica.

Il liberalismo è infatti la religione del privato.

La confusione manipola emotivamente perché fa leva sul moralismo

@97Trecca ovvero si confonde il sociopolitico col personale. E infatti l'individualismo metodologico è il cardine del pensiero liberale.

E una morale individuale scardinata dai rapporti sociali non può che essere falsa e relativista.

Questo però porta a un'ulteriore manipolazione per via

@97Trecca semantica. Ovvero al fatto che viene eradicato dal pensiero collettivo il concetto d'istituzione, che non può essere disgiunto dalla morale personale, dalla quale quest'ultima è orientata.

Tolto il concetto di istituzione l'ordine liberale (ovvero del mercato) viene

@97Trecca naturalizzato e con essi viene perpetuato il privilegio di classe che garantisce.

Il concetto di libertà individuale scisso da quello di libertà sociale è il cardine dell'inversione sociopolitica che porta al totalitarismo, perché permette la visione discreta (numerabile, ossia

@97Trecca quantificabile) della totalità umana, ossia dell'essere sociale, naturalizzandolo.

Associato un prezzo, e a questo qualsiasi altro indice, ad es. la CO2, puoi trattare, manipolare, come un ente naturale l'essere sociale secondo il potere delle scienze positive nomotetiche.

@97Trecca Da questo semplice concetto ideologematico proprio del termine "liberale" arrivi all'inversione qualità/quantità madre dell'inversione assiologico-luciferina che permette di vedere il capitalismo come una Gestell: ovvero di un dispositivo ecologico-economico volto allo

@97Trecca allo sfruttamento spirituale e biologico della persona umana che cessa di essere tale perché alienata (folle), ovvero rapidamente resa "esausta"; quindi dopo essere stata sfruttata come risorsa, da smaltire (eutanasia).

Il concetto di efficienza paretiana trova così la sua

@97Trecca spiegazione ingegneristica in questa descrizione ecologica dell'economia del capitalismo liberale.

La mediazione del mercato in ogni rapporto sociale per il raggiungimento di qualsiasi fine umano rende ogni fine un mezzo per lo sfruttamento. E la quantificazione (tramite il

@97Trecca mercato) di ogni rapporto sociale così istituito in questo dispositivo tecnocratico permette l'algoritmizzazione dell'economia-politica che tende a coincidere con l'ecologia (da cui il malthusianesimo e l'eugenetica volti all'efficienza paretiana).

Nota che la definizione di

@97Trecca capitalismo come rapporto sociale mediato da merci, dal mercato, o dalla tecnica, vengono a coincidere.

In tutto ciò che il liberalismo, ovvero la religione del privato, porti alla totalitaria negazione della libertà umana appare in modo terrificante e chiaro.

@97Trecca Il legame finale risulta quindi l'identi tra la definizione di capitale come rapporto sociale mediato dalla tecnica mercificata e proprietà... PRIVATA dei mezzi di produzione.

Dietro a cui si cela un altro secolare trabocchetto semantico: ovvero quello di confondere la proprietà

@97Trecca privata dei mezzi di produzione con la proprietà personale.

Chi ha il privilegio di sfruttare il lavoro altrui sedendosi dalla parte privilegiata dell'istituzione (naturalizzata, con tutto ciò che ne consegue) "proprietà privata dei mezzi di produzione" (capitale) può spogliare

@97Trecca di ogni proprietà personale chi deve lavorare per vivere, ottenendone così il controllo spirituale e biologico.

Il liberale col terzo ideologema (dopo quello di libertà e proprietà) chiude la questione cognitiva del 99,99999% delle persone: l'eguaglianza è solo formale perché

@97Trecca siamo tutti geneticamente diversi. Ovvero viene coerentemente naturalizzata la disuguaglianza, portandola al parossismo proprio insistendo sull'uguaglianza formale (gender, woke culture ecc.).

È ontologico che avvenga ciò.

L'inversione è pure qui totale eppure sfuggente agli

@97Trecca occhi dei più.

La digitalizzazione (digit, ovvero l'inversione qualità/quantità, ovvero lettera/numero, ghematria, logos-metros/algoritmo-efficienza) è lo sbocco naturale dell'essenza cibernetica (v. Hayek) del capitalismo verso l'alienazione totale, il transumanesimo.

@97Trecca Il transumanesimo, come tutte le autolesioni inferte al corpo, è l'aspetto masochistico (nichilismo passivo) di un noto disturbo psichiatrico (l'alienazione è mentale oltre che biologica) del correlato aspetto sadico-nicciano, il superuomo (nichilsimo attivo), ossia altro aspetto

@97Trecca psicopatologico.

Se hai ben chiari i termini d'inversione ideologico-cognitico di questa che è una cabala a tutti gli effetti, puoi approfondire a piacere in tutti metalivelli l'analisi dialettica su tutti i metalli con una potenza ermeneutico-veritativa da ridicolizzare

@97Trecca qualsiasi Guenon o Heidegger.

