Nel corso della tarda serata di ieri un forte #terremoto di magnitudo 6.7 è avvenuto al largo delle coste occidentali dell'Isola di #Sumatra, in Indonesia. La scossa in questione non ha provocato danni significativi o vittime e non ha nemmeno generato uno tsunami. 🧵👇
Il terremoto di ieri sera ha avuto un meccanismo focale di tipo compressivo, ovvero un tipo di terremoto in cui i due lembi della faglia, avvicinandosi tra loro, fanno salire il blocco di roccia verso l'alto.
Ciò è coerente con il contesto geologico dell'area, proprio al largo dell'isola di Sumatra è infatti in corso un processo di subduzione in cui la placca Indo-Australiana scivola al di sotto della placca della Sonda ad una velocità di circa 50-60 mm l'anno.
Questo movimento genera poi frequenti ed intensi terremoti che occasionalmente possono raggiungere una magnitudo anche molto elevata, pensate per esempio al terremoto di magnitudo 9.1 avvenuto proprio al largo dell'isola di Sumatra nel dicembre del 2004.
Il terremoto di ieri sera è avvenuto in un'area molto delicata perché si trova a metà strada tra i forti terremoti del 2005 (Mw 8.6) e del 2007/2010 (Mw 8.4 e Mw 7.8) e nonostante si tratto di un segmento di faglia che ha il potenziale di produrre un terremoto di magnitudo 8.8..
..non ha generato alcun terremoto importante nel corso degli ultimi decenni. Queste zone vengono chiamate in gergo "gap" e sono oggetto di particolari studi a causa dell'elevato rischio sismico.
L'11 marzo di 353 anni fa stava per avere inizio la più grande ed importante eruzione laterale mai avvenuta in epoca storica sull'#Etna. Si trattò di un evento quasi spartiacque sia dal punto di vista vulcanologico che culturale per la regione etnea. 🧵👇
L'eruzione del 1669 fu preceduta da una corposa ed intensa sequenza sismica che interessò le pendici del vulcano sin dal mese di febbraio. Tale sequenza raggiunse il culmine nella notte tra il 10 e l'11 marzo, ovvero poche ore prima dell'inizio dell'eruzione.
Alle ore 16:30 dello stesso giorno, ben cinque fratture eruttive differenti iniziarono ad aprirsi sul fianco meridionale dell'edificio vulcanico, più precisamente ad una quota compresa tra i 950 e i 700 metri.
Lo #tsunami generato dall'eruzione in corso alle Hunga Tonga-Hunga Ha'Apai sta lentamente attraversando l'intero Pacifico: Hawaii, Alaska, Stati Uniti, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Isole Fiji ecc. Fortunatamente parliamo di onde alte pochi centimetri, quindi nessun danno.
P.s. localmente onde così piccole potrebbero comunque produrli dei danni, per "nessun danno" intendiamo scenari ben più importanti e pericolosi. Anche onde così contenute possono infatti provocare disagi non da poco, mai sottovalutare uno tsunami.
Come ci segnala @virgo1972_, ecco le prime immagini dello tsunami che sta interessando anche le coste della California:
Come ormai già tutti sapete, nel corso della notte una nuova e violentissima fase esplosiva ha avuto inizio sulle isole Hunga Tonga-Hunga Ha'Apai, nella zona meridionale dell'oceano Pacifico. Ecco un piccolo thread riassuntivo 🧵👇
La fase esplosiva è iniziata con la formazione di un'imponente colonna eruttiva che ha superato abbondantemente i 20 chilometri di altitudine. I valori delle analisi satellitari parlano addirittura di 30 km, una quota mai raggiunta negli ultimi anni!
Per confermare o smentire questa quota ci vorranno ore o giorni di lavoro, per il momento le analisi satellitari hanno registrato nella parte superiore della colonna una temperatura di -43°C, il che corrisponde ad un'altitudine di 30 km.
Ecco le prime spettacolari immagini della nuova fase esplosiva iniziata nel corso della giornata di ieri sulle isole Hunga Tonga-Hunga Ha'Apai, nella zona meridionale dell'oceano Pacifico. Ancora una volta questo tipo di attività è causata dall'interazione tra il magma e l'acqua.
Nonostante si tratti di un video di scarsa qualità, nella sua parte centrale è possibile osservare come si sviluppano i pericolosissimi flussi piroclastici che avanzano sulla superficie dell'acqua a velocità molto sostenute. Stiamo assistendo ad una fase esplosiva davvero intensa
L'imponente colonna eruttiva che si è generata con l'inizio della fase esplosiva - è visibile sulla parte destra del video principale - ha raggiunto una quota di circa 17-18 chilometri, ovvero la stratosfera. Essa è ricca di vapore acqueo, ghiaccio e gas.
Ricordate la spettacolare eruzione in corso sulle isole disabitate di Hunga Tonga-Hunga Ha'Apai? E bene, dopo una settimana di relativa calma, oggi è iniziata una fase fortemente esplosiva, la più intensa dall'inizio dell'eruzione!
L'imponente colonna eruttiva che si è sviluppata nel corso delle ultime ore ha prodotto una quantità di fulmini a dir poco impressionante, stiamo parlando di oltre 86.000 fulmini in pochissime ore.
I mareografi posti sulle isole più vicine ci stanno inoltre mostrando una variazione anomala del livello del mare, il che vuol dire che l'evento ha probabilmente innescato un innocuo (?) e localizzato tsunami alto non più di qualche centimetro.
Il 13 gennaio di centosette anni fa, un violentissimo #terremoto di magnitudo 7.0 colpì il centro Italia, più precisamente una particolare zona della Piana del Fucino, nel cuore dell'Abruzzo. La scossa provocò una delle catastrofi più importanti del nostro paese. #Avezzano 👇🧵
La scossa del 13 gennaio del 1915 provocò una vera e propria catastrofe che seminò morte e distruzione in tutto l’Abruzzo, con danni meno significativi ma comunque importanti che si estesero in ben cinque regioni: Lazio, Molise, Campania, Marche e Umbria.
Concentrandoci sull’area più colpita sappiamo che il terremoto del 13 gennaio ha causato danni gravissimi in una particolare zona che si estende per circa 380 km² e che comprende città come Avezzano, Gioia dei Marsi, Ortucchio e Pescina, quattro località quasi del tutto distrutte