Dall’indagine apprendiamo che la maggior parte delle espulsioni ha riguardato il Nord Africa, con il Marocco in testa con 110 espulsioni. A questo link abbiamo un esempio di questi casi, in un comunicato ufficiale del ministero italiano dell’Interno. 2/ interno.gov.it/it/stampa-e-co…
È il luglio del 2017. Enzo Amendola è sottosegretario agli Affari Esteri dal gennaio 2016 e ha già firmato un importante partenariato con il #Marocco, che conosce bene anche perché la moglie Karima Moual, giornalista emigrata in Italia negli anni ‘90, è di là. Si sono 3/
conosciuti in circostanze strampalate, a fine 2011, mentre lui tornava da una vacanza “con un amico” in quella Marrakech che, in piene primavere arabe, cercava di riprendersi dal sanguinoso attentato della primavera. La visita ufficiale del 2016 era peraltro stata preceduta 4/
a fine 2015 da un altro viaggio informale. A questo link, comunque, il comunicato ufficiale del ministero sulla visita del 2016 da sottosegretario, nel corso della quale vista anche il Centro culturale per Imam intitolato al vivente re, Muhammad VI. 5/ esteri.it/it/sala_stampa…
Poche settimane dopo Amendola partecipa anche alla Festa del Trono presso l’ambasciata marocchina. In questo periodo, come ricorda lo stesso articolo, Amendola è molto attivo nel sostenere la partnership con il Marocco e anche nello spingere il progetto 6/ ambasciatamarocco.it/festa-del-tron…
di #Enel Green Power di cui parlo, insieme ad altre cose, in questo thread di pochi giorni fa e che implica la costruzione di almeno un parco eolico in pieno #SaharaOccidentale occupato dal Marocco. Aveva anche già implementato la ratifica di un accordo con il #Gabon, che è 7/
una dittatura-satellite del regime di Muhammad VI. Le elezioni del 2016 erano state un bagno di sangue ma questo non impedisce ad Amendola di operare, come governo, per autorizzare anche la vendita di forniture militari (al Gabon avevamo venduto, nel 2012, veicoli IVECO). 8/
Giusto un link per dare l’idea di cosa sono state le elezioni-truffa del 2016 in Gabon. La famiglia Bongo, dietro una parvenza democratica e grazie al complice silenzio della stampa occidentale, regna ininterrottamente in Gabon dal 1967. 9/ en.wikipedia.org/wiki/2016_Gabo…
Ma torniamo alle nostre espulsioni, tanto sul Gabon e sul ruolo (anche) istituzionale di Amendola nel #Maroccogate tornerò presto. Eravamo rimasti a quei 110 cittadini marocchini espulsi tra il 2015 e il 2018 per ragioni di “sicurezza dello Stato” in quanto, anche se non 10/
imputabili di qualcosa, erano ritenuti da forze dell’ordine e servizi segreti italiani legati all’attività di indottrinamento terroristico jihadista. In particolare, ho riportato il link di un caso avvenuto a inizio estate 2017. Perfetto. È qua che entra in gioco 11/
la rete marocchina che non lavora direttamente in politica ma attraverso i media e in particolare passa all’azione proprio la moglie del sottosegretario con un’intervista su La Stampa a un pezzo grosso della sicurezza marocchina. 12/ lastampa.it/esteri/2017/09…
Come si vede già dal titolo, il tema non sono i cittadini marocchini espulsi perché ritenuti dall’Italia pericolosi per la sicurezza dello Stato, quanto piuttosto i successi delle autorità marocchine nel tenere a bada il fenomeno terroristico. È una tipica intervista 13/
“alla Moual” quando Moual intervista un’autorità del #Marocco: pochissime e prevedibili domande che servono a imbeccare interminabili pistolotti, da parte dell’autorità marocchina di turno, che stanno a metà tra il comizio, il comunicato-stampa e la favola apologetica delle 14/
mirabili sorti della monarchia alawide. Non caso, in un vero e proprio spot sulla politica internazionale di Muhammad VI, Moual lascia tranquillamente dire al suo interlocutore che vi sarebbero legami addirittura tra la Jihad e il Fronte #Polisario di liberazione del Sahara 15/
Occidentale occupato da Rabat. Si tratta di una fandonia allo stato puro e colpisce anche che La Stampa si bevesse già allora qualsiasi contenuto anche così falsamente propagandistico da un Paese in guerra in una terra che ha occupato con la forza. 16/
Per tornare agli espulsi per terrorismo, in verità compaiono anche se non nel titolo e anzi, avendo studiato un po’ queste dinamiche si ha l’impressione che proprio loro siano il motivo della comunicazione. Infatti dall’intervista al “capo del FBI” di Rabat apprendiamo 17/
che 150 cittadini del #Marocco appena espulsi perché costituivano un rischio alla sicurezza del nostro Paese sono stati tutti... rilasciati. Sì, rilasciati - ma ci pensa il capo della sicurezza di Rabat, imbeccato a dovere dalla moglie del sottosegretario, a rassicurarci: 18/
se non sono passati dal mio ufficio, dice, vuol dire che non erano pericolosi. Ora, il signore in questione ci ha lasciati pochi mesi fa e che Allah l’abbia in gloria. Quanto alla gente che passava per il suo ufficio, magari anche solo per un’intervista, beh - mi sto rendendo 19/
sempre più conto che si può trattare di gente pericolosa assai, anche se non sono jihadisti conclamati e anzi frequentano i migliori circoli diplomatici, i più scintillanti salotti televisivi e condividono vita e confidenze con un sottosegretario agli Esteri in carriera. 20/20
@Aramcheck76@PMO_W il Maroccogate “versante media” e sullo sfondo il doppio inganno: degli espulsi dall’Italia e poi rilasciati, e delle mirabolanti operazioni anti-terrorismo del Marocco (quest’ultima propaganda, volta a pre-giustificare anche futuri interventi in #Sahel).
