Thread by @FabbioSabatini

È difficile tenere testa alle castronerie del ministro Fioramonti, anche perché le spara a raffica e non si sa mai da dove cominciare.

L'intervista data a @flaviaamabile oggi su La Stampa ne contiene almeno 5.

Vediamo [thread]

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1) Tassare le merendine per finanziare la scuola. Il ministro non sa che l'obiettivo delle tasse sul consumo di beni potenzialmente dannosi per la salute non è generare "gettito", risorse per finanziare altre spese. Bensì scoraggiare il consumo mediante l'aumento del prezzo.

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Se, grazie alla tassa, i bambini mangeranno meno merendine, si raccoglieranno meno risorse per finanziare la scuola. Se i bambini cambieranno le loro abitudini e mangeranno solo pane e salame, come ha auspicato il premier Conte, allora per la scuola non rimarrà un €.

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Quanto più le tasse sul consumo di beni potenzialmente dannosi hanno successo, tanto meno gettito generano.

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Se si vuole finanziare la spesa con delle tasse sul consumo, bisogna colpire beni la cui domanda non reagisce al prezzo, non quelli che possono essere sostituiti da altri prodotti nelle preferenze dei consumatori.

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Oppure, se proprio si ha in antipatia la merenda dei bambini, bisogna tassare tutte le possibili alternative, a partire dal ciambellone della nonna, i cornetti e, ebbene sì, anche il pane e il salame.

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2) "In caso di bocciatura della sua proposta ha un'alternativa?", chiede @flaviaamabile. E il ministro: "Non spetta a me l'onere di trovare risorse, è compito del Mef". Come dire: io la mia sciocchezza l'ho detta, poi i conti li fanno quadrare le persone serie (if any).

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3) Il ministro fa poi sapere di essersi "dotato di un consiglio scientifico sullo sviluppo sostenibile", di cui farà parte anche Vandana Shiva. Anzitutto non si capisce perché in seno al ministero dell'istruzione debba esserci un consiglio sullo sviluppo sostenibile.

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Un consiglio su una materia che sarebbe di competenza dei ministeri dell'ambiente e dello sviluppo. Il sospetto è che il ministro voglia superare i confini delle sue prerogative per fare propaganda a buon mercato.

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Ma soprattutto colpisce l'arruolamento nella più alta autorità italiana in materia di università e ricerca di una persona che ha supportato teorie antiscientifiche sugli organismi geneticamente modificati.

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Di nuovo, assistiamo al paradosso per cui paladini dell'antiscienza entrano nella stanza dei bottoni della ricerca scientifica italiana. Come quando Fioramonti assegnò a una ex Iena il compito di guidare un osservatorio sui concorsi universitari.

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ilfoglio.it/scienza/2018/0…

4) Ma chi pagherà Vandana Shiva e gli altri del "consiglio scientifico"? Nessuno ovviamente, lavoreranno gratis, annuncia giulivo il ministro.

E rincara la dose: "Lo stesso modello va introdotto anche nelle università".

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Se Fioramonti (che viene spesso presentato come economista) avesse studiato economia saprebbe che nessuno lavora gratis, a meno che il suo tempo non valga nulla, come nel caso degli incompetenti, o non si ottengano vantaggi di altro tipo.

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Le collaborazioni gratuite sono una trovata propagandistica per mimetizzare la costruzione di clientele e diminuire la trasparenza della pubblica amministrazione.

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5) Infine, la trovata geniale: "Non è ammissibile che esistano corsi come economia dove ci si laurea senza seguire lezioni di scienze naturali o di biologia".

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Qui però devo riconoscere una certa logica nei ragionamenti del ministro (spero mi perdonerete la battuta): studiare biologia nella facoltà di economia: sembra un modo perfetto per sfornare generazioni di nuovi Fioramonti.

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Post scriptum: il thread si trova srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza.

L'intervista di @flaviaamabile è qui (con paywall): bit.ly/2mn5g5y