Una delle mie cose preferite dei social - luoghi dove alla plebe viene data la possibilità di leggere gratis gente che altrimenti dovrebbe pagare per leggere: il minimo che ci si aspetti in cambio è educato silenzio - è la sincera indignazione del cretino allorché bloccato.
Il cretino, essendo cretino, pensa che leggerti gratis sia suo diritto costituzionale, e che se non vuoi ricevere notifiche dei suoi penzierini non è perché egli, come la maggior parte degli umani, non ha niente d’interessante da dire (sennò saresti tu a pagare per leggerlo)
macché: tu lo blocchi perché lo temi, perché egli è dotato di ficcante dialettica, perché non accetti le sue sofisticate critiche, e per complesse ragioni psicologiche che nel suo lessico da reality in genere elabora in espressioni tipo mettersi-in-gioco
La prova che dica il vero sta nei cuoricini che gli mettono i suoi amici allorché egli scrive che il re è nudo e che tu, vile, sfuggi le sue abrasive notazioni. Per fortuna (dei suoi amici) il tutto dura poco, perché poi deve portare giù l’umido.
Se in Corea avessero scelto l’approccio «tu a me plebe non me lo dici, capitooooo», oggi avrebbero qualche Oscar in meno. (Ma non smettete percaritadiddio, non mi deliziavate tanto da anni, e l’Oscar non lo vincete comunque, neppure il Telegatto, tanto vale m’intratteniate.)
È ora di dare tregua a chi, se legge “plebe”, si riconosce e s’offende (prevedibilmente). Trascorsi due giorni (uno e mezzo feriale, sebbene l’abbiate passato a correre nella ruota invece che a produrre pil), è tempo di segnalare chi s’è distinto.
Intanto cominciamo col dire che, forse unica peculiarità di questo schianto per il resto piuttosto standard sebbene affollato, gli “è perché non scopi” e “è perché sei cessa” sono arrivati molto più tardi del solito, dopo le prime 24 ore. 
(Tra l’altro quel filmato avrà, boh, dieci anni. Non so come dirvelo senza offendere il vostro senso estetico: come tutti gli esseri umani dieci anni dopo, sono più vecchia e più chiatta, e insomma temo che non otterrò l’accesso alle vostre ambitissime mutande, mannaggia.)
Da quel filmato in molti (è uno schianto che ha svelato una grande intelligenza collettiva) hanno desunto io sia del Pd (per andare a dire a un partito che i suoi dirigenti sono cretini devi votarlo, è proprio una regola, devi portare la scheda con la croce su) e altre meraviglie
Delle molte cose desunte dai partecipanti al tamponamento a catena, la mia preferita è “Amazon sconta i libri d’insuccesso” (traduzione per affaticati: non sto dicendo d’aver fatto libri di successo, sto dicendo ch’era evidentemente la prima volta che andavate su Amazon, pulcini)
Ma parliamo di quelli che vogliono insegnarmi l’italiano. Mia preferita quella sul cui vocabolario non c’è “ficcante”, ma non voglio trascurare voi che non formulate penzierini, amìsci.
Che uno poi dice non vanno su Amazon perché la poetica delle piccole librerie, epperò mi pare che l’uso delle parole e dei toni, ecco, come dire, Mowgli era Leopardi in confronto.
Un premio speciale alla tipicità dell’intellettuale (vabbè) di sinistra: prima scatena le orde nello schianto del giorno, poi si meraviglia se quelli che gli Van dietro son buzzurri.
E poi il premio @EverydayBio: se il consiglio direttivo concede, assegnerei alla signora, di livello più oltre (fermatevi, è una citazione, lo so che non la sapete, d’altra parte non ne sapete nessuna, dovreste aver ormai imparato a temere sia ignoranza vostra e non altrui, essù)
Quelli che da due giorni passano l’orario d’ufficio a chiedere licenziamenti da giornali per cui non scrivo e radiazioni da albi cui non sono iscritta meriterebbero tutti. Menzione speciale per quello che è andato dai carabinieri. Denunzio il reato di plebe, maresciallo.
Ma come trascurare la circolare ministeriale. Fremo per sapere che ministero abbia vietato la plebe. Punto il mio soldino su quello delle politiche agricole (esiste? Non m’intendo di braccianti)
Ah, ce ne sono vari la cui idea di difesa della plebe è sghignazzare “ti pagheranno cinque euro a cartella” (spero che quelli per cui è vero non si affidino mai a voi per veder difesi i loro diritti plebei). La migliore è questa, non so se faccia più ridere “gratis” o “dagospia”
(In generale, figli miei, chiedete al datore di lavoro di pagarvi un corso di Google: non mi sembrate mica tanto portati a procurarvi informazioni su gente che volete insolentire, mia nonna con l’enciclopedia dei quindici era più informata di voi coll’universo sul telefono)
E ora scusate, qua non si batte la fiacca come la plebaglia, devo andare a scrivere uno dei miei soliti exposé di giornalismo finanziario e poi occuparmi dei miei figli, meno male che l’internet m’ha ricordato i miei doveri.
Questo distrarmi con meraviglie quali Soncini esponente di punta della sinistra è un'evidente manovra per farmi passare la giornata a perder tempo invece di produrre reddito. Insomma, per farmi somigliare a voi.
E comunque il signore ha più memoria di voi (e di me, che però so usare i motori di ricerca, diversamente da voi) https://t.co/3gijfzmHLj
Poi vado a lavorare, giuro, ma: io temo che questi dicano sul serio. Qualcuno se ne occupi. Contattate i familiari.
Anche oggi l’internet ha deciso di prenderla bassa e di non inflazionare le parole.
Certo che la querela per diffamazione la vinci, tra cent’anni, e certo che i dodici euro che nomignolo viene condannato a risarcirti gli pesano e lo rieducano. Ma ogni volta mi chiedo se mi va di far le veci della loro mamma, o d’accollarmi fatiche simboliche, e mi rispondo di no
Smettetela con questa storia che sono chiatta: sareste gonfie anche a voi, co' tutta 'st'egemonia. [Dal fondo della sala si sente: ma non dovevi andare a lavorare?]
Non ho capito: credono io sia una deputata del PD? Sono indecisa tra “Gianni, dimme de no pure se è sì” e “Toby, questa gente non vota, vero?”
che poi, se proprio io e quel partito dovevamo sputtanarci reciprocamente, avevo foto più donanti sempre contigue al logo, ecco. (la mia estate senza tette, quanta nostalgia.)
ditemi voi se è giusto che, nell'epoca in cui mr Dialettica della Nerchia frigna perché nessuno gli ha citofonato per avvisarlo dell'imminente celebrità, e nel farlo si geolocalizza ad «Ascoli Satriano, Puglia», non abbiamo Age e Scarpelli a farne capolavoro.
Tu di Ascoli Satriano vieni a parlarmene in faccia se hai coraggio no nel segreto dell’internet capitoooo (ma le madri di ‘sti disperati, che prima hai bisogno di nerchia e poi smaniano per far conversazione, se erano così indaffarate da non poterli educare, un collegio no?)
vorrei dare soddisfazione a questa testimonial della Pfizer che mi blocca e poi passa il tempo da sloggata a contarmi i cuoricini, purtroppo anche negli anni di maggior fotogenia (quelli il cui archivio uso per il sexting, per intenderci) possedevo solo mutandoni ascellari.
