«Nella vita privata la maggior parte delle persone è abbastanza realistica. Quando si calcola il proprio budget settimanale, due più due fa invariabilmente quattro. La politica, invece, è una sorta di mondo subatomico o non euclideo in cui è abbastanza facile
che la parte sia più grande del tutto o che due oggetti si trovino contemporaneamente nello stesso posto. Da qui le contraddizioni e le assurdità che ho raccontato sopra, tutte riconducibili alla fine a una segreta convinzione che le proprie opinioni politiche, a differenza del
bilancio settimanale, non dovranno essere messe alla prova contro la solida realtà.»
«Il punto è che siamo tutti capaci di credere a cose che sappiamo essere non vere, e poi, quando alla fine veniamo smentiti, distorciamo sfacciatamente i fatti in modo da dimostrare che avevamo
ragione. Intellettualmente è possibile portare avanti questo processo per un tempo indefinito: l'unico limite è che prima o poi una falsa credenza vada a sbattere contro la solida realtà, di solito su un campo di battaglia.»
-George Orwell, Davanti al tuo naso, 1946, Tribune
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di valorizzazione lo scambio funziona invece così: D - M - D' (più denaro).
Qui in nuce c'è già tutto: "La circolazione semplice delle merci — vendere per comprare — serve come mezzo a un fine ultimo esterno alla circolazione: l’appropriazione di valori d’uso, la soddisfazione
di bisogni. La circolazione del denaro come capitale è invece fine a se stessa, perché la valorizzazione del valore esiste solo all’interno di questo movimento che non conosce tregua. Il movimento del capitale, perciò, non ha confini."
@gamberOne@MinutemanItaly Il problema è che quando si parla di moneta la gente delira: ed è l'istituzione madre di ogni contraddizione nel capitalismo visto che garantisce la proprietà privata dei mezzi di produzione.
NON è mai esistito il baratto prima della moneta, poiché la moneta fiat è sempre
In quanto la scarsità di moneta implicita nel concetto di "moneta merce" garantisce la proprietà privata dei mezzi di produzione e i monopoli che crea.
Se non si capisce questo non si capisce perché l'NSA ha inventato
@lameduck1960 Il fabianesimo *non* è socialismo: è mistificazione borghese, tanto che non è un caso che Marx ed Engels decisero di chiamarsi "comunisti". I fabiani sono l'origine del piddinismo mondiale, del globalismo culturale: sono i più velenosi e pericolosi *tra i reazionari*.
@lameduck1960 Per saperlo basta leggere la disputa tra i socialisti - Luxemburg e Lenin - e Bernstein, che da marxista, dopo una visita a Londra dai fabiani, ritorna piddino con, "l'importante è il percorso, e non la meta". Ovvero, cari oppressi, TEMPOREGGIATE, e nel frattempo crepate.
@lameduck1960 Per capire il socialismo marxiano, purtroppo, bisogna studiare, perché è, in senso positivistico, "scientifico": Marx è padre delle SCIENZE sociali, e fa "un'analisi economica delle istituzioni". E arriva a una conclusione: il problema non è "l'usura" in sé. (O la crematistica,
"All'inizio degli anni Trenta, tuttavia, queste attività oltreoceano delle grandi industrie americane avevano poco successo, dato che la Grande Depressione picchiava particolarmente duro anche in Germania. Produzione e profitti erano precipitati, la situazione politica era
estremamente instabile, mentre si susseguivano scioperi e scontri nelle strade tra nazisti e comunisti, e molti temevano che il paese fosse maturo per una rivoluzione "rossa" come quella che aveva portato i bolscevichi al governo in Russia nel 1917. Sostenuto, tuttavia, dalla
potenza e dal denaro di industriali e banchieri come Thyssen, Krupp e
Schacht, Hitlersalì al potere nel gennaio 1933 e non solo la situazione politica, ma anche quella socio-economica cambiò drasticamente. Subito le filiali tedesche delle grandi industrie americane iniziarono a
Su Orizzonte48 si "scrisse che gli italiani sarebbero tutti socialisti se gli venisse loro spiegato il liberismo, e qui cade a fagiolo la coscienza di classe, concetto spiegato da Lukacs che riporto qui spiegato:
--Lukács tiene a precisare che la coscienza di classe non è da
confondere con la coscienza, che l’uomo ha della propria esistenza (Dasein), con la sua coscienza psicologica (psychologisches Bewußtsein), e tantomeno con la consapevolezza, che lo guida nel momento in cui egli compie i propri atti storici. L’individuo rimane all’oscuro delle
reali forze motrici della storia: i soggetti dello sviluppo storico sono, non i singoli individui, ma le classi sociali. Dal punto di vista dell’individuo, la coscienza di classe appare, piuttosto, una sorta di inconsapevolezza: essendo determinata dalla struttura economica, essa
Lo shock dal lato dell'offerta iniziato con il crimine dei lockdown e il blocco mondiale degli approvvigionamenti per via pandemica, è una tortura, una violenza psicologica su masse sterminate di persone senza precedenti per prepararci alla guerra vera e propria.
Questa, da una parte risolve tramite il keynesismo di guerra gli squilibri del liberalismo selvaggio della globalizzazione senza dover redistribuire - la privatizzazione dei profitti si risolve con la socializzazione definitiva delle perdite tramite carneficina - dall'altra
permette al dispositivo capitalistico di trovare un nuovo assetto globale più efficiente... per ESSI. Ovvero per chi controlla i grandi fondi di investimento (i veri capitalisti, i veri rentier) e tutta l'aristocrazia del management dei marchi globali.