#17novembre da mesi dico e scrivo che non c’è soluzione militare alla #guerra: l’Ucraina non puó vincere, la Russia non puó perdere. Poche ore fa, il vertice delle forze armate americane ha detto qualcosa di molto simile ( nei giorni scorsi aveva già parlato di negoziati👇)
1
È una presa di coscienza sempre più diffusa negli Usa come ci segnala editoriale WP
Usa hanno altre priorità strategico-politiche e non vogliono ritrovarsi in un conflitto dove il rischio di escalation è quotidiano come insegnano i fatti polacchi 👇
2
Da mesi (le tantissime persone che hanno partecipato alle presentazioni di Maledetti Pacifisti lo sanno bene) dico che l’Occidente sta dopando l’Ucraina, facendogli credere che la sosterremmo ad oltranza. L’Occidente invece risolve i problemi irrisolvibili con l’oblio
3
Inoltre gli Usa hanno investito tanti di quei soldi all’Ucraina definendo un ritmo che non possono tenere. In altre parole anche se fosse realistica un vittoria ukr sul campo (e non lo è) costerebbe troppo raggiungerla 👇. Come in altre guerre per procura 🇺🇸 il nodo sta
4
negli alleati che si sostengono (e torniamo al doping). Dopo che si è lanciato Zelensky a cento all’ora nel conflitto come si pretende di fermarlo oggi quando un suo arretramento sfascerebbe la faticosamente raggiunta unità politica che lo sostiene? E significherebbe metterme
5
a rischio la sua stessa incolumità fisica? La reazione di Zelensky (accuse infondate alla russia) ai missili in Polonia mentre Biden frenava, segnala proprio questo nodo
(tra l’altro si veda quanto scrive il corrispondente del FT👇sul dietro le quinte).
Non è un caso quindi
6
che vengano resi noti da parte Usa gli incontri in corso con i Russi. Washington segnala di non aver bisogno di Zelensky per avviare trattative e far pressione sul governo ucraino che temo peró che si tratti di un’opera di persuasione difficilissima e dagli esiti dubbi.
7
Sarà un lungo inverno diplomatico.
Infine quando sento dire che i 2 poveri civili polacchi (unico a ricordarse lo straordinario @maurobiani 👇) sono colpa dei missili russi non delle armi ucraine e quindi della guerra, perchè se tu non venivi a rubare a casa mia, io non ecc
8
Mi convinco sempre più della pericolosità del #PUB degli opinionisti con l’elmetto e della serietà dei militari (sono un pacifista assolutamente anomalo). Ai tempi dell’Afghanistan (la faccio breve) quando gli americani bombardavano un villaggio e ammazzavano innocenti
9
dicevamo che era colpa dei talebani che si nascondevano nel loro villaggio e quindi usavano i civili come scudi umani. Poi peró chiedevano scusa e spesso si presentavano dalle famiglie con i blood money delle compensazioni ammettendo la colpa. Oggi si è creato un clima
10
talmente avvelenato che stiamo sdoganando l’orrore della guerra e la doppia morale, creando un danno culturale di lungo periodo.
No, se un capo talebano vive con la famiglia e un predator spara un hellfire su quella casa ammazzando lui ma anche donne e bambini. No
11
non è colpa del terrorista che ha messo a rischio la sua famiglia e quindi quelle morti innocenti sono giustificate. No non lo sono come non esiste (se non nel doc Nato di ieri) la guerra illegale. La guerra è un crimine e basta, non ha versioni ripulite o “legali”
12
È assurdo che ricordare l’abc oggi in Italia dia la stura alle solite accuse di essere amico del nemico. L’ennesima prova di come il #PUB corroda la democrazia.
Comunque ringrazio il solito pupazzetto dell’agenzia per aver scatenato i suoi troll sotto i miei tweet
13
I fatti del 6/1 dimostrano che l’odio virtuale genera conseguenze reali. Se dovesse accadere l’irreparabile la macchina italiana della disinfornazione se ne assumerà responsabilità? O i fomentatori di odio contro - a loro dire - i traditori della patria faranno finta di nulla?
