finestresullarte.info/politica/renzi… Premessa 1: dello stadio di Firenze, e degli stadi in generale, non mi frega nulla, avessi la bacchetta magica farei sparire il calcio, figuriamoci. 1/n
Premessa 2: il sistema dei vincoli sui beni paesaggistici e su quelli culturali è ipertrofico, poteva avere senso nel 1939 e (per il paesaggio) nel 1985, ora servirebbe una riconsiderazione radicale. 2/n
Ciò detto, l'emendamento (Renzi ed altri) al d.l. 76/2020, con il quale, di fatto, si mette la museruola alla Soprintendenza rispetto ai progetti di riqualificazione degli stadi, è di una piccineria e di una meschinità degne del suo proponente. 3/n
La norma non è costruita pensando alle esigenze delle città che ospitano uno o più stadi, è solo la vendetta postuma di un sindaco di provincia rancoroso e vendicativo, di un bambino viziato che si prende la miserabile soddisfazione di fare una pernacchia all'ex maestra. 4/n
Questo modo di fare politica mostra come, alla fine, dei problemi a monte e a valle della costruzione di una norma, i politici si disinteressino totalmente, tutti presi dal rispondere nell'immediato a quella che loro ritengono un'esigenza. 5/n
Che essa sia davvero tale non importa, qualcuno (pochi) ne trarrà comunque un vantaggio. Chi per dare una nuova tinta alla facciata continuerà ad attendere sei mesi un nulla osta, può tranquillamente andare a quel paese, della sua esigenza nessuno si cura. 6/n
La norma però, resta, e produce effetti, senza che se ne sia valutata a priori l'entità e si sia fatto un bilancio degli stessi. Sarà, eventualmente, l'arrivo di un altro politico con altre esigenze, a cambiarla, nuovamente senza alcuna valutazione circostanziata. 7/n
Questa prassi, non certo inaugurata da Renzi, contribuisce al caos normativo, ed è nemica di quella semplificazione che vorrebbe invece recare, perché agisce a valle, sul procedimento, anziché a monte, sul vincolo e sulle ragioni (quando ci sono) della sua apposizione. 8/n
Gli esiti li vediamo da trent'anni, cioè da quando #semplificazione è diventato il mantra degli interventi su norme e #burocrazia: annunci tantissimi, provvedimenti tanti, risultati pochi (rectius, nessuno). 9/fine
(il tema sempre accuratamente eluso è quello della valutazione di impatto della regolazione, sul quale da anni insiste, a ragione, la dott.sa Vitalba Azzolini @vitalbaa)
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#smartworking#thread.
Un tempo, dire "il #lavoro va fatto dove c'è", aveva un senso derivante dalla realtà, non vi erano alternative. Per secoli l'uomo è stato legato al luogo della produzione, fosse la gleba o l'officina. 1/n
Gli spostamenti erano minimali, non fosse altro perché i mezzi di trasporto non potevano consentire di coprire lunghe distanze in tempi compatibili con la durata del giorno lavorativo. 2/n
É con l'urbanizzazione che si assiste allo spostamento di masse progressivamente più ampie di persone, che si collocano in prossimità dei luoghi, le città, dove fioriscono nuove attività. 3/n
#Thread lungo e noioso, si parla di contratti pubblici. L'assurda vicenda della comunicazione alla Procura da parte del presidente #Fontana, se vista astraendosi dalla specificità del caso, mostra per l'ennesima volta come l'acquisizione di beni e servizi da parte della #PA 1/n
sia la raffigurazione di un sistema afflitto da crisi, profonda e permanente, segnato dalle vicende di Tangentopoli nel 1992 e da allora mai più rimessosi in salute. 2/n
Tutta la disciplina varata dopo quel disgraziato anno é stata improntata non a garantire efficienza e rapidità nella gestione dei processi di affidamento degli appalti, ma solo e unicamente a ridurre il rischio corruttivo. 3/n
Se abbiamo chiaro che i tempi della vita quotidiana sono scanditi dall'organizzazione del lavoro, e che essa, da oltre un secolo, è funzionale solo alla volontà di chi dirige le aziende, allora abbiamo chiaro che l'opposizione allo #smartworking é dovuta a più fattori. 1/n
Da un lato l'ostilità di chi vede eroso il proprio potere nel condizionare la vita non solo dei suoi dipendenti, ma della società stessa: più persone libere di gestire il proprio tempo sono una palese minaccia per chi sinora ha prosperato sulla sudditanza altrui. 2/n
Dall'altro lato la frustrazione di chi vive anch'egli una condizione subordinata, ma svolge un'attività che esige, per ragioni tecniche, di essere svolta in un luogo ben preciso e in orari prestabiliti, sicché non può avvalersi del #telelavoro. 3/n
Batti e ribatti con un tizio, ora bloccato, secondo il quale è provato oltre ogni dubbio che la #DAD nella #scuola durante l'emergenza Covid non ha funzionato per nulla. Certezza inscalfibile maturata da una rilevazione parziale (vedere link) sird.it/wp-content/upl… 1/n
La SIRD stessa ammette che il campione non è significativo e che i dati raccolti tramite questionari non consentono di trarre conclusioni, semmai, evidenziano difficoltà che, in misura diversa, sono state segnalate negli istituti di vario grado. 2/n
Ad oggi non esiste una ricerca sull'efficacia della DAD, che abbia coinvolto numeri significativi non solo di docenti, ma anche di studenti e genitori. 3/n
E immancabile, tra le imprescindibili riforme della PA ecco la perla del giorno: digitalizzazione (ok) + telelavoro per obiettivi (ok) e, udite udite, ampliare l'apertura degli uffici al sabato (plof, rumore di braccia e altre parti anatomiche che cadono) 1/n.
Ora, posto che gli uffici "essenziali" sono già aperti il sabato, che ho lavorato in uffici "non essenziali" sventuratamente aperti il sabato, ricevendo i classici soggetti cacciati di casa dalle mogli che non li volevano tra i piedi almeno quel giorno 2/n
che ho dovuto presidiare per nulla un ufficio tecnico per un'intera domenica mattina, stante una assurda circolare regionale con la quale era meglio andare in bagno 3/n
Nella mia famiglia, finora, due casi di contagio, uno con sintomi lievi, risolto, l'altro più grave, con polmonite accertata. Le prime manifestazioni, febbre, tosse, dolori vari, risalgono a sei settimane fa. Da allora questa persona ha avuto come riferimento solo 1/N
il proprio medico di base (capito Giorgetti? Asino), che ha stabilito la terapia sulla base di quanto si conosce e la sta applicando a domicilio, antireumatico e iniezioni di eparina incluse (a queste provvede la moglie del paziente). 2/N
In tutto ciò, l'unica cosa certa è che "si sa" che è un paziente #Covid_19, senza averne la prova: in sei settimane di sintomi, lastra ai polmoni, esami per controllare la funzionalità renale, ZERO tamponi. In sostanza, si sta andando a intuito. 3/N