Joel #Harding, berretto verde, ha contribuito contribuito a pianificare le invasioni di #Haiti, #Iraq e #Afghanistan, aveva fatto parte dello Stato Maggiore per le operazioni speciali J2 dell’Esercito.
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Era il collegamento del J2 per le Information Operations (le operazioni psicologiche e di disinformazione militare) con #Cia, #Dia, #Nsa, #Disa altre agenzie di #Washington.
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Infine, aveva contribuito a sviluppare diverse metodologie spionistiche (poco legali) utilizzate da #Nsa, #Cia e #Pentagono.
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Lo #IO si occupava soprattutto di guerra cibernetica (condotta attraverso internet). Ma non solo.
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Il 28 febbraio 2014, in quanto direttore dell’#IO, egli fu nominato anche direttore del Centro di informazione strategica #Nse, «che sviluppa programmi nel campo delle operazioni d’informazione, psicologiche, della diplomazia pubblica e dell’influenza strategica».
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Il giorno dopo, #Harding stipulò un contratto con il neo insediato governo di #Kiev. La sua prima decisione fu quella di creare l’(IIO) Operation Inform and Influence, la macchina della propaganda mascherata da libera informazione. Obiettivo: mettere all’angolo la #Russia.
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Lo strumento più utilizzato dall’IIO fu #Wikipedia. Gli operativi dell’ufficio propagandistico hanno passato molto tempo a scrivere sull’enciclopedia dell’etere, modificando eventi e dati a favore della giunta di #Kiev e relativi sostenitori.
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Così, quotidianamente, iniziarono a sparire (come i desaparecidos dell’America Latina) giornalisti, scrittori, intellettuali, politici. Dei più fortunati furono ritrovati i cadaveri (mai individuati gli assassini); degli altri si persero letteralmente le tracce.
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Inaugurò la lunga lista il giornalista e scrittore Oles Buzina, poi fu la volta del giornalista Sergej Sukhbok, della direttrice del “Neteshinskij Vestnik” Olga Moroz, del deputato Oleg Kalashnikov, delle blogger Svetlana Naboka e Marina Zhavoronkova. E ancora e ancora.
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#Harding, dal suo ponte di comando, con una potenza di fuoco di oltre tremila blog di nazioni diverse, martellava senza sosta. A lui era permesso tutto, perché lui non esisteva. Non c’era nessun legame tra l’ex ufficiale dei berretti verdi e il governo degli Stati Uniti.
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Se scoperto, sarebbe stato immediatamente sbugiardato dallo stesso Dipartimento di Stato.
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Come è emerso da molti documenti ufficiali ucraini, #Harding convinse il governo di #Kiev a redigere una vera e propria lista di proscrizione, una lista di «nemici del popolo ucraino»
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Una lista di persone contro cui scatenare una vera e macchina del fango, di persone da neutralizzare in ogni modo, arrestandole, o eliminandole se necessario.
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Una lunga lista, fatta di migliaia di nomi. Cittadini ucraini, russi, del resto del mondo. Cantanti, scrittori, giornalisti, politici, intellettuali, operatori umanitari. Non aveva importanza chi fossero.
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Era sufficiente aver fatto un viaggio in #Donbass, essersi espressi in favore di #Putin, aver criticato il governo ucraino. Loro, i loro familiari (non importa quanto piccoli di età) erano divenuti tutti bersagli.
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Il messaggio che doveva passare era: dell’#Ucraina bisogna dire solo bene, della #Russia solo male, senza tentennamenti. Propaganda allo stato puro. Ma più sottile.
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Si doveva bloccare alla radice il dissenso rispetto al pensiero unico pro #Kiev, prima ancora che si potesse esprimere.