E a causa della potenza veritativa tutto ciò è funzionale alla prassi: perché nel momento che questi cialtroni del pensiero hanno assorbito totalmente la modernità capitalistica-liberale spacciando il tradizionalismo e il nazismo come in antitesi

@97Trecca dialettica alla modernità, quando non c'è nulla di più moderno della Tradizione, essi stanno in pieno dentro l'inversione assiologica capitalistico-liberale.

Ovvero essi NATURALIZZANO ciò che invece è ISTITUITO.

E una prassi ha ed è senso se può cambiare la realtà per il

@97Trecca raggiungimento delle finalità umane, ossia del senso ultimo.

Ovvero destituendo e reistituendo i rapporti con l'alterità umana che sono il senso stesso, ovvero il superamento di ogni nichilismo.

È la natura (ecologia) che si sostituisce alle istituzioni (all'uomo) la perdita

@97Trecca di ogni senso, perché si sostituisce alla vita la morte.

E tutto ciò ha origine col concetto individualistico di libertà del borghese, ovvero del liberale.

E questa critica alla libertà borghese correttamente intesa come proprietà privata dei mezzi di produzione, è già

@97Trecca accennata nel Manifesto da Marx.

Se la libertà è la proprietà privata dei mezzi di produzione allora la stragrande maggioranza dei lavoratori è schiava. Non è un caso che la Costituzione è stata fondata su uno dei due fattori della produzione. Il materialismo storico era ben

@97Trecca chiaro anche ai cattolici.

Va da sé che l'inversione del concetto di uguaglianza dei liberali è stata usata nella narrazione anticomunista, e si basa sulla precomprensione di ciò che è naturale contrapposto a ciò che è istituito.

@97Trecca E i liberali controllano da sempre, per la definizione stessa di capitale, i mezzi di produzione cognitiva.

Ecco che l'egualitarismo comunista non è più il superamento della società in classi, ma diventa una dichiarazione di "eguaglianza delle vocazioni, delle attitudini",

@97Trecca naturalmente attribuite alla nascita.

E l'inversione forma e sostanza ricompare di nuovo: le classi sono istituite, non sono naturali come le attitudini.

Perché la borghesia liberale vuol far credere che il privilegio di classe sia dovuto ad attitudini genetiche, visti che se

@97Trecca il mercato non è un'istituzione ma è naturale, essi sono stati darwinisticamente selezionati dal mercato, e quindi sono geneticamente superiori, adatti a governare. Übermenschen che si evolvono verso la divinità.

Mentre gli Untermenschen devono essere "patchati" biologicamente

@97Trecca e tecnologicamente per la loro funzione sociale volta all'efficienza del processo produttivo.

In quest'ottica acquista un chiaro senso epistemologico la sociobiologia, l'organicismo e il funzionalismo sociologico.

@97Trecca È chiaro che se tutto questo nasce dalla riflessione sul concetto di libertà liberale basata sull'individualismo metodologico per naturalizzare la mediazione del mercato nei rapporti sociali, Hegel e Husserl, per la sola dialettica, l'antirrazionalismo, e la filosofia della

@97Trecca cognizione antipositivista sono oggi indispensabili fornitori di strumenti cognitivi per la cassetta degli attrezzi di chi cerca di resistere e conservare lucidità per essere un punto di riferimento di PRASSI politica.

@97Trecca *ideologico-cognitivo

*si tutti i metalli = sono stanco

@97Trecca P.S.

Chiaramente con subumani da "patchare" - usb-umani - come fossero sistemi operativi buggati, si intende la sovrastruttura ideologica transumanista: ovvero nell'inversione totale del capitalismo liberale, se le istituzioni sono naturalizzate, allora il tuo essere

@97Trecca "disadatt(at)o", il tuo essere alienato e quindi psicologicamente sofferente, ovvero quello scarto esistenziale che senti, non è superabile reistituendo nuove forme istituzionali volta a una società armonica, magari priva di sfruttamento e subordinazione per nascita, ma il

@97Trecca problema è tuo, GENETICO. Ovvero sei buggato per nascita.

Quindi prima nasce il malthusianesimo, poi il darwinismo sociale, poi la psichiatria, poi le droghe. Quindi l'eugenetica e,oggi, le biotecnologie e l'intergazione fisica uomo-macchina tramite la rete elettromagnetica

@97Trecca e gli innesti tecnologici.

Ovvero non cambi le istituzioni in funzione dell'uomo, ma cambi psicofisicamente l'uomo in funzione delle istituzioni; in primis in funzione del cosiddetto "libero mercato".

Il risultato è appunto l'alienazione totale verso ciò che non è più umano.

@97Trecca Sarebbe la morte dell'uomo, la fine della Storia.

In questo senso "Dio è morto", si può urlare «al mercato»: ribaltando l'inversione nicciana, è morto l'uomo per mano di ciò che non è umano. Perché Natura idest Deus.