Batti e ribatti con un tizio, ora bloccato, secondo il quale è provato oltre ogni dubbio che la #DAD nella #scuola durante l'emergenza Covid non ha funzionato per nulla. Certezza inscalfibile maturata da una rilevazione parziale (vedere link) sird.it/wp-content/upl… 1/n
La SIRD stessa ammette che il campione non è significativo e che i dati raccolti tramite questionari non consentono di trarre conclusioni, semmai, evidenziano difficoltà che, in misura diversa, sono state segnalate negli istituti di vario grado. 2/n
Ad oggi non esiste una ricerca sull'efficacia della DAD, che abbia coinvolto numeri significativi non solo di docenti, ma anche di studenti e genitori. 3/n
Ci sono, per contro, ampie discussioni sulle controindicazioni palesi della stessa: dotazione tecnologica delle famiglie, difficoltà di connessione, necessità di rimodulare il metodo di insegnamento e quello di valutazione. Non è una passeggiata, insomma. 4/n
Questo è scontato. Passare dall'oggi al domani a una formula didattica che coglie tutti più o meno impreparati, non può che rappresentare un problema. 5/n
Fin qui il dibattito avrebbe senso. Quando e perché inizia a diventare caciara? Quando lo si inserisce nel più ampio tema del pubblico impiego al fine di screditare quest'ultimo. 6/n
Sin dallo scorso aprile, i maestri dell'odio tra categorie hanno colto al volo l'occasione rappresentata dalle difficoltà della DAD e da uno #smartworking rabberciato alla meno peggio, per avviare una campagna di livore contro i "privilegiati del posto fisso", 7/n
rei di percepire uno stipendio "senza fare nulla". I seminatori di zizzania più accorti lo hanno fatto concedendo, bontà loro, qualche distinguo, altri sparando a zero e invocando licenziamenti di massa, gogne mediatiche e quant'altro. 8/n
A nulla sono valsi gli sforzi per mantenere le discussioni entro i binari della razionalità (vero .@alfredoferrante?) appellandosi alla necessità di evitare le generalizzazioni e le affermazioni basate su "ho sentito" "mi hanno detto". 9/n
Ieri l'altro arriva lo Yoda dei Parioli (o della Garbatella, chissà) a sparare (senza manco pagare i diritti al primo autore) la trovata del contributo di solidarietà dai ddpp ai lavoratori del privato. Benzina sul fuoco. 10/n
Non amo la dietrologia, ma quando una campagna sui social, e sui media, va avanti per mesi, avendo nel mirino una specifica componente della società, e si attacca a tutto pur di proseguire virulenta, credo sia una strategia sottesa ad altro. 11/n
Se questa campagna porterà a qualcosa, e vedremo cosa, lo sapremo entro la fine di questa legislatura, o all'inizio della successiva. 12/fine
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#smartworking#thread.
Un tempo, dire "il #lavoro va fatto dove c'è", aveva un senso derivante dalla realtà, non vi erano alternative. Per secoli l'uomo è stato legato al luogo della produzione, fosse la gleba o l'officina. 1/n
Gli spostamenti erano minimali, non fosse altro perché i mezzi di trasporto non potevano consentire di coprire lunghe distanze in tempi compatibili con la durata del giorno lavorativo. 2/n
É con l'urbanizzazione che si assiste allo spostamento di masse progressivamente più ampie di persone, che si collocano in prossimità dei luoghi, le città, dove fioriscono nuove attività. 3/n
#Thread lungo e noioso, si parla di contratti pubblici. L'assurda vicenda della comunicazione alla Procura da parte del presidente #Fontana, se vista astraendosi dalla specificità del caso, mostra per l'ennesima volta come l'acquisizione di beni e servizi da parte della #PA 1/n
sia la raffigurazione di un sistema afflitto da crisi, profonda e permanente, segnato dalle vicende di Tangentopoli nel 1992 e da allora mai più rimessosi in salute. 2/n
Tutta la disciplina varata dopo quel disgraziato anno é stata improntata non a garantire efficienza e rapidità nella gestione dei processi di affidamento degli appalti, ma solo e unicamente a ridurre il rischio corruttivo. 3/n
Se abbiamo chiaro che i tempi della vita quotidiana sono scanditi dall'organizzazione del lavoro, e che essa, da oltre un secolo, è funzionale solo alla volontà di chi dirige le aziende, allora abbiamo chiaro che l'opposizione allo #smartworking é dovuta a più fattori. 1/n
Da un lato l'ostilità di chi vede eroso il proprio potere nel condizionare la vita non solo dei suoi dipendenti, ma della società stessa: più persone libere di gestire il proprio tempo sono una palese minaccia per chi sinora ha prosperato sulla sudditanza altrui. 2/n
Dall'altro lato la frustrazione di chi vive anch'egli una condizione subordinata, ma svolge un'attività che esige, per ragioni tecniche, di essere svolta in un luogo ben preciso e in orari prestabiliti, sicché non può avvalersi del #telelavoro. 3/n
finestresullarte.info/politica/renzi… Premessa 1: dello stadio di Firenze, e degli stadi in generale, non mi frega nulla, avessi la bacchetta magica farei sparire il calcio, figuriamoci. 1/n
Premessa 2: il sistema dei vincoli sui beni paesaggistici e su quelli culturali è ipertrofico, poteva avere senso nel 1939 e (per il paesaggio) nel 1985, ora servirebbe una riconsiderazione radicale. 2/n
Ciò detto, l'emendamento (Renzi ed altri) al d.l. 76/2020, con il quale, di fatto, si mette la museruola alla Soprintendenza rispetto ai progetti di riqualificazione degli stadi, è di una piccineria e di una meschinità degne del suo proponente. 3/n
E immancabile, tra le imprescindibili riforme della PA ecco la perla del giorno: digitalizzazione (ok) + telelavoro per obiettivi (ok) e, udite udite, ampliare l'apertura degli uffici al sabato (plof, rumore di braccia e altre parