Offensiva contro al Shabaab. “Elimineremo il terrorismo dalla #Somalia "
Questa volta andiamo in Somalia, per seguire quello che sta accadendo da due settimane.
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Nelle ultime due settimane il governo, attraverso l’esercito nazionale somalo (Sna) ha avviato nelle regioni centrali del Paese la più vasta offensiva contro #AlShabaab di sempre. Le milizie legate alla jihad hanno lasciato sul campo centinaia di corpi di militanti ma alla fine
hanno ripreso il controllo di #Booco, nella regione di #Hiran. Il fatto eclatante consta nel fatto che per la prima volta in 13 anni, la loro roccaforte è stata violata. Il governo, attraverso le parole affidate all’agenzia “Sonna”, afferma di aver ripreso il controllo della
città di #Moqokori e di #Jaw, un’area strategica situata tra le città di Guri’el ed El Bur, nella regione centrale di #Mudug. L’offensiva governativa è la prima azione del governo su grande scala per riprendere il controllo di intere porzioni del territorio nazionale andate
completamente in mano al gruppo terroristico affiliato ad #AlQaeda oltre una decade fa. Ogni membro di Shabaab – ha affermato #HassanSheickMahmoud– è un bersaglio, proprio allo stesso modo in cui il gruppoprende di mira e uccide il popolo somalo”.
Parole ribadite anche durante l’Assemblea generale delle @UN che si è tenuta la settimana scorsa a #NewYork Il Ministero dell’informazione ha confermato che le operazioni militari sono state condotte sotto la sorveglianza aerea dei droni #Usa.
Il Comando africano degli Stati Uniti (#Africom ) ha affermato di aver effettuato lo scorso 18 settembre, su richiesta del governo federale somalo, un attacco aereo contro i miliziani di al Shabaab vicino a #Buloburde, nella regione centrale di #Hiran, uccidendo 27 combattenti.
Non è un caso. Le operazioni hanno preso il via ad una settimana di distanza dalla prima visita ufficiale a #Washington del Presidente somalo, durante la quale ha incontrato il segretario alla Difesa #LloydAustin,
il segretario di Stato @SecBlinken e il consigliere per la Sicurezza nazionale #JakeSullivan .
Solo quattro mesi fa, il Presidente statunitense #JoeBiden aveva autorizzato il dispiegamento di un contingente di 500 uomini a contrasto delle azioni terroristiche di al Shaabab
Un chiaro sostegno al PresidenteHassan Sheikh Mohamud e un chiaro marcia indietro rispetto la decisione di ritirare le truppe nel dicembre 2020 da parte del Presidente #Trump: avevano pesato allora anni di rapporti tesi con l’allora presidente Abdullahi Mohamed “#Farmajo“.
Secondo l’Africa Center for Strategic Studies, il numero di attacchi di al-Shabab è passato da 1.771 a 2.072 nell’anno successivo al ritiro degli Stati Uniti, con un aumento del 17%.
Il ruolo della #Turchia. Anche in questo caso è lo stesso governo somalo a confermare il dispiegamento di droni turchi nell’offensiva militare contro al Shabaab. Il ministro dell’Interno Ahmed Mo’alim Fiqi ha affermato che i droni da combattimento e di sorveglianza della Turchia
hanno fornito supporto aereo all’esercito somalo. La Turchia è tra i principali alleati del governo somalo e #Mogadiscio ospita la più grande base militare d’oltremare della Turchia, aperta nel 2017, dove si sono addestrati migliaia di soldati somali.
Vi invito a prendere visione dell'articolo e come sempre ringrazio @FocusonafricaIt e in modo particolare @AntonellaNapoli per lo spazio dedicato all'Africa. Sempre più convinto che raccontarla è fondamentale, nel bene e nel male.
L'UE ha anche affermato che i combattimenti avrebbero causato "decine di migliaia" di sfollati e causato danni diffusi a proprietà e infrastrutture civili.
In una dichiarazione rilasciata attraverso la sua Commissione per la gestione delle crisi, l'UE ha confermato
che "la fornitura di beni umanitari e carburante, nonché la disponibilità di contanti sono ancora totalmente bloccati per il #Tigray . Anche l'accesso umanitario è "fortemente ostacolato in tutte le aree colpite ad #Amhara e #Afar .