🇺🇸 1. Il controllo della Camera e del Senato non è ancora certo, e in attesa degli ultimi dati si può dire che i repubblicani abbiano avuto una performance sotto le aspettative degli ultimi giorni.
🇺🇸 2. Alla Camera ci si aspettava di passare da una maggioranza Dem di 8 seggi a una repubblicana fra i 25 e i 40 seggi, ma in questo momento non è neanche chiaro chi avrà la maggioranza.
Lo scenario più probabile è una maggioranza risicata Rep (5-10).
🇺🇸 3. Al Senato il risultato più interessante arrivato finora è che i Dem hanno strappato la Pennsylvania ai Repubblicani, con il candidato John Fetterman che ha avuto risultati migliori di Biden in praticamente tutte le contee rurali dello stato.
🇺🇸 4. Gli altri stati chiave del Senato (Georgia Arizona Nevada) sono troppo indietro con lo scrutinio: i Dem favoriti in Arizona, gli altri due sono più incerti.
I Dem hanno bisogno di vincere almeno 2 stati su 3 per mantenere il controllo del Senato.
🇺🇸 5. A complicare il quadro c'è la Georgia: al Senato il democratico Warnock ha un lievissimo vantaggio sullo sfidante repubblicano Walker (49,4-48,5).
Se nessuno dei due raggiunge il 50% a dicembre si andrà al ballottaggio, potenzialmente decisivo.
🇺🇸 6. Complessivamente i Repubblicani hanno avuto un recupero rispetto al 2020, che però è stato consistente quasi solo in Florida (+10 punti circa), fra le aree arrivate finora.
Negli altri stati, lo swing rispetto a due anni fa è intorno a +3.
🇺🇸 Il primo dato che emerge è che i Repubblicani sono avviati verso un recupero di circa 3 punti rispetto al 2020. L'unica eccezione è la Florida, dove c'è stata una disfatta per i Democratici.
Insomma, un'onda repubblicana, più che uno tsunami.
🇺🇸 Questo si traduce in un vantaggio Repubblicano nelle proiezioni sulla Camera che si è assottigliato rispetto a quello di inizio serata.
Lo scenario più probabile vede i Rep recuperare circa 15 seggi, lievemente sotto le attese.
🇺🇸 A minuti potrebbero arrivati i primi risultati ad alimentare il famigerato "Needle" del @nytimes, che indica una proiezione in tempo reale della probabilità per i due partiti di ottenere il controllo delle due camere e i risultati dei singoli stati.
@nytimes 🇺🇸 È live il #Needle del @nytimes, che indica che i repubblicani hanno il 76% di chance di ottenere il controllo della Camera, mentre il Senato vede un testa a testa con i democratici lievemente favoriti.
🇺🇸 Queste le singole proiezioni sulle corse del Senato per il @nytimes. Fra le 7 corse più competitive (N.H., Ariz, Nev, Pa, Ga, N.C., Wis) i Democratici hanno bisogno di vincere almeno 4 stati per mantenere il controllo del Senato.
Arrivano i primi exit poll di CNN, a meno di un'ora dalla chiusura dei seggi. La prima rilevazione riguarda il sentimento del paese, con il 75% di intervistati non soddisfatti o arrabbiati.
Il secondo exit poll CNN riguarda il livello di gradimento del presidente Biden, che con il 45% di gradimento risale rispetto alla media degli ultimi sondaggi.
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🇺🇸 #USA: le 4 sfide più interessanti per il Senato delle #Midterms2022
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In #Pennsylvania il vicegovernatore Dem John Fetterman, vittima di un recente ictus che gli ha causato serie difficoltà a esprimersi, sfida il medico Mehmet Oz, volto noto della TV.
Per @FiveThirtyEight questa sfida è "toss-up", cioè con un esito molto incerto.
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In #Arizona l'ex astronata Mark Kelly, senatore Dem uscente, sfida il trumpiano Blake Masters. Questo è stato per oltre 30 anni il seggio di John McCain e nel 2020 Biden in questo Stato ha vinto con un margine dello 0,3%.
Per @FiveThirtyEight anche questa sfida è "toss-up".
🇺🇸 Manca meno di una settimana alle midterm negli #USA: chi avrà la maggioranza dei seggi nel nuovo Congresso tra Democratici e Repubblicani?
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La partita più interessante è al Senato, dove 34 senatori saranno eletti per un mandato di 6 anni.
In Oklahoma saranno rinnovati entrambi i senatori: uno per 6 anni e l'altro, con una special election, per i restanti 4 anni del mandato che Jim Inhofe non intende completare.
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Al momento i Democratici hanno una maggioranza debole sia alla Camera che al Senato e i Repubblicani puntano a ottenere il controllo di almeno uno dei due rami del Congresso.