🦠 #COVID19: con le infezioni in calo costante, come sta andando la stagione fredda?
Malgrado l'assenza di zone rosse e nonostante l'incredibile trasmissibilità di #Omicron, dal 1° ottobre a oggi i decessi sono stati il 64% in meno rispetto all'anno scorso.
Non solo...
Nel gennaio scorso, ai ritorni in zona gialla corrispose una forte recrudescenza che portò alla seconda "gobba" della linea blu.
Sarebbe andata peggio, non fossimo tornati tutti in zona rossa.
Quest'anno, invece, i decessi calano malgrado il *rilassamento* di alcune misure.
Sul piano delle proiezioni, dopo giorni in eccesso i decessi hanno "ripreso" la curva.
Sembra dunque al momento scongiurata una coda di decessi più lunga rispetto alle ondate precedenti.
Il calo è comunque più lento rispetto a quello dei casi, com'è normale attendersi.
Ovviamente, il numero di decessi #COVID19 cala perché a calare è anche il numero delle nuove infezioni.
Cala in pieno inverno, e senza ulteriori restrizioni.
Resta da vedere quanto durerà.
Se almeno fino al prossimo autunno, la svolta ci sarà stata per davvero.
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🇮🇹🦠Ci siamo: è arrivato il momento in cui i decessi #COVID19 nel 2022 hanno superato quelli dello stesso periodo del 2021.
Ecco perché è cruciale fare un punto su #Omicron, assieme a un po' di antibufala preventiva.
Per evitare che i disinformatori vi ingannino.
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Primo, come sta andando con #Omicron?
Benino, non benissimo.
Tra le ottime notizie: l'enorme distanza scavata tra nuovi casi, nuovi ingressi in terapia intensiva e nuovi decessi.
Si vede anche il solo "effetto vaccini", nella prima metà del grafico.
Omicron è proprio qualcosa di diverso: trasmissibilissima, ma meno letale.
Se fossimo nello stesso periodo dell'anno scorso, un numero di contagi come quello di due settimane fa avrebbe provocato circa 3.000 (TREMILA) decessi al giorno.
A gennaio le forniture di gas da Mosca si sono ridotte del 40%, dopo mesi in cui erano al -25%.
Anche per questo, i costi del gas in Europa sono quintuplicati.
Peggio della crisi energetica del 1973.
Secondo il nostro indice di vulnerabilità, i paesi Ue più sensibili a queste riduzioni non sono sempre quelli che pensiamo che siano.
Certo, l’Est Europa rischia molto.
Ma anche l’Italia è ai primi posti della classifica, più in alto della Germania.
🦠🇮🇹 #COVID19: con il picco ormai scavalcato mi sembra sia arrivata l'ora di un aggiornamento.
Se c'è una cosa certa, è che #Omicron ha cambiato TUTTO.
Lasciate che vi spieghi.
Un thread.🧵
Primo: quella che vediamo oggi è sostanzialmente una malattia diversa.
Meno letale per tutti, inclusi i non vaccinati (che però rischiano ancora molto).
Qui il rapporto tra nuovi casi, malattia grave e decessi.
Rispetto al periodo pre-vaccini:
Ingressi in TI -92%
Decessi -94%
Secondo: l'ondata #Omicron è stata MOLTO più breve rispetto alla seconda ondata l'anno scorso, che peraltro aveva poi condotto alla terza quando abbiamo rilassato le misure a gennaio.
Più breve, ma comunque più lunga rispetto alle aspettative, e con un plateau molto elevato.
🦠🇮🇹 #COVID19, il numero dei morti è gonfiato?
Nei bollettini "contiamo tutti i positivi"?
FALSO.
E basta guardare i numeri.
Da inizio pandemia, così come dalla seconda ondata, l'eccesso di mortalità in Italia è sempre SUPERIORE ai morti #Covid_19 inclusi nei bollettini.
Non solo: l'eccesso di mortalità segue in maniera quasi perfetta l'andamento dei decessi riportati dai bollettini.
C'è solo un leggero avvallamento a gennaio-febbraio 2021, che però quasi si annulla se si tiene conto della scomparsa dell'influenza, l'anno scorso.
Si nota anche la nostra difficoltà a contare i decessi nel corso della prima ondata, e quanto invece siamo diventati più "bravi" nel tempo, mano a mano che la pandemia progrediva.
Escludendo i decessi estivi (ondate di calore), nel 2021 eccesso e bollettini sono quasi identici.
🦠🇮🇹 I 468 morti #COVID19 di oggi ci proiettano indietro, verso un passato che speravamo esserci lasciati alle spalle.
Ma non dimenticatelo: da ottobre a oggi il numero di decessi è ancora molto più simile a quello di una stagione influenzale media che a quello dell'anno scorso.
Attenzione, ciò non significa che le cose vadano benissimo: a oggi i decessi #COVID19 sono comunque del 60% più elevati rispetto a quelli di una stagione influenzale media.
Ma sono un quarto rispetto all'anno scorso, pur non avendo chiuso (quasi) nulla.
Un importante risultato.
Sul fronte ospedaliero, invece, le cose non vanno altrettanto bene.
I ricoverati positivi sono al 56% dello (altissimo) picco della seconda ondata, mentre le TI sono al 44%.
Ma notate il disaccoppiamento tra le due curve: potrebbe aiutare a stimare i ricoveri "incidentali"?
🦠"Morire è parte del vivere". È qualcosa di banale, ma anche di assolutamente vero.
Come sapete, sono il primo a fare la conta dei decessi #COVID19 e a proporvi confronti con l'influenza stagionale.
Ma questo post contiene una serie di gravissimi errori.
Ve li racconto.