1/13 #Qatargate: è stata sospesa ogni collaborazione del Parlamento europeo con il #Qatar ed è stata revocata la carica di vicepresidente a Eva Kaili, eurodeputata greca del gruppo dei socialisti. Basterà a ristabilire l'onore all'Istituzione calpestata? @yes_political@SmvRomano
2/13 Negli ultimi giorni si sono susseguite dichiarazioni di condanna verso i gravissimi atti di corruzione che vedono coinvolti alcuni eurodeputati, i loro assistenti, nonché rappresentanti di sindacati ed esponenti di #ONG europee. Il Parlamento è dichiarato "sotto attacco".
3/13 Nell’esprimere il proprio stato di “shock” e dispiacere - fra l’altro per gli effetti che questo clamoroso caso avrà sull’immagine del Parlamento europeo -, i deputati si dicono intenzionati a rafforzare le normative dell'Unione per il contrasto alla corruzione.
4/13 Le ONG e gli esperti della materia sono unanimi nel constatare l’atteggiamento lassista del Parlamento europeo, ritenuto poco rigoroso in materia di regole sui controlli finanziari e sulla trasparenza, e reticente nel rafforzarne l’efficacia.
5/13 Tra le proposte per prevenire e lottare contro la corruzione ci sono
i) l’introduzione di un organo di controllo etico indipendente dotato di risorse sufficienti e della capacità di indagare e sanzionare;
6/13 ii) la pubblicazione delle attività di lobbying dei Paesi terzi nel registro della trasparenza dell'UE;
iii) norme più strette in materia di trasparenza, di conflitto d’interessi e sul fenomeno ricorrente del pantouflage.
7/13 L’adozione di un quadro normativo rigoroso è doveroso e inevitabile. Le istituzioni dell'UE devono darne attuazione in tempi rapidi mostrando ai cittadini europei l’intenzione di porre rimedio al dilagare della corruzione nel cuore della rappresentatività democratica.
8/13 L’urgenza di introdurre nuove regole più stringenti ed efficaci non è in discussione. Ma viene da chiedersi fino a che punto riusciranno a rimediare all’assenza di rispetto della democrazia e della “cosa pubblica” da parte di chi dovrebbe difenderle al più alto livello.
9/13 Se la stessa classe politica, e i partiti che ne sono l'espressione organizzativa, perde di vista il valore ed il senso stesso della “cosa pubblica” per dedicarsi alla "cura" dei propri interessi, come aspettarsi rispetto e fiducia da parte dei cittadini?
10/13 Senza un cambiamento profondo del modo di concepire la politica si rischia di svuotare il senso stesso della democrazia. I partiti italiani coinvolti dovrebbero essere capofila di questa intenzione. Registriamo invece un eccesso di timidezza, che andrebbe messa da parte.
11/13 Ci sarebbe infine un'aggravante: nel momento in cui le istituzioni sono volte a progettare e strutturare la transizione energetica, si scopre che alcuni suoi rappresentanti sono pagati a suon di petrodollari.
12/13 È inaccettabile che il potere fossile agisca di nascosto e in profondo. Quale effettiva libertà hanno e avranno i deputati, i commissari, i governi nazionali nel definire le norme per la completa decarbonizzazione dei settori produttivi europei?
13/13 Rompere le catene del fossile comporta anche una grande libertà di agire che solo una forte convinzione politica può avere. Una forte convinzione non ricattabile e non riducibile al libro paga di qualche sceicco. @SmvRomano@yes_political#Qatargate
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1/18 La discussione sul #bonuscultura, introdotto dal governo Renzi nel 2016 e rimasto intatto per tutte le successive variegate compagini governative, è sintomatica dello stato confusionale della politica e soprattutto della sinistra. #Thread@GPGiampi
2/18 Parliamo di un bonus di 500 euro una tantum per i diciottenni, fruibile tramite una app che ne consente la spendibilità per una serie di beni “culturali” in senso lato, dal libro al biglietto per il concerto.
3/18 Le critiche a questo sistema a pioggia erano legate sia alla fruizione, consentita per ogni fascia di reddito (della famiglia ovviamente) che, soprattutto, per la facilità di frode, cioè per la possibilità di acquistare beni o servizi e poi rivenderli monetizzando il bonus.
A seguire la giornata di oggi al #Senato ti è salita l'incazzatura? L'ansia? La preoccupazione? È giusto, l'importante è non lasciarsi sopraffare. Prendi tutto quanto e incanalalo nel prossimo passo: facciamo opposizione, insieme. 1/4
Trova una manifestazione per una causa in cui credi, la più vicina a te, ce ne sono moltissime: i motivi per scendere in piazza sono tanti e le persone non hanno mai smesso di farlo. E se non ce ne sono, organizziamoci. 2/4
Segui le persone che ti danno fiducia in questo momento, poche o tante che siano. Ascolta i loro discorsi e partecipa alla discussione.
Hai trovato un'ancora nelle parole di #LilianaSegre? Riascolta i suoi interventi, leggi i suoi libri. E così altri e altre come lei. 3/4
Nel #Piemonte guidato da #FratellidItalia inizia lo smantellamento dei diritti delle donne, il cui corpo è sempre campo di battaglia politico. L’#aborto è aggredito con una delibera che stanzia un finanziamento di 460mila euro di soldi pubblici ad associazioni anti-abortiste. 1/5
La giunta piemontese ha infatti istituito il 10 ottobre il “Fondo Vita Nascente”, definita dall’associazione "Più di 194 voci" una “mancetta patriarcale erogata con il finanziamento pubblico”. 2/5
Questo finanziamento andrà a sovvenzionare enti e organizzazioni private della galassia no-choice, che potranno stanziare in maniera del tutto arbitraria pagamenti alle donne che decideranno di non interrompere la gravidanza. 3/5
Prima chiamata a raccolta di disponibilità per il progetto di cui avevamo parlato in campagna elettorale.
Il numero (verde) è quello che conoscete: 3477676501. Scrivete su WA per segnalare disponibilità, soluzioni o proposte, per denunciare ritardi o situazioni critiche. @Ciwati
"Che cosa farai dopo le elezioni?
La mia risposta è: farò Clima.
Sottotitolo: soluzioni politiche per il cambiamento.
E lo farò per i primi 100 giorni dopo il voto, i primi 1000, i primi 10000 e fin quando ce ne sarà bisogno.
Raccoglierò e promuoverò informazioni, ricerche, leggi, modelli stranieri, norme che fanno spazio all’energia pulita, rinnovabile. Alla ricerca. Al climate proofing, che vuol dire integrare le misure contro il cambiamento climatico nello sviluppo di progetti infrastrutturali.
I decreti sicurezza vanno aboliti (D.L. 113/18 e D.L. 53/19), insieme alla Legge Bossi-Fini, introducendo meccanismi di ingresso regolari, promuovendo un unico sistema di asilo europeo. Garantire il diritto di salvare vite in mare.
Ripristiniamo il Modello SPRAR che prevede pieno coinvolgimento degli enti locali, inserimento lavorativo e abitativo, trasparenza sui fondi e controlli.