The so-called fact-checkers are huge liars 🥂 Profile picture
Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica. (Friedrich Nietzsche)

Jun 15, 2023, 19 tweets

“Quando parlo di avversari, mi riferisco ai leader europei” Joel #Harding.

1/19

[thk @FrancoFracassi1 - link all'articolo a fine 🧵]

Joel #Harding, berretto verde, ha contribuito contribuito a pianificare le invasioni di #Haiti, #Iraq e #Afghanistan, aveva fatto parte dello Stato Maggiore per le operazioni speciali J2 dell’Esercito.

2/19

Era il collegamento del J2 per le Information Operations (le operazioni psicologiche e di disinformazione militare) con #Cia, #Dia, #Nsa, #Disa altre agenzie di #Washington.

3/19

Infine, aveva contribuito a sviluppare diverse metodologie spionistiche (poco legali) utilizzate da #Nsa, #Cia e #Pentagono.

4/19

Lo #IO si occupava soprattutto di guerra cibernetica (condotta attraverso internet). Ma non solo.

5/19

Il 28 febbraio 2014, in quanto direttore dell’#IO, egli fu nominato anche direttore del Centro di informazione strategica #Nse, «che sviluppa programmi nel campo delle operazioni d’informazione, psicologiche, della diplomazia pubblica e dell’influenza strategica».

6/19

Il giorno dopo, #Harding stipulò un contratto con il neo insediato governo di #Kiev. La sua prima decisione fu quella di creare l’(IIO) Operation Inform and Influence, la macchina della propaganda mascherata da libera informazione. Obiettivo: mettere all’angolo la #Russia.

7/19

Lo strumento più utilizzato dall’IIO fu #Wikipedia. Gli operativi dell’ufficio propagandistico hanno passato molto tempo a scrivere sull’enciclopedia dell’etere, modificando eventi e dati a favore della giunta di #Kiev e relativi sostenitori.

8/19

Così, quotidianamente, iniziarono a sparire (come i desaparecidos dell’America Latina) giornalisti, scrittori, intellettuali, politici. Dei più fortunati furono ritrovati i cadaveri (mai individuati gli assassini); degli altri si persero letteralmente le tracce.

9/19

Inaugurò la lunga lista il giornalista e scrittore Oles Buzina, poi fu la volta del giornalista Sergej Sukhbok, della direttrice del “Neteshinskij Vestnik” Olga Moroz, del deputato Oleg Kalashnikov, delle blogger Svetlana Naboka e Marina Zhavoronkova. E ancora e ancora.

10/19

#Harding, dal suo ponte di comando, con una potenza di fuoco di oltre tremila blog di nazioni diverse, martellava senza sosta. A lui era permesso tutto, perché lui non esisteva. Non c’era nessun legame tra l’ex ufficiale dei berretti verdi e il governo degli Stati Uniti.

11/19

Se scoperto, sarebbe stato immediatamente sbugiardato dallo stesso Dipartimento di Stato.

12/19

Come è emerso da molti documenti ufficiali ucraini, #Harding convinse il governo di #Kiev a redigere una vera e propria lista di proscrizione, una lista di «nemici del popolo ucraino»

13/19

Una lista di persone contro cui scatenare una vera e macchina del fango, di persone da neutralizzare in ogni modo, arrestandole, o eliminandole se necessario.

14/19

Una lunga lista, fatta di migliaia di nomi. Cittadini ucraini, russi, del resto del mondo. Cantanti, scrittori, giornalisti, politici, intellettuali, operatori umanitari. Non aveva importanza chi fossero.

15/19

Era sufficiente aver fatto un viaggio in #Donbass, essersi espressi in favore di #Putin, aver criticato il governo ucraino. Loro, i loro familiari (non importa quanto piccoli di età) erano divenuti tutti bersagli.

16/19

Il messaggio che doveva passare era: dell’#Ucraina bisogna dire solo bene, della #Russia solo male, senza tentennamenti. Propaganda allo stato puro. Ma più sottile.

17/19

Si doveva bloccare alla radice il dissenso rispetto al pensiero unico pro #Kiev, prima ancora che si potesse esprimere.

18/19

francofracassi.com/ucraina/avvers…

Altre informazioni in questo ottimo 🧵 di @MarceVann del 2022.

19/19

Share this Scrolly Tale with your friends.

A Scrolly Tale is a new way to read Twitter threads with a more visually immersive experience.
Discover more beautiful Scrolly Tales like this.

Keep scrolling