#18aprile#ucraina#RussiaUkraineWar#Russia molti sono convinti che l'offensiva in Donbass (quella che il ministero alla Difesa russo chiama seconda fase dell'operazione speciale) sia già cominciata. Personalmente non credo sia così. Penso invece che siamo in una fase
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preparatoria a giudicare dagli attacchi missilistici russi su basi, piste e depositi di carburante. Si sta cercando di limitare il supporto aereo e la logistica per le truppe ucraine mentre in contemporanea si stanno riorganizzando ambo le parti: da un lato i russi devono
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ricostituire i BTG (Battel Tactical Group che sono delle unità di 800/1000 uomini che aggregano specialità multiple, chiave della recente riforma delle forze armate) dopo il ritiro dal nord-est;
3/25 graphics.reuters.com/UKRAINE-CRISIS…
dall'altro gli ucraini mettono in sicurezza zone settentrionali e soprattutto si preparano
(anche) con le nuove forniture belliche in arrivo dall'occidente per affrontare la battaglia nel Donbass. A mio avviso sono sbagliate le previsioni di chi la considera imminente,
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almeno nel suo picco. Tutto dipende dal "terreno". Se nella prima fase, al nord, c'è stato un conflitto di tipo "urban warfare" con focus I "centri di popolazione" (e gigantesche devastazioni) nel Donbass ci sono ampie pianure e fortificazioni (frutto di 8 anni di conflitto)
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Questo significa che ci si attende un tipo di conflitto molto diverso con manovre e fanteria meccanizzata. Per questo l'Ucraina chiede certe armi (non solo i missili spallabili controcarro già visti nella prima fase) e l'America promette pezzi di artiglieria campale mentre
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dalla Rep. Ceca arrivano carri. Chi vede una pausa nelle operazioni russe, imputandola alle perdite subite nelle operazioni a nord-est, (dato pur reale) a mio avviso sottovaluta il "terreno". Questo è stato un inverno strano e lungo nel sudest (Rostov e Mariupol, neve a
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fine marzo) la grassa terra nera della piana del Donbass è ancora zuppa d'acqua. Più passa tempo, più migliorano le condizioni meteo più sarà facile effettuare manovre in campo aperto senza i limiti che il fango (e la neve) ha imposto nella prima fase delle operazioni
8/25
A proposito delle perdite. Premesso che non credo a nessuno dei dati forniti dall'uno sulle perdite dell'altro (ridurrei al 50%), in quanto a dotazioni perse c'è una fonte sufficientemente affidabile che fa conteggio su evidenze "visive" e parla
9/25 oryxspioenkop.com/2022/02/attack…
di 2960 "articoli" (di va dai blindati ai mortai) persi dai russi contro 822 ucraini. E' un rapporto superiore al 3 a 1 ma va letto rispetto alle dotazioni complessive, è molto più difficile per gli ucraini che per i russi sostituire l'equipaggiamento e le truppe perse.
10/25
Inoltre questi dati confermano quello che dico dall'inizio cioè che i russi hanno condotto una guerra d'attrito e l'ucraina ha risposto con la guerriglia. In Donbass questa asimmetria è destinata ad essere cancellata, sarà un conflitto dal modello tattico tradizionale
11/25
Sono precisazioni se volete tecniche ma che servono a capire che i facili entusiasmi, la narrazione di un Davide prossimo a battere Golia a mio modesto avviso è infondata (almeno per ora) e confonde l'ottima gestione tattica ucraina con le effettive possibilità di vittoria
12/25
che a mio avviso non ci sono (per entrambi i versanti) perchè non esiste soluzioni militare a questo conflitto. Insomma la narrazione Davide vs Golia serve a farci digerire la pillola di una guerra che - lo scrivevo settimane fa - è entrata in modalità afghana si è
13/25
cioè cronicizzata e potrebbe durare per mesi (almeno mesi dicono quei pericolosi pacifisti del Pentagono). A proposito del 9 maggio, giornata della parata sulla piazza rossa per la vittoria nella Grande Guerra Patriottica, quella è una data sicuramente importante
14/25
o almeno molti russi sperano che possa essere la data di un annuncio. Per alcuni analisti occidentali, senza elementi che ci consentano di stabilirne la fondatezza, la Russia vorrebbe chiudere partita entro il 9 maggio. A me sembra impossibile se - come è stato dichiarato
15/25
da DPR e LPR, le repubbliche autoproclamate - l'obiettivo è raggiungere il controllo pieno dei due Oblast omonimi (quello di Lugansk e quello di Donetsk).
Se la domanda è cosa offrirà alla sua opinione pubblica Putin il 9 di maggio, credo ci siano diverse risposte.
