Tutti i dittatori si sono fatti fotografare con i bambini. La propaganda doveva dimostrare quanto questi uomini fossero amorevoli. Tra questi, Mussolini.
E Hitler. Che amava i bambini purchè biondi e ariani. Un amore selettivo, via. Un po’ come con gli animali. Amava i “suoi cani”, ma odiava i topi (bestie schifose) e prendeva a calci le galline che definiva irritanti.
E poteva mancare lui, Iosif Vissarionovič Džugašvili, conosciuto come Stalin?
Nel 1936, la foto di una bambina che abbraccia il dittatore sovietico Joseph Stalin, diventerà uno dei simboli più duraturi di propaganda dell'epoca staliniana.
Questa la storia di quella bambina.
Si chiamava Engelsina " Gelya " Sergeyevna Markizova
#MdT 1936 - Engelsina Markizova è figlia di Ardan Markizov, devoto comunista. E’ stato nominato Commissario del Popolo dell’Agricoltura nella repubblica socialista sovietica della Buriatia, in Siberia
#MdT 1936 - Ardan Markizov arriva a Mosca insieme a una delegazione ufficiale della Buriatia. E’ felice. Il programma della visita prevede un incontro con Stalin. Sorprendentemente i bambini possono entrare al Cremlino senza particolari permessi. La piccola Engelsina va con lui
Alla fine dell’incontro la bimba vuole abbracciare il leader. Prende due mazzi di fiori e si avvicina a Stalin. Lui è contento dei fiori, e fa salire la bambina sul tavolo. I giornalisti non aspettano altro. Scattano decine di fotografie.
Tra quegli scatti la fotografia simbolo della propaganda staliniana. La foto viene pubblicata Il 29 giugno 1936 sulla prima pagina della Pravda.
Diventando in poco tempo “virale”.
Stalin, nel frattempo, ha fatto molti regali alla bambina.
La fotografia diventa un modello per innumerevoli quadri che vengono messi negli istituti per l'infanzia, nelle scuole, negli asili e luoghi di ricreazione. Ovunque.
Naturalmente era solo propaganda. Engelsina lo imparò presto. L’anno successivo il padre fu portato via da agenti segreti con l’accusa di essere una spia e un trotzkista. E giustiziato. La madre deportata nel Kazakistan meridionale, morirà in circostanze misteriose.
Engelsina " Gelya è riuscita a sopravvivere diventando uno studiosa orientalista, specializzata in Cina e India. Sposata due volte, ha avuto tre figli. E' morta nel 2004. Conservava ancora i regali di Stalin.

Lei fu una bambina fortunata.
Molti figli dei “nemici del popolo” condividevano infatti il destino dei propri genitori. Nei campi di lavoro o quando non venivano direttamente uccisi mediante fucilazione. Aleksandr Yakovlev, Commissario del Cremlino indica in 10 milioni il numero di bambini deportati e morti

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Johannes Bückler

Johannes Bückler Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @JohannesBuckler

Feb 21
Agli inizi del XX secolo non era permesso a noi donne di gareggiare individualmente.
Sempre e solo con un maschietto.
Fu così anche per me.
E chi scegliere, se non Edgar, che avevo sposato nel 1900 e che era anche il mio allenatore. Image
Ai miei tempi il pattinaggio era ritenuto uno sport estremamente virile.
Insomma per soli uomini. Noi donne tagliate fuori.

Il primo campionato del mondo fu disputato nel 1896.
Solo per uomini naturalmente. Image
Le gare femminili sono nate nel 1906, quelle per le coppie di artistico nel 1908 e quelle di danza nel 1952.
Indovinate grazie a chi.
Alla sottoscritta naturalmente, Florence Madeleine Cave in Syers, detta Madge. Image
Read 14 tweets
Feb 19
Johannesssss!!! Johannesssss!!! Questo quando serve non c’è mai. Dove sei finito? Dobbiamo parlare in una questione importante.
«Sono qui. Calmati, non urlare»
Sai chi sono vero?
«Certo. Sei Gaio Giulio Cesare Augusto, nato Gaio Ottavio Turino meglio conosciuto come Ottaviano»
Per tutti sono Augusto ormai.
Devi assolutamente spiegarmi una cosa.
Ne va del mio onore. Del nostro onore.
Mi è giunta all’orecchio una notizia. Spero per voi che non sia vera. Sono di carattere mite, ma posso scatenare le mie legioni in un attimo.
«Vedo che sei in buona compagnia. Ci sei tu e gli altri Imperatori della dinastia giulio-claudia.
Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone. Poi vedo che ci sono anche Traiano e Vespasiano.
Mi sfugge la ragione di questa rimpatriata.
Vi ascolto, ditemi»
Read 25 tweets
Feb 17
Qualcuno ha scritto che “i numeri costituiscono il solo linguaggio universale”.
Vero. Anche perché i numeri non sono mai solo numeri.
100
1.000.000
Cento
Un milione.
Oppure 7 come le persone che incontrai quando tornai a Kigali il 21 luglio del 1994.

