Yura, 14 anni, di #Bucha, dice che mentre andava in bicicletta col padre a ritirare gli aiuti umanitari un soldato russo gli ha sparato. Il padre è morto, lui è vivo per miracolo.
Le immagini che arrivano da #Bucha sono orribili. Sembrano mostrare alcuni corpi decapitati, altri mutilati o torturati (orecchie tagliate e denti estratti), altri ancora apparentemente assassinati (mani legate e colpo alla nuca).
Il sindaco di #Bucha, Anatoly Fedoruk, ha detto ad @AFP che l’esercito russo ha seppellito 280 persone nelle fosse comuni. Il ministero della Difesa ucraino ha pubblicato su Twitter delle foto che mostrano cadaveri vestiti apparentemente con abiti civili.
In un canale statale russo gli esperti discutono su come invadere al meglio la Polonia nord-orientale, tutti e 3 gli Stati baltici e l'isola svedese di Gotland, che si trova in un luogo strategico nel Mar Baltico.
Gli esperti della TV di stato russa propongono IMPICCAGIONI PUBBLICHE in #Ucraina una volta occupata definitivamente della #Russia. (Le regioni separatiste di Donetsk e Luhansk hanno reintrodotto la pena di morte nel 2014).
«L'abbiamo bastonato di brutto», dicono gli agenti alla centrale dopo aver picchiato Federico Aldrovandi con violenza tale da spezzare 2 manganelli.
5 ore dopo l'omicidio, i genitori Lino e Patrizia vengono informati che il figlio è morto «di overdose».
Ma alla vista del corpo del figlio, che tra le altre cose presenta 54 ferite e ha uno scroto distrutto, gli #Aldrovandi intuiscono che ad uccidere l'adolescente non sia stata né la droga né un malore, ma un brutale, interminabile pestaggio.
Il magistrato Rosario Livatino, 37 anni, viene assassinato mentre si recava, senza scorta, al tribunale di #Agrigento, per mano di 4 sicari assoldati dalla Stidda, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra.
La sua vecchia Ford Fiesta color amaranto viene speronata dall'auto dei killer. Livatino tenta disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi ma, già ferito da un colpo ad una spalla, inciampa, cade a terra, e dopo poche decine di metri viene raggiunto da uno dei sicari.
Livatino fa in tempo a chiedere: “Cosa vi ho fatto?”
L’assassino: “Prendi pezzo di merda”. E lo finisce con quattro colpi di pistola.
Lo sappiamo perché c'è una persona poco distante che assiste alla scena.
Un gruppo di terroristi aderenti ad al-Qāʿida dirotta 4 aeroplani: due aerei si schiantano contro le Twin Towers a New York, uno contro il Pentagono a Washington DC, e il quarto aereo cade in un campo in Pennsylvania: muoiono 2.996 persone. #911Day
Alle 19:42 Badoglio, capo del Governo italiano, annuncia alla radio l'entrata in vigore dell'armistizio di Cassibile, firmato con gli Alleati il 3 settembre. Un'ora prima il generale Eisenhower aveva letto lo stesso proclama ai microfoni di Radio Algeri.
La sera dell'#8settembre 1943 il fatidico annuncio dell'armistizio scosse l'Italia intera. Gli italiani accesero i fuochi, suonarono le campane, cantarono e ballarono nelle aie, per strada e nelle piazze in preda a una immensa euforia, che durò poco.
L'annuncio dell'armistizio generò confusione presso le forze armate italiane, lasciate senza ordini precisi. In poche settimane 815.000 soldati italiani vennero catturati dall'esercito tedesco, disarmati e internati nei lager.
L'imprenditore siciliano #LiberoGrassi viene ucciso a #Palermo con 4 colpi di pistola mentre si reca a piedi al lavoro nella centrale via D’Annunzio. Si era rifiutato pubblicamente di pagare il pizzo. L'assassino Salvatore Madonia verrà condannato al 41-bis.
#LiberoGrassi con una lettera intitolata "Cari estorsori non Vi pago", apparsa sul «Giornale di Sicilia», aveva rifiutato pubblicamente di pagare il pizzo alla criminalità organizzata. L'imprenditore aveva ribadito il concetto in Tv, a Samarcanda su Rai3.
«Volevo avvertire il nostro ignoto estortore di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia»