Thread by @dorinileonardo

La grande crisi del Trecento epidemie, fame, guerre.
(A. Barbero).
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Cambia il clima, inizia a fare più freddo. Ci sono molti anni di pessimi raccolti. Inoltre – malthusianamente – era la troppa crescita della popolazione in rapporto alla produzione agricola possibile con i mezzi a disposizione. I prezzi del grano schizzano.
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1347: compare la peste polmonare, che arriva a Messina dall’Asia e inizia a sterminare la gente. Questa malattia ammazza in due o tre giorni. Nel 1348 investe tutta Italia, nel 49 arriva in Inghilterra e Scandinavia e devasta tutta Europa: un terzo della popolazione muore.
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1361: torna la peste e ora ammazza soprattutto i bambini, non immunizzati. Nel corso del 300 e fino ai primi di del 400, l’epidemia torna costantemente: 1371, 1381, 1399 (violentissima).

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All’inizio del 400 la popolazione europea è dimezzata rispetto a cento anni prima. Il grano non costa più niente, ma il clima continua a essere pazzo, i prezzi continuano ad oscillare.
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Nel 300 inoltre, oltre a peste e fame, ci sono state molte guerre, fra cui la Guerra dei Cent’anni. Le banche toscane prestano soldi ai regnanti di Francia e Inghilterra, che non le ripagano. Le banche falliscono. I mercenari imperversano.
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Anche la Chiesa è in crisi, con la stagione di Avignone e dei due Papi.

MA: ognuno di questi fattori negativi (guerre, epidemie, fame) ha portato un contraccolpo positivo per chi ha potuto approfittarne.
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I (pochi) lavoratori rimasti chiedono più soldi e li ottengono. In modo strutturale i poveri hanno più soldi di prima, mangiano e iniziano a uscire e a consumare (vino, soprattutto).
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Si mangia più carne, aumentano i macellai. La loro corporazione diventa importante, e si alleva più bestiame (e quindi latte e formaggio). Cambia il modo di coltivare (più prato, meno grano): servono investimenti per irrigazioni e simili.
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Anche le donne, con qualche soldo in più, hanno potuto incrementare i consumi, normalmente per panni più belli. Si sta aprendo il mercato di panni meno costosi.
Nascono nuove tessiture di molte fibre naturali (cotone, lino).
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Infinite tragedie nel 300 hanno creato molti dolori, ma i meccanismi economici hanno creato nuove opportunità e chi ha saputo intravederle ha prosperato.

Qui la lezione intera: