Più che la guerra, mi preoccupa sinceramente il dopoguerra. Come più della #Pandemia mi ha preoccupato il dopo. Le ferite che il mondo si leccherà dopo questa guerra sono terribili. Guardate ora le #fontirusse. Una costante, terribile, a tratti grottesca (continua)
disumanizzazione del nemico. Generazioni di Russi, ed ora anche coloro che ora sono ragazzini, sono cresciuti credendo che il mondo sia fatto di Nazisti cattivi oltre la Cortina di Ferro, che ad #Azovstal ci siano gli stregoni nazisti omosessuali pronti a (continua)
scatenare su di loro la furia dell'#UomoPangolino che li priverà dei loro valori e li omosessualizzerà tutti vaccinandoli con #Pfizer e #Moderna e giocando a #TheSims. Credendo che gli Occidentali siano tutti un esercito di viziosi col boa di Struzzo al collo e il (continua)
manganello in mano che li vogliono cenciosi e miserabili a strafarsi di desomorfina e vodka scadente. Di contro, un'intera generazione di Ucraini crescerà vedendo in ogni Russo il volto degli orchi che gli hanno ucciso i genitori, stuprato madri, mogli e sorelle, (continua)
distrutto casa e riso del loro dolore in TV. Mentre, all'estero, c'è gente che se parli di pace in Ucraina ti minaccia di morte dandoti del "Nazzista che ha ragione Putin, fascio ti appendoh".
Letteralmente, la guerra finirà pure, ma almeno questa generazione e la (continua)
Letteralmente, la guerra finirà pure, ma almeno questa generazione e la (continua)
prossima probabilmente si odieranno con una ferocia tale da seppellire ogni possibilità di una vera pace. Con le ferite ancora fresche e sanguinanti, riapriranno i fiotti di odio ogni volta che si incontreranno. Ed è questo quello che dovremmo evitare. Scoprire (continua)
che, a guerra finita, ormai odiarsi è diventato facilissimo
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