16/25
Per esempio: il controllo pieno del Mar d'Azov, l'acqua potabile per la Crimea (con la riapertura del canale settentrionale),il corridoio di terra da Rostov alla Crimea. Questa è una risposta alla domanda di cui sopra non un'analizzare se questi avanzamenti siano o meno
17/25
valsi la pena (perdite e sanzioni) e/o siano irreversibili. Quello è un altro piano. Andiamo a Mariupol, la città è di fatto caduta. E' sotto il completo controllo russo che adesso controllano anche il porto commerciale dopo quello peschereccio. Le ultime unità ucraine
18/25
Stanno resistendo nella Azovstal che dal primo giorno (ricorderete i miei thread) era chiaro fosse la chiave tattica della resistenza della città e oggi possiamo ipotizzare che ci fosse un piano di ritirata molto preciso.
Qual è la natura tattica?
19/25
E' un discorso delicato quindi per evitare snervanti polemiche (gli insulti sono in malafede quindi li do' per scontati) premetto che Mariupol sarebbe integra se non fosse stata assediata, che c'è l'aggressore e l'aggredito ecc. Detto questo Mariupol è stata persa da
20/25
quando è completamente circondata cioè da più di un mese. Le truppe che hanno resistito hanno una missione che non è salvare la città - impossibile - ma tenere il più possibile truppe russe impegnate. La presa di Mariupol libererà unità di Mosca da riposizionare verso nord
21/25
cioè verso l'entroterra del Donbass per l'offensiva di cui parlavamo sopra. Ora sento parlare di eroismo di chi difende la città (tra cui i neonazisti del R.O.S. Azof di cui c'è una corsa alla riabilitazione, facendo torto tra l'altro alle truppe da sbarco ucraine oscurate
22/25
nel racconto della resistenza della città). E' siucramente rimarchevole resistere sapendo di non avere speranze di farcela ma con l'obiettivo di impegnare il nemico per "alleggerire" altre aree del Paese. Vorrei solo ricordare che la logica della guerra sovrasta però tutto.
23/25
La resistenza di Mariupol è stata cruciale per gli Ucraini a livello strategico, potevano farlo ma non hanno inviato truppe per rompere l'assedio della città questo perchè dovevano contrastare i russi al nord e sacrificare la guarnigione di Mariupol era funzionale a
24/25
impegnare i russi tipo "magnete". Il prezzo è stato però altissimo, una battaglia persa in partenza ma di valore strategico costate la demolizione della città. Lo dico per consentirvi di rileggere il significato abusato di eroismo.
Ci sarebbe ora da parlare di Izium e della
25/25
rotta logistica da Belgorod ma preferisco segnalarvi Noam Chomsky che con la consueta lucidità parla del conflitto in Ucraina e degli Stati Uniti e pur riconoscendo come legittimo l'aiuto alla difesa del Paese dice: theintercept.com/2022/04/14/rus…
"La domanda giusta: qual è la cosa migliore per salvare l'Ucraina da un destino triste? Da altra distruzione? Spingere per un accordo negoziale". Ma Scahill @theintercept ci ricorda un passaggio di di Jake Sullivan, consigliere sicurezza nazionale di Biden
"Vogliamo vedere un'Ucraina libera e indipendente, una Russia indebolita e isolata, un Occidente più forte, unito e determinato" "Crediamo che tutti e tre questi obiettivi sono alla portata". Insomma il conflitto in Ucraina ha obiettivi sovraregionali... stripes.com/theaters/europ…
Da settimane un docente che, se non ho capito male, lavora tra Stati Uniti e Cina commenta o mi cita cercando la rissa e offendendo. Rispetto il dissenso non condotte del genere. Mi vedo costretto a bloccarlo come da regole che mi sono dato e ho più volte reso note. Saluti
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#20aprile#Russia#Ucraina Prima di entrare nel racconto quotidiano. Una premessa: la verità su questa guerra, come su tutte le altre, è che ne sappiamo molto poco, quasi nulla, nonostante l'impressione di avere tante informazioni. L'unico sforzo onesto che ci resta fare
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come cronisti è provare a mettere insieme brandelli di verità e di verosimile, moltiplicare le fonti, scremare la propaganda, aspettare (anche a costo di perdere il trend e l'hashtag di tendenza) prima di avventurarci in giudizi. Mi viene in mente la lezione di Deridda che
2/15
diceva di non essere compatibile con il sistema della televisione perchè lo chiamavano alle 3 per avere un suo commento nel tg delle 6 e lui aveva bisogno di più tempo per riflettere e dire cose sensate.