2, come le esplosioni che udimmo quella sera del 6 aprile 1994 quando tutto ebbe inizio.
Subito dopo la telefonata della mia segretaria.
«Hanno abbattuto l’aereo del Presidente Habyarimana»
Quella notizia significava una cosa sola. Guai.
E scontri in città.
Quella notte dormimmo tutti in bagno, l’unica stanza della casa che non poteva essere raggiunta da eventuali colpi esplosi dalla strada.
Mentre il telefono continuava a squillare.
Read 24 tweets
Feb 15
“Un giorno nella foresta scoppiò un gigantesco incendio: animali ed uccelli fuggirono impauriti.
Mentre tutte le razze raccolte si disperavano e si lamentavano della loro cattiva sorte, il colibrì volò verso il fiume e raccolse una goccia d’acqua.
Tanta quanta ce ne stava nel suo becco.
Ritornando verso l’incendio, gli altri animali lo derisero dicendo: “Ma cosa fai?”, gli chiesero.
Il piccolo colibrì, paziente, rispose: “Faccio quello che posso!”

E fu proprio per quel “faccio quello che posso” che mi premiarono. Image
De Amicis avrebbe fatto di noi personaggi da libro “Cuore”. Era il 22 novembre del 1954 quando in Campidoglio assegnarono i Premi della Bontà.
Un premio per Dario Tosi, 11 anni. Aveva portato a spalle a scuola tutti i giorni, per un chilometro, il suo compagno malato alle gambe. Image
Read 14 tweets
Feb 13
Non hanno tutti i torti a chiamarmi “Mago Bakù”, il fachiro.
Mangio pochissimo, dormo quasi niente, giro sempre seminudo e a piedi scalzi.
E non sono le uniche stranezze.
Colleziono anche libri antichi, amo la psicologia, la magia, l’ipnosi e le teorie di Freud.
I miei uomini lo sanno.
Finché sono sveglio non hanno niente da temere.
Per questo, come vi ho detto, dormo pochissimo.
Chi sono?
Sono il comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina Italiana.
E oggi, 16 ottobre 1940, ho un problema.
Ieri alle 23.15 abbiamo incrociato a 800 miglia ad ovest di Casablanca il piroscafo Kabalo da 7.500 tonnellate, battente bandiera belga.
Lo so, non siamo in guerra con il Belgio, ma sappiamo che è stato noleggiato dalla marina inglese e armato con un cannone da 102 mm.
Read 24 tweets
Feb 11
Era il 1695 e la nave su cui ero imbarcato, la Victoire, aveva attraccato al porto di Napoli in attesa di partire per le Antille.
Pensai bene di recarmi a visitare Roma, magari sarei riuscito a fare un saluto al Santo Padre.
Mi chiamo Oliver Misson, figlio di un nobile di Provenza, con la passione per l’avventura.
Per questo avevo abbandonato l’accademia militare per imbarcarmi sulla nave da guerra francese Victoire comandata da un mio parente, il capitano Fourbin.
E fu proprio a Roma che conobbi quel frate italo-domenicano, tale Caraccioli.
Aveva abbandonato il saio, troppo rigida e devota ai potenti la sua vita.
Aveva così deciso di girare il mondo per propagandare le sue idee.
Idee.
Più che idee un sogno.
Read 22 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Don't want to be a Premium member but still want to support us?

Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Or Donate anonymously using crypto!

Ethereum

0xfe58350B80634f60Fa6Dc149a72b4DFbc17D341E copy

Bitcoin

3ATGMxNzCUFzxpMCHL5sWSt4DVtS8UqXpi copy

Thank you for your support!

Follow Us on Twitter!

:(