Siamo a metà febbraio e sono passate altre due settimane di maratona per la stagione 2023 della #neve in Italia. ❄️
Aria fredda ma condizioni complessivamente asciutte, soprattutto sulle Alpi... Come sta andando il #deficit italiano di risorse idriche nivali?
Leggi il thread👇🧵
Non abbiamo visto molte nuove nevicate dopo la fine di gen. Al momento, quindi, stimiamo che le risorse idriche nivali su scala nazionale siano la metà rispetto al 2011-21 (deficit -45%).
A livello nazionale, le condizioni rimangono simili al 2022, un anno di #siccità rilevante👇
Un riepilogo su questo grafico 👆
L'asse X è il tempo, dall'autunno all'estate.
L'asse Y è lo Snow Water Equivalent, cioè quanta acqua abbiamo nella neve (più è alta, meglio è).
Linea nera: mediana per il periodo 2011-2021.
Linea rossa: 2023.
Linea tratteggiata: 2022.
Che dire di Q1 e Q3? Sono il 1° e il 3° quartile dello SWE storico. Se l'at-tuale SWE è sotto Q1 (come ora), siamo nel 25% degli anni con SWE più basso nei nostri 12 anni di storia.
Le condizioni “medie” sono comprese tra Q1-Q3; sopra a Q3 le stagioni con abbondanza di neve.
Perché siamo ancora in deficit nonostante il recente "freddo"? La #temperatura è un ingrediente della stagione nevosa, l'altro sono le #precipitazioni. Poche quest’anno, soprattutto sulle Alpi... Dopo un inizio tardivo e un fine anno caldo, questo è il 3° ritardo nella maratona.
Nel bacino del #Po, ad esempio, abbiamo 1/3 di neve rispetto all'ultimo decennio. Oggi stimiamo circa le stesse risorse idriche nivali dell'anno scorso e ci avviciniamo al periodo di massimo accumulo.
Il tempo per accumulare la neve sta finendo, inizierà a fondere in primavera.
La situazione è solo di poco migliore nel NE IT, dove stimiamo la metà delle risorse idriche nivali rispetto all'ultimo decennio nel fiume #Adige.
Qui, il deficit di neve è maggiore rispetto all'anno scorso, con oltre mezzo miliardo di m cubi d'acqua in meno rispetto al 2022.
I fiumi Po e Adige ospitano circa il 75% delle risorse idriche nivali nazionali al picco di accumulo. Nel Po, il volume di picco della neve può essere anche pari o superiore al 60% della portata annuale👇
Questo deficit di neve è l'acqua che avremo (o non avremo) in estate.
In IT centro-sud, la neve fonde rapidamente e raramente si protrae all'estate. Sul fiume #Tevere, ad es, siamo passati da un'anomalia positiva a un deficit del -34% in 10 gg.
La neve in aree con temperature e precipitazioni stagionali elevate è chiamata "marittima". Curioso, no?
Ecco l'attuale mappa del deficit nazionale di risorse idriche nivali. Il rosso indica aree con quantità di neve inferiore al 2011-21. Le nevicate di fine gen hanno migliorato un po' la situazione nelle Alpi sud-ovest, ma il deficit rimane elevato nelle Alpi nord-ovest e centrali.
Due variabili da tener presenti se si parla di neve e risorse idriche: l'estensione (dove) e la profondità della neve (quanta). Alimentando i nostri modelli fisici con immagini satellitari e rilievi a terra, IT-SNOW fornisce le informazioni in tempo reale: bit.ly/3E8b2gI
Dal punto di vista storico, rimane circa un mese per l'accumulo di neve, dato che il picco di accumulo in Italia si verifica il 4 marzo ± 10 giorni.
🔜 Pubblicheremo un'altra valutazione dopo il giorno del picco di accumulo.
See you on the other side!
👉 cimafoundation.org/news/neve-gli-…
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È tempo di un nuovo #aggiornamento sullo stato della risorsa idrica nivale in #Italia! Abbiamo superato il picco di marzo-aprile con un surplus importante (+42%), quindi tiriamo le somme per quest’anno.
Ecco 4 lezioni che abbiamo imparato e 3 messaggi per i prox mesi!
Thread🧵👇
Lezione 1⃣: da inizio marzo in poi, la situa #neve è cambiata molto sulle Alpi. Cosa abbiamo imparato? Che per avere neve…serve che nevichi😉In altre parole, serve che il meteo sia fresco (sx) e umido (dx), un po’ come nelle ultime settimane sulle Alpi, ma non sugli Apennini🙁
Infatti sugli Appennini la stagione si chiude praticamente senza essere iniziata (deficit attuale sul Tevere: -12%, ma ormai è una sottostima).