Vedo che nel 2017 il direttore de La Stampa era @Maumol che si è portato dietro la giornalista bufalara a Repubblica dove quest’ultima, lungi dal darsi una calmata, ha continuato ad agire come una vera portavoce del regime marocchino, alterando la realtà storica in più occasioni.
#Maroccogate#Qatargate: le responsabilità politiche. Un thread lungo ma cruciale, quasi definitivo e ben sintetizzato per lo stato attuale delle conoscenze; anche sul ruolo di Enzo Amendola e della moglie e su quello dei personaggi intermedi finiti sinora nella rete. 1/
Dev’esser chiaro a tutti che, il più delle volte, il ruolo di personaggi intermedi del #Maroccogate#Qatargate come #Panzeri e #Cozzolino era far digerire ai parlamentari europei #UE, anche a costo di corromperli, decisioni già prese da Consiglio e Commissione europea. 2/
Per "personaggi intermedi" intendo europarlamentari di un certo peso ma appunto "solo europarlamentari" che non avevano né il modo né la visione politica per imporre certe scelte dal basso. Questi personaggi, soprattutto attraverso il lavoro delle commissioni, per circa 3/
#Maroccogate aka #Qatargate: nei primi 6 mesi del 2022 il #Marocco ha superato la #Spagna nell'export di pomodoro fresco verso il Regno Unito, con un aumento del 15% e un totale di 74.519 tonnellate. Nello stesso periodo, il totale dell'export ortofrutticolo fresco di Rabat 1/
verso Londra è aumentato del 10% arrivando a 179.074 tonnellate. Forte crescita anche dei frutti rossi, con un +33%. Per quanto riguarda l'export marocchino ortofrutticolo verso la #UE Unione Europea, sempre nel primo semestre del 2022 è aumentato del 9% in volume e del 21% in 2/
termini di valore, superando il miliardo e mezzo di euro. Sono aumentati anche gli import della #Spagna dal #Marocco e segnatamente per quanto riguarda le colture tipiche anche della campagna iberica: pomodori, peperoni, fagiolini e zucchini tra gli ortaggi e frutti rossi, 3/
#Maroccogate aka #Qatargate: i dati dell'export agricolo del #Marocco nel 2022, secondo il ministero dell'Agricoltura di Rabat. A dispetto del complesso contesto internazionale e delle difficili condizioni climatiche, le esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari hanno 1/
registrato notevoli progressi. Nel 2022 l'export di ortofrutta fresca si è attestato su un volume di 2,3 milioni di tonnellate, pari a un +10% rispetto all'anno precedente. L'aumento ha riguardato tutte le categorie di prodotti e tutte le destinazioni. 2/
In particolare, le esportazioni di agrumi verso il mercato americano sono cresciute di 2,2 volte, mentre quelle di frutti rossi hanno registrato un +20%, arrivando a un volume di 131.900 tonnellate. Anche l'export di prodotti agricoli trasformati è salito, con un +5% in volume 3/
Nella postura e nelle politiche europee ed italiane, il #Gabon ha goduto e sta godendo, anche se in misura chiaramente ridotta e in maniera diversa, dello stesso trattamento di favore di cui, per esigenze geopolitiche #USA e se necessario con la corruzione del #Qatargate aka 1/
#Maroccogate, si è beneficiato il #Marocco. Per un verso si tratta di un semplice riflesso del fatto che a sua volta Rabat interpreta, anche in proiezione futura, il Gabon stesso come un proprio feudo alla luce di un ruolo di leader continentale benedetto da Washington. 2/
Per un altro, il Gabon ha una sua autonoma importanza strategica di cui parlerò in uno o più thread a parte. Fatto sta che anche a fronte del fatto che per lo stesso Dipartimento di Stato USA o per i think-tank di Washington si tratti di uno dei post meno liberi del mondo, 3/
Il giorno dopo la chiusura del meeting ad alto livello tra #Spagna e #Marocco, dalla stampa spagnola si ha una chiara idea di cos’è un’umiliazione. Se il governativo El País trasferisce la notizia a metà pagina con il servizio fotografico in evidenza, le altre testate 1/
puntano il dito sui nodi politici irrisolti e sulle criticità. Ha naturalmente impressionato l’assenza del re, che si è trattenuto in Gabon dove è in vacanza da Natale ma dove in realtà ha parecchi interessi economici, finanziari e pure geopolitici. 2/
In realtà Muhammad VI è stato presente per tutto il tempo, in fotografia, perché non vi è stato luogo del meeting ove non campeggiasse il suo ritratto. Alcune testate hanno posto l’accento proprio sul grottesco “pranzo offerto” dal monarca a Sánchez, al quale hanno partecipato 3/
Perché l'accordo tra #Meloni, #ENI e Tripoli rischia di riaprire la guerra in #Libia? Partiamo da alcune premesse. In Libia è in corso una guerra civile da più di 10 anni. Ci sono due governi che tentano faticosamente di dialogare ma sostanzialmente il Paese del #Maghreb 1/
è pervaso e sommerso da un mix di pratiche di corruzione quotidiana e milizie armate al soldo dei vari signori della guerra, a loro volta al soldo dei politici suddivisi tra la Tripolitania (un governo-fantoccio della Turchia sostenuto dagli angloamericani) e la Cirenaica 2/
(dove c'è un parlamento che ha eletto un altro governo, il quale ha tentato di insediarsi a Tripoli ma è stato fermato con le armi). La Cirenaica è appoggiata da Russia ed Egitto e collabora bene con Francia e Grecia, che invece snobbano il governo di Tripoli. Il governo 3/