14
"The probability of a Ukrainian military victory - defined as kicking the Russians out of all of Ukraine to include what they claim as Crimea - the probability of that happening any time soon is not high, militarily," Gen Mark Milley - the Chairman of the Joint Chiefs of Staff
15
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Le lezioni tristi di questo tragico episodio in #Polonia 1) delle vittime civili non è fregato a nessuno 2) le armi, i sistemi di difesa e gli operatori che li usano sono ormai sollevati da qualsiasi responsabilità se sono, per noi, i “buoni” 3) le armi e i sistemi di difesa
1/3
Sono ormai definitivamente sdoganati, se ne parla come qualcosa di buono (strumenti di morte? no! massacrano pur sempre i cattivi) 4) Le balle dei buoni sono sempre giuste 5) Gli opinionisti con l’elmetto e il PUB non hanno frenato nemmeno davanti allo scenario peggiore
2/3
quello di un conflitto tra Nato e Russia (cioè la fine del mondo) 6) Gli stessi che criticavano un certo ministro degli interni per la sua idea pericolosa di legittima difesa oggi lo applicano alla geopolitica 7) Il tifo da stadio è ormai il paradigma dei dotti per la guerra
3/3
#13novembre vedo che pur di tifare per questa folle guerra si tira fuori dalla formaldeide il mito putrido della nazione in armi, quello che ha alimentato la mattanza della prima guerra mondiale, quello da cui sono nati i totalitarismi nazionalfascisti del Novecento.
1/9
Evidentemente la difesa della democrazia era una scusa bellicista un po’ usurata visto che è stata già usata per giustificare il milione di morti delle guerre al terrore post 11/9. Morti per i quali sin’ora ha pagato solo chi li ha denunciati cioè Assange.
2/9
La cosa più triste in questo operazione disperata del PUB è il riemergere della sindrome dell’inadeguatezza dell’uomo bianco occidentale, il peso di una società invecchiata, che vive di nostalgie della gioventù di quando noi…eravamo forti come gli ucraini, di quando noi
3/9
#9novembre#Usa#Midterms2022 alcuni flash: aborto ed economia sono stati alla pari nelle preoccupazioni degli elettori nonostante il “my body my choice” sembrasse oscurato dall’inflazione. È il motivo principale probabilmente per cui nonostante un’economia in affanno
1
da prezzi (l’occupazione va bene) i democratici hanno sconfitto le previsioni peggiori e sono ancora in corsa per il controllo del Senato.
Donne, giovani e latinos sono stati un fattore assieme all’affluenza. Lo sforzo di Biden (e Obama) negli ultimi giorni di campagna pare
2
abbia pagato. La Camera è ormai nelle mani dei Rep con McCarthy futuro speaker (presidente diremmo in Italia). Per capire cosa accadrà al Senato ci potrebbero volere giorni con Nevada e Arizona (al solito) lenti nello spoglio e il ballottaggio in Georgia. A mio avviso
3
Leggo su un foglio italiano una frase illuminante 👇 Capisco che il marketing della guerra sta facendo leva su una sindrome, io la chiamo di
inadeguatezza dell’uomo bianco occidentale. Che poi è quella che porta al successo delle destre nazionaliste 1/6
Nel caso della guerra peró è tutto più chiaro perchè manca quell’elemento della nostalgia e della prosperità persa (come nelle ex aree industriali tipo la rust belt americana) cioè responsabilità delle sinistre nell’aver abbandonato i lavoratori e abbracciato il neoliberismo.
2/6
Nella guerra invece emerge “in purezza” tutto il desiderio dell’uomo bianco occidentale di recuperare la virilità perduta. La guerra diventa elisir di giovinezza per una società di vecchi, un rigenerante come alla vigilia del primo conflitto mondiale
3/6
#7novembre ad ogni elezione si dice che è il voto cruciale in generazioni, lo ripete la politica per dare un senso di urgenza agli elettori. Con le elezioni di medio termine di domani, questa affermazione pare più vera che mai
1
Trump è pronto a ricandidarsi nel 2024 una mossa non solo politica, è assediato dalle inchieste, il muro di silenzio che l’ha protetto per anni sta crollando e la vicenda dei documenti segreti ormai si avvita su se stessa, dichiarazione dopo dichiarazione. Trump potrebbe
2
perdere anche il diritto a candidarsi, a quel punto cosa accadrebbe in un Paese dove il 40% degli americani crede che (tesi smentita in dozzine di ricorsi) trump abbia davvero vinto le presidenziali del 2022? L’America ormai da tempo balla sull’orlo di una guerra civile
3
#3novembre da giorni nei miei incontri per parlare di pace con i “Maledetti Pacifisti” faccio una domanda. Chiedo: sapete di quanto si è ridotto l’export di cereali ucraini? Non chiedo numeri precisi. Chiedo di indovinare: metà? tre quarti? del tutto? per nulla?
1/12
La risposta di solito è si azzerato o almeno dimezzato. Questa è l’impressione comune. Del resto per mesi la narrazione della guerra ha insistito anche sul tasto della “fame come arma” usata da Putin per destabilizzare il mondo con una crisi alimentare globale
2/12
Bene, nelle prime 2 settimane di ottobre il paragone con il 2021 mostra un calo di poco più del 2%, irrilevante, siamo a livelli “pre war” prima del conflitto. Una notizia eccezionale per l’economia ucraina ma anche per il futuro perchè si
3/12