Ecco la lezione 2⃣: NON ESISTE una “#siccità Italiana”, il nostro paese è climaticamente complicato ed esistono tante situazioni locali.
Intense nevicate sulle Alpi in questi giorni!❄️
Viceversa, la situazione è ancora molto negativa sugli Appennini. Complessivamente, il #deficit di risorsa idrica nivale nazionale è in ripresa, anche se rimane sotto media: -29%.
Cosa sta succedendo? Scopriamolo con un thread…🧵👇
Un po’ di contesto: dal punto di vista delle #precipitazioni, febbraio è stato più generoso del solito al nord - in particolare al nord ovest. Al centro sud, al contrario, febbraio è stato ancora avaro...
Di conseguenza, le condizioni di innevamento sono finalmente migliorate in molte aree alpine italiane. 🎉
Per esempio, per la prima volta in tre anni il #Po vede un deficit all’interno della “normale” variabilità interannuale per questo periodo della stagione: -11%.
Nuovo aggiornamento sulla risorsa idrica nivale italiana: anche quest’anno osserviamo un forte #deficit rispetto all’ultimo decennio (-64% a scala nazionale). Le condizioni sono particolarmente gravi nelle aree Appenniniche, dove la stagione nivale ad oggi è non pervenuta. 🧵👇
Partiamo dagli #Appennini allora: ecco la risorsa idrica nivale attuale sul #Tevere. 👇
Abbiamo all’incirca 1/20 dell’#acqua in #neve a monte della Capitale rispetto al periodo recente. Le condizioni sono stazionarie da novembre, dopo l’ultima nevicata significativa (!)
Questa situazione non riguarda solo gli Appennini centrali. Ecco il #Simeto (CT): un po’ di neve a inizio gennaio, ma poi caldo e secco = fusione precoce. La neve in questa zona rappresenta un “piccolo” quantitativo in senso assoluto, ma è indice di una #siccità più generale.
Dopo il freddo di fine febbraio, come sta andando il deficit di risorse idriche nivali in #Italia? Le nevicate non hanno cambiato molto, infatti stimiamo ancora un deficit del -63% 👇 Ad oggi abbiamo circa 1/3 della neve degli ultimi anni. @DPCgov
Un thread🧵👇
👆 L'avete notato? A fine gennaio eravamo in una situazione molto migliore.
Cosa è successo da allora?
A febbraio abbiamo avuto un periodo di caldo significativo, che ha esaurito circa 1/3 delle risorse idriche nivali.
Lo abbiamo imparato: temperature calde = meno neve...
Non solo per le #Alpi italiane il deficit è significativo. La maggior parte degli #Appennini è tornata in deficit dopo un gennaio nevoso. Anche qui, temperature così elevate non possono che portare ad una fusione della neve più rapida del solito e a un accumulo più breve.
After some cold weather at the end of February, how is the deficit in #snow water resources doing across #Italy? Snowfalls did not change much, as we still estimate a total deficit of -63% 👇 This means we have about 1/3 of recent-year snow for this date. @DPCgov
A thread 🧵👇
👆 Did you notice that?
We were in a much better spot at the end of January.
What has happened since then?
Well, we experienced a significant warm spell in February, which depleted about 1/3 of snow water resources.
We learned this: warm temperatures = less snow…
It is not only the Italian #Alps that are experiencing a significant, profound deficit. Most of the #Apennines are back to the deficit zone after a snowy January. Again, such high temperatures can only lead to faster than usual snowmelt and very short accumulation.
It’s mid-Feb and two more weeks have passed in the 2023 Italian #snow-season marathon. Mixed weather, with cold air but overall dry conditions – especially in the Alps.
So, how is the Italian deficit in snow-water resources doing at the moment?
A thread 👇🧵
We haven’t seen much new snow since late-January snowfalls, and thus estimate half of snow water resources at national scale compared to 2011-21 (deficit: -45%). At national scale, conditions remain similar to 2022, which was already a significant #drought year. 👇
A recap about this plot 👆
X axis is time, from autumn to summer.
Y axis is Snow Water Equivalent, i.e., how much water we have in snow (the higher, the better).
Black line: median for 2011-2021; red line: 2023; dashed line: 2022.