Ieri il capo-mediatore ucraino ha scritto che la battaglia del Donbass
1/15
#19maggio#Russia#Ucraina ieri scrivevo che l'offensiva in Donbass non è cominciata, lo ribadisco anche oggi. Il ministero alla difesa ucraino e il presidente Zelensky ritengono il contrario cioè che sia cominciata un'offensiva su vasta scala
1/20
Il ministero alla Difesa russo nel suo briefing di ieri sera ha detto di aver completato il raggruppamento delle truppe in vista dell'offensiva. Ora, premesso che in guerra la prima vittima è la verità e che ognuna delle parti conduce anche una infowar, direi che da un lato
2/20
l'Ucraina ha interesse ad alzare il livello dell'emergenzialità nella sua comunicazione perchè come obiettivo ha quello di avere e presto nuove forniture di armi (in particolare artiglieria campale, radar e carri) dall'altro la Russia mantiene la linea del Cremlino cioè che
3/20
#17aprile#BuonaPasqua con il grande @maurobiani che, come sempre, riassume lo stato delle cose ma risarcisce anche uno strappo, l'attenzione "distorta" data ad uno dei momenti+toccanti della via crucis, la partecipazione di due donne, due amiche, una russa, l'altra ucraina
1/10
Distorta perché se n'è parlato sí - correggetemi se sbaglio - ma non per suo valore spirituale, in quanto oggetto di polemica tra dell'Ucraina (le tv di quel Paese non hanno trasmesso la via crucis) e Santa Sede. Una polemica che ha raggiunto livelli a mio avviso tristi
2/10
Prendo ad esempio, tweet di un ex-diplomatico ucraino che dice del Papa: "Hai un solo lavoro nella vita: tracciare una linea tra bene e male e non lo fai!". La colpa di Francesco? Non aver indicato Putin come colpevole delle sofferenze dei profughi ucraini e siriani.
3/10
#16aprile La guerra è orrore. Punto. Epicizzarla, renderla romantica, ammantarla di giustizia è una pericolosa mistificazione. Leggete questa storia.
Un'azienda americana sta fornendo all'Ucraina un sofisticato (ma non infallibile) sistema
1/11 washingtonpost.com/technology/202…
di riconoscimento facciale. Tra le altre cose, viene utilizzato per identificare i soldati russi caduti. Il software scannerizza il volto, poi richiama fonti aperte (tipo social media) e un database interno (sulla cui legittimità si dibatte da tempo negli Usa) riuscendo così
2/11
a dare un nome ai soldati russi caduti. L'articolo racconta come, fatta l'identificazione, vengano contattate le famiglie a cui arrivano le foto dei corpi (fatti a pezzi da una mina, carbonizzati da un'esplosione, mutilati dai proiettili).
Gesto umanitario? No PsyOps
3/11
#15aprile un hashtag non di tendenza ma universale #rifugiati prodotto principe della #guerra assieme alle vittime civili e alla devastazione
Questa foto l'ho scattata a gennaio mentre ero in giro per l'Italia a presentare il mio "Kabul, Crocevia del Mondo"
Come tanti durante
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i drammatici giorni della fuga da Kabul ho provato a dare@una mano. Dopo mesi sono riuscito a trovare amici afghani nell'inconsueto scenario di un paesello italiano. Erano arrivati in 10, ne ho trovato 11 visto che è venuta al mondo la piccola "Luce" (traduco dal farsí) che su
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Padre mi presenta orgoglioso. La mamma di sotto cucinava perchè l'ospite è sacro per gli afghani e devi mettere in tavola per lui tutto quello che hai.
Il papà, intanto, avvertito all'ultimo minuto per via della mia impossibilità di pianificare qualsiasi cosa si era incamminato
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#12aprile#Russia#Ucraina Ovvero come tutto puó sfuggire di mano.
La visita a Mosca del cancelliere austriaco è fallita. Nehammer (non favorito nemmeno dal suo ministro degli esteri e da polemiche interne) torna a casa con un nulla di fatto. L'Austria è in una posizione di
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Vulnerabilità verso la Russia (dipende all'80% dal suo gas) ma ha potuto sedersi al tavolo con Putin perchè è Paese UE ma non Nato. In Ucraina ha inviato equipaggiamento non letale (protezioni balistiche non armi che ammazzano russi). Al fallimento della visita ha
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Contributo anche (indirettamente, chiaro) l'alto rappresentante della politica estera UE Borrell con la sua frase: la soluzione in Ucraina è sul campo di battaglia; oltre alla sua enfasi sulla lista di armi da inviare a Kyev. Infatti poche ore prima dell'arrivo di Nehammer
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