Per quanto di impatto limitato in termini di danni materiali prodotti, l’incursione che nelle scorse ore ha preso di mira la regione russa di #Belgorod rappresenta notizia tra le più importanti degli twitter.com/i/web/status/1…
2/n ultimi mesi. Svolta negativa per la propaganda di Mosca, spada di Damocle pendente sul capo di #Putin, grattacapo di cui il Cremlino dovrĂ suo malgrado tenere conto nelle settimane a venire.
Costretta dalle circostanze ad esporsi ad un drammatico contrappasso, all’umiliante
3/n passaggio dall’operazione militare speciale in #Ucraina fino al “regime speciale per operazioni anti-terrorismo” da condurre sul proprio suolo, Mosca ha infatti visto perforare i propri fianchi con facilità disarmante. Memento inquietante per Vladimir Vladimirovich. Fatto non
4/n banale, circostanza che obbligherà la leadership militare russa a rivedere le proprie priorità , richiamando truppe inizialmente destinate ad arginare l’attesa controffensiva ucraina, e a ricollocarle a difesa dell’uscio di casa.
Argomento di natura tattica: la Russia non
5/n solo non sfonda, ma è anche costretta a ripiegare, a preoccuparsi di difendere aree distanti dall’epicentro dei combattimenti nel Donbass, eppure cruciali per le linee di rifornimento. Discorso in potenziale applicabile a qualsiasi altro luogo di confine – nell’impossibilitĂ
6/n di prevedere dove e quando la prossima incursione avrà inizio – sebbene in concreto difficilmente in grado di modificare gli equilibri strategici del conflitto.
Eppure una guerra non è mai soltanto contesa di tipo militare. Si fosse trattato di mettere sui piatti della
7/n bilancia arsenali e forza numerica, l’invasione russa avrebbe già ottenuto i suoi risultati. Contano invece in un conflitto fattori psicologici, entusiasmo e depressione degli attori in gioco. Gli stessi che fanno capolino in presenza di una città russa, distante mezz’ora di
9/n costretti ad abbandonare le proprie case per ragioni di (in)sicurezza.
Sebbene neghi ogni coinvolgimento, diretto e indiretto, nell’azione a Belgorod, è evidente il ruolo dell’intelligence ucraina. Con ogni probabilità di sua matrice la direzione degli attacchi. Trattasi di
10/n azione dimostrativa, utile ad evidenziare la fragilità del sistema di difesa russo, ad illuminare le lacune degli apparati costruiti da Putin, a suggerire un quesito che suona più o meno in questo modo: se l’uomo forte non è in grado neanche di mettere in sicurezza i confini
11/n nazionali, di proteggerci dai pericoli esterni, dove si trova il senso della sua permanenza al potere?
Di qui ad immaginare che un ridotto numero di ribelli possa rovesciare il regime di Putin passano infiniti strati di pensiero razionale. Traduzione: è bene diffidare da
12/n chi sostiene che il Corpo dei volontari russi e la Legione Russia libera possano avviare in breve tempo una ribellione capace di scardinare il sistema vigente. Wishful thinking, nella migliore delle ipotesi. Clickbait nella peggiore.
Ciò non significa che attacchi con droni
13/n , incursioni di blindati, incendi nelle città russe, rappresentino spine nel fianco da sottovalutare per Mosca. Al contrario: è con azioni di questo tipo che si può insinuare il germe del malcontento nella società russa, l’unica realmente capace di spodestare Putin. Quanto
14/n poi all’ideologia che anima i sopracitati “partigiani”, serve a poco negare le note inclinazioni di estrema destra del Corpo dei Volontari russi. Ma la minaccia esistenziale affrontata dall’Ucraina sconsiglia atteggiamenti schizzinosi.
Verrebbe da domandare, a chi oggi
15/n solleva il sopracciglio, se barcollanti sul cornicione, ad un passo dallo strapiombo, si affretterebbero oppure no a stringere la prima mano d’aiuto nella loro disponibilità . O se invece, cuori di leone, perderebbero tempo a preoccuparsi di studiarne la provenienza. E,
16/n possibilmente, pure la fede elettorale.
