"Le centinaia di israeliani che sabato hanno causato disordini ad #Hebron lo hanno fatto con la chiara consapevolezza di essere i proprietari della terra e che ora è "il momento di Itamar #BenGvir". ⬇2
Circa 32mila ebrei si sono recati in città per celebrare la preghiera della Torah di Chayei Sarah.
La polizia aveva annunciato di essersi preparata in anticipo per l'evento.
Ma in un luogo ⬇3
dove la supremazia ebraica è assicurata militarmente (sotto il "pieno controllo di sicurezza israeliano"), i preparativi delle forze di sicurezza hanno un solo significato: ripulire aree della città dai palestinesi per consentire ai padroni ebrei di marciare per le strade. ⬇4
Infatti, l'esercito ha chiuso l'area attorno al mercato, anche se si trova nel cuore dell'area palestinese di Hebron, e ha chiesto ai negozianti di chiudere i loro negozi.
Ma gli ebrei non si sono accontentati di pregare. ⬇5
Manifestanti sono stati filmati mentre cantavano “un ebreo è un'anima; un arabo è un figlio di puttana” (in ebraico fa rima) e a lanciare pietre.
Molti palestinesi hanno riportato ferite, tra cui una ragazza di 17 anni colpita al volto da una pietra e portata in ospedale. ⬇6
Inoltre, case e proprietà palestinesi sono state vandalizzate.
“Non c'è casa nel quartiere di #TelRumeida che non sia stata attaccata. Quello che è successo oggi non è normale”, ha raccontato un abitante di un quartiere adiacente. ⬇7
“Un quindicenne è stato colpito al volto con una pietra e si è ritrovato con il naso rotto. Le persone spruzzavano spray al peperoncino e a uno dei miei vicini è stata sfondata la porta e la gente è entrata in casa sua”. ⬇8
Tutto questo è avvenuto mentre l'esercito cercava di separare i palestinesi dagli ebrei.
Tutto questo sarebbe senza dubbio sfuggito al radar dell'opinione pubblica se uno dei feriti non fosse stata una soldatessa israeliana che un manifestante ha attaccato con un bastone. ⬇8
Dopotutto, l'opinione pubblica israeliano è diventata completamente indifferente allo spargimento di sangue palestinese e alla mancanza di rispetto per case e proprietà palestinesi, così come del calpestio della dignità delle persone che vivono sotto il regime militare. ⬇9
A seguito dell'aggressione al soldato, questi eventi hanno attirato l'attenzione del pubblico e suscitato anche reazioni ufficiali.
Il capo di stato maggiore dell'#IDF#AvivKochavi ha detto che abbiamo assistito ad "un comportamento criminale imbarazzante e vergognoso". ⬇10
Il primo ministro #YairLapid ha affermato che "l'attacco a un soldato dell'IDF è una vergogna nazionale".
Il ministro della Difesa #BennyGantz ha denunciato i disordini ma ha incolpato gli estremisti. ⬇11
“Sono certo che i rivoltosi, che non rappresentano gli insediamenti, saranno assicurati alla giustizia”.
L'amara verità è che né Lapid né Gantz né Kochavi hanno la forza necessaria per imbrigliare l'onda d'energia che è esplosa a Hebron sabato. ⬇12
Il governo entrante invece, non solo non è interessato a fermare questa pericolosa energia. La sta persino cavalcando.
Gli incidenti di Hebron sono emblematici dello spirito del tempo. ⬇13
Da quel punto di vista, si possono e si dovrebbero vedere questi eventi come un'anteprima di ciò che è probabile che accada in Israele e in Cisgiordania sotto il governo di #BenjaminNetanyahu, #BezalelSmotrich e #ItamarBenGvir." 14/14🔚
#IsraeliTerrorism#IsraeliCrimes
Soldati israeliani distribuiscono volantini dove minacciano di uccidere i palestinesi che attraversano la barriera di separazione. ⬇1/9
"Negli ultimi giorni, comandanti e soldati all'interno di un'unità d'élite di stanza nell'area di #Jenin in Cisgiordania hanno distribuito in modo indipendente volantini minacciando di sparare ai palestinesi che attraversano la barriera di separazione. ⬇2
I residenti palestinesi sono stati avvertiti che se avessero commesso "qualche errore", i soldati li avrebbero danneggiati.
L'IDF ha rinnegato l'atto, definendolo un "errore". ⬇3
"Venerdì scorso, un comitato delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione dell'Autorità palestinese che chiede alle Nazioni Unite di chiedere un parere legale alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia su due questioni. ⬇2
Uno, la continua violazione da parte di Israele del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese, l'altro come l'occupazione comprima i diritti umani e le condizioni di vita dei cittadini palestinesi. ⬇3
"#Israel vuole un'altra #Intifada, non c'è dubbio. Non c'è altra spiegazione dietro l'atteggiamento sfrenato degli ultimi mesi, anche se non è chiaro quale possibile beneficio potrà derivare da ulteriori e inutili spargimenti di sangue. ⬇2
Inutile, ma #Israele lo vuole: quello che sta facendo ultimamente nei territori occupati porterà inevitabilmente a un'altra #Intifada.
Israele lo sa bene.
Quindi, si deve concludere che questo è quello che vuole. ⬇3
"Il capo della polizia israeliana #KobiShabtai ha pubblicamente sostenuto l'ufficiale di polizia di frontiera accusato dello sconsiderato omicidio del maggio 2020 di #EyadAlHallaq, un giovane palestinese autistico. ⬇2
Nel discorso tenuto ad una cerimonia della polizia di frontiera, il capo della polizia ha affermato che lui e l'attuale comandante della polizia di frontiera #AmirCohen sostengono l'ufficiale e gli sono stati accanto in questi anni. ⬇3
"#Israele sta portando avanti un piano per raddoppiare le dimensioni di #HarGilo, insediamento a sud di #Gerusalemme. Il nuovo quartiere non dovrebbe collegarsi all'attuale insediamento e gli oppositori del piano sostengono sia in realtà un insediamento completamente nuovo. ⬇2
Inoltre, il nuovo quartiere sorgerebbe su un terreno considerato sensibile, sia dal punto di vista paesaggistico e ambientale, poiché si trova in una "zona cuscinetto" di un patrimonio mondiale dell'UNESCO: i terrazzamenti agricoli del villaggio palestinese di #Battir. ⬇3
#IsraeliCrimes#ApartheidIsrael
Un bambino di 6anni, afflitto da atrofia cerebrale, muore dopo che le autorità israeliane ne impediscono l'uscita da #Gaza per le cure. ⬇1/17
"Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) condanna i continui ostacoli che le forze di occupazione israeliane (IOF) frappongono al viaggio di pazienti della Striscia di #Gaza, negando l'accesso agli ospedali palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme occupata, ⬇2
e agli ospedali israeliani per ricevere o riprendere le cure mediche. Questi ostacoli aggravano le sofferenze di migliaia di malati e hanno provocato la morte di 4 pazienti; l'ultimo Faroud Mohammad Ismail Abu Naja, 6 anni, ⬇3