📈🤔Qualche giorno fa il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha detto che gli stranieri sono il 12% della popolazione italiana, scatenando le fantasie complottiste degli identitari.
Pronti per un altro viaggio negli abissi della mente?
Quando il Capo della Polizia ha dichiarato che gli stranieri ("regolari e non") erano il 12% della popolazione italiana, gli identitari non ci potevano credere.
Avevano sul piatto sia il rapporto tra stranieri e criminalità, sia una notizia *bomba*! 💣
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Seguiamo il ragionamento identitario.
Se gli stranieri (regolari e non) sono il 12% della popolazione italiana, e se i regolari sono l'8,7%, allora tutti gli altri devono essere irregolari.
Ergo, ci sono 2 milioni di stranieri irregolari in Italia! 😱
Le stime più recenti dicono che a gennaio 2018 c'erano 530.000 irregolari in Italia. Io ne stimo 620.000 a oggi. Tanti, ma non *così* tanti.
Se gli irregolari invece sono 2 milioni, ecco dov'è finita l'invasione.
Ci stanno invadendo e non ce ne siamo neanche accorti! 😱
In realtà, gli identitari non sono mica tanto sofisticati: quel 12% potrebbe voler dire 11,51%, ma anche 12,49%.
Se fosse la seconda, gli stranieri irregolari presenti in Italia sarebbero più di 2 milioni e 200 mila.
Quattro volte quanti ne stimiamo a oggi.
Mega-invasione! 😱
📈🤔 Ma forse, prima di sparare cifre a caso, sarebbe convenuto farsi una domanda: ha senso estrapolare il numero degli stranieri irregolari presenti dalle parole di Gabrielli, senza verificare?
La risposta è solo una, chiara e semplice: no. 🤷♂️
En passant: "12,0%" ( esatto al primo decimale) è un numero che a fine agosto ho offerto da queste parti, nel corso di uno scambio sulla "invasione" in Italia.
Non ho alcun elemento per dirlo, ma mi chiedo se qualcuno, spulciando, non ci sia incappato.
Qui uno scampolo del maestoso pensiero identitario che fu, dopo che avevo annunciato che gli stranieri in Italia, regolari e non, sono circa il 9,6% della popolazione residente.
Epilogo.
Gabrielli commette un errore. Non ci ritorna, e persone serie avrebbero soprasseduto o quantomeno verificato.
Invece gli identitari ci costruiscono sopra articoli che rimbalzano da giorni.
Il consiglio, dopo #Charlottea, è sempre lo stesso: voi non abboccate.
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🦠 #COVID19: con le infezioni in calo costante, come sta andando la stagione fredda?
Malgrado l'assenza di zone rosse e nonostante l'incredibile trasmissibilità di #Omicron, dal 1° ottobre a oggi i decessi sono stati il 64% in meno rispetto all'anno scorso.
Non solo...
Nel gennaio scorso, ai ritorni in zona gialla corrispose una forte recrudescenza che portò alla seconda "gobba" della linea blu.
Sarebbe andata peggio, non fossimo tornati tutti in zona rossa.
Quest'anno, invece, i decessi calano malgrado il *rilassamento* di alcune misure.
Sul piano delle proiezioni, dopo giorni in eccesso i decessi hanno "ripreso" la curva.
Sembra dunque al momento scongiurata una coda di decessi più lunga rispetto alle ondate precedenti.
Il calo è comunque più lento rispetto a quello dei casi, com'è normale attendersi.
🇮🇹🦠Ci siamo: è arrivato il momento in cui i decessi #COVID19 nel 2022 hanno superato quelli dello stesso periodo del 2021.
Ecco perché è cruciale fare un punto su #Omicron, assieme a un po' di antibufala preventiva.
Per evitare che i disinformatori vi ingannino.
🧵
Primo, come sta andando con #Omicron?
Benino, non benissimo.
Tra le ottime notizie: l'enorme distanza scavata tra nuovi casi, nuovi ingressi in terapia intensiva e nuovi decessi.
Si vede anche il solo "effetto vaccini", nella prima metà del grafico.
Omicron è proprio qualcosa di diverso: trasmissibilissima, ma meno letale.
Se fossimo nello stesso periodo dell'anno scorso, un numero di contagi come quello di due settimane fa avrebbe provocato circa 3.000 (TREMILA) decessi al giorno.
A gennaio le forniture di gas da Mosca si sono ridotte del 40%, dopo mesi in cui erano al -25%.
Anche per questo, i costi del gas in Europa sono quintuplicati.
Peggio della crisi energetica del 1973.
Secondo il nostro indice di vulnerabilità, i paesi Ue più sensibili a queste riduzioni non sono sempre quelli che pensiamo che siano.
Certo, l’Est Europa rischia molto.
Ma anche l’Italia è ai primi posti della classifica, più in alto della Germania.
🦠🇮🇹 #COVID19: con il picco ormai scavalcato mi sembra sia arrivata l'ora di un aggiornamento.
Se c'è una cosa certa, è che #Omicron ha cambiato TUTTO.
Lasciate che vi spieghi.
Un thread.🧵
Primo: quella che vediamo oggi è sostanzialmente una malattia diversa.
Meno letale per tutti, inclusi i non vaccinati (che però rischiano ancora molto).
Qui il rapporto tra nuovi casi, malattia grave e decessi.
Rispetto al periodo pre-vaccini:
Ingressi in TI -92%
Decessi -94%
Secondo: l'ondata #Omicron è stata MOLTO più breve rispetto alla seconda ondata l'anno scorso, che peraltro aveva poi condotto alla terza quando abbiamo rilassato le misure a gennaio.
Più breve, ma comunque più lunga rispetto alle aspettative, e con un plateau molto elevato.
🦠🇮🇹 #COVID19, il numero dei morti è gonfiato?
Nei bollettini "contiamo tutti i positivi"?
FALSO.
E basta guardare i numeri.
Da inizio pandemia, così come dalla seconda ondata, l'eccesso di mortalità in Italia è sempre SUPERIORE ai morti #Covid_19 inclusi nei bollettini.
Non solo: l'eccesso di mortalità segue in maniera quasi perfetta l'andamento dei decessi riportati dai bollettini.
C'è solo un leggero avvallamento a gennaio-febbraio 2021, che però quasi si annulla se si tiene conto della scomparsa dell'influenza, l'anno scorso.
Si nota anche la nostra difficoltà a contare i decessi nel corso della prima ondata, e quanto invece siamo diventati più "bravi" nel tempo, mano a mano che la pandemia progrediva.
Escludendo i decessi estivi (ondate di calore), nel 2021 eccesso e bollettini sono quasi identici.
🦠🇮🇹 I 468 morti #COVID19 di oggi ci proiettano indietro, verso un passato che speravamo esserci lasciati alle spalle.
Ma non dimenticatelo: da ottobre a oggi il numero di decessi è ancora molto più simile a quello di una stagione influenzale media che a quello dell'anno scorso.
Attenzione, ciò non significa che le cose vadano benissimo: a oggi i decessi #COVID19 sono comunque del 60% più elevati rispetto a quelli di una stagione influenzale media.
Ma sono un quarto rispetto all'anno scorso, pur non avendo chiuso (quasi) nulla.
Un importante risultato.
Sul fronte ospedaliero, invece, le cose non vanno altrettanto bene.
I ricoverati positivi sono al 56% dello (altissimo) picco della seconda ondata, mentre le TI sono al 44%.
Ma notate il disaccoppiamento tra le due curve: potrebbe aiutare a stimare i ricoveri "incidentali"?