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🚨🇷🇸🇽🇰 Attenzione in queste ore a quanto potrà accadere fra #Serbia e #Kosovo. Il presidente serbo #Vucic ha firmato poco fa l'ordine che pone l'esercito nazionale nello stato di massima prontezza al combattimento.
Dettagli a breve.
2/n Situazione esplosiva in Kosovo. La mossa del leader di Belgrado arriva in risposta agli scontri avvenuti nel nord del Paese tra la popolazione serba e la polizia kosovara nel comune di Zvecan.
Gli agenti stavano tentando di aiutare il nuovo sindaco eletto, di etinia albanese,
3/n ad insediarsi nel palazzo comunale. Da quanto risulta, decine di persone di etnia serba si sono frapposte tra l'edificio e gli agenti per impedire l'ingresso del primo cittadino. Ricordiamo che il nord del Kosovo è un'area a maggioranza serba. La stessa popolazione locale
L'ALTRA VITA DELL'ALTRO BORIS.
JOHNSON E LE CONFERENZE NEGLI USA (GRATIS) PER SOSTENERE L'UCRAINA 🇺🇦
1/n
Capisco che possa apparire fuorimoda, slegato dalla contingenza, addirittura poco corretto. Comprendo che possa sembrare tempo perso, suscitare domande, provocare sconcerto.
Seconda giornata di lavori al G7 di Hiroshima. E seconda giornata di decisioni (e notizie) indiziate di plasmare gli scenari globali nei prossimi mesi.
Con una battuta - ma nemmeno tanto - si potrebbe asserire quanto segue: la sintesi migliore degli accordi raggiunti fra i… twitter.com/i/web/status/1…
In concreto: il giorno dopo aver inasprito sanzioni e vincoli delle stesse nei confronti della Russia, i leader del G7 hanno calorosamente invitato Pechino a passare se non dalle parole ai fatti quanto meno dai pensieri alle parole. Si legge in un comunicato del vertice:… twitter.com/i/web/status/1…
Pechino, dunque. Pechino che, come da previsioni, risulta suo malgrado convitato di pietra del summit. Non che ci si potesse attendere qualcosa di molto diverso da un vertice a presidenza nipponica. Non con Tokyo così sensibile - con molte ragioni - al tema posto… twitter.com/i/web/status/1…
Si è aperta con un atto dall'alto valore simbolico - per non dire di quello emotivo - la prima giornata di lavori al G7 di Hiroshima. Accolti e guidati dal primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, i Sette si sono recati in vista al Memoriale della Pace. Non un luogo qualunque.… twitter.com/i/web/status/1…
Emmanuel Macron, in particolare, si è concesso uno strappo al protocollo: durante la posa per le foto di rito, ha assestato una pacca sulla schiena al primo ministro Kishida. Un modo per comunicare la propria empatia al padrone di casa. C'è chi ha visto in queste immagini un… twitter.com/i/web/status/1…
Contesto a parte, oggi non sono mancate le grandi notizie. Possiamo contarne almeno due. La prima: Volodymyr Zelensky si unirà al summit in Giappone in presenza. Il suo arrivo è previsto domenica, nella giornata conclusiva. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la… twitter.com/i/web/status/1…
🇬🇧🇺🇦RETROSCENA BORIS JOHNSON. LA PRIMA (E L'ULTIMA) TELEFONATA CON ZELENSKY, L'AMMIRAZIONE PER MARIO DRAGHI, LA "NAUSEA" VERSO MACRON
1/n
Sono le 4:00 del mattino a Londra. Le 4.00 del mattino del 24 febbraio 2022. Guto Harri sta dormendo, come buona parte dei suoi connazionali
2/n ma il telefono che squilla con insistenza lo costringe a mettere da parte i propri sogni e a piombare in una realtà da incubo. Dall'altra parte della cornetta, come fose sveglio da giorni, in attesa soltanto di quella notizia, c'è l'addetto militare di Downing Street, un uomo
- Accettare che (e)lettori di questo o quel partito, a turno risentiti, diano al sottoscritto del "lecchino di Meloni", "kompagno di Schlein" o "groupie di Renzi" (per citare alcuni degli epiteti piĂą ricorrenti). Fatto.âś…