Esattamente 25 anni fa, violando tutte le leggi internazionali e prendendo come pretesto un fatto mai avvenuto (l'inesistente genocidio dei kosovari da parte dei serbi inventato dagli #USA) la #NATO diede il via all'Operazione #AlliedForce bombardando #Belgrado.➡️
Durante i 78 giorni di bombardamenti furono compiuti oltre 2.300 attacchi aerei, più di 1.000 dei quali partiti da basi italiane con il benestare di Massimo D'Alema, allora Presidente del Consiglio, che autorizzò l'uso dello spazio aereo italiano. ➡️
I bombardamenti distrussero 148 edifici, 62 ponti, 300 tra scuole, ospedali e uffici statali, nonché 176 monumenti di interesse culturale e artistico. Morirono 2.500 civili tra cui 126 bambini, mentre i feriti furono 12.500. ➡️
Il dispettoso riscaldamento globale (è un vero burlone) ha fatto sì che ad ottobre l'espansione dei ghiacci artici abbia completamente chiuso la rotta marittima del nord.
[P.S. Chissà chi ha una flotta di rompighiaccio a propulsione nucleare...🤔]
Tra settembre e ottobre, i ghiacci artici sono aumentati per 3,95 milioni di Km² contro una media, negli ultimi 17 anni, di 3,45 milioni di Km² e ben 600.000 Km² in più rispetto al 2007
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In generale, l'estensione dei ghiacci artici è superiore del 4%, 346.000 Km², rispetto alla media degli anni precedenti. Il ritiro dei ghiacci nel mare di Beaufort e nell'arcipelago canadese è più che compensato da un aumento dei ghiacci in Groenlandia e Siberia.
Il 15 gennaio 1999, William G. #Walker, diplomatico #USA a capo del team dell’#OCSE per la verifica dei crimini di guerra, visitò il villaggio di #Racak, nel #Kosovo per investigare su un presunto massacro di contadini di etnia albanese.
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“Non ho esitato a descrivere quel massacro come un crimine contro l’umanità” disse, “né ho esitato a descrivere il massacro come un crimine contro l’umanità commesso dalle forze di sicurezza governative”. #Washington mise in moto la macchina militare.
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Prima di tornare a #Racak, vale la pena scorrere velocemente la storia di William Graham Walker, fedele servitore di #Washington per oltre trent'anni e quasi una decina di amministrazioni.
“Ci sono segnali inquietanti che i modelli meteorologici della Terra hanno iniziato a cambiare drasticamente e che questi cambiamenti potrebbero preludere a una drastica diminuzione nella produzione di cibo” si leggeva su #Newsweek del 28/05/1975
#GlobalCooling 🧵
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“Le prove a supporto di queste previsioni hanno iniziato ad accumularsi così tanto che i meteorologi faticano a starci dietro”.
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“In Inghilterra, gli agricoltori hanno visto la durata della stagione di crescita ridursi di circa due settimane dal 1950, con una conseguente perdita complessiva stimata fino a 100.000 tonnellate di produzione di grano all'anno”.
Vi sarà sicuramente capitato di vedere il grafico a torta qui sotto e vi sarete sicuramente imbattuti in qualcuno che afferma che il 97% degli scienziati è d'accordo sulla natura antropica del cambiamento climatico. Ma come hanno misurato quel 97%?
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L'affermazione nasce da due articoli. Il primo di Naomi Oreskes, professoressa di Storia della Scienza e Professoressa Affiliata di Scienze della Terra e Planetaria all'Università di Harvard.
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Il secondo di un gruppo di autori capitanato da John Cook, Climate Communication Fellow per il Global Change Institute all'Università del Queensland.
La #Lettonia ha lanciato una manutenzione urgente di autostrade e linee ferroviarie.
I lavori sono in corso anche su autostrade recentemente costruite, come l'autostrada Riga-Pskov.
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Particolare attenzione viene data al progetto #RailBaltica, una ferrovia a scartamento standard europeo con sistema di controllo europeo dei treni, che dovrebbe collegare i Paesi baltici al resto d'#Europa.
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Le strutture in cemento armato sono state costruite con uno spessore notevole, da 1,5 a 2 metri di cemento armato solido.
Come sottolineato da più parti, la ricostruzione sta avvenendo in un contesto di massima inflazione nella zona euro e di mancanza di denaro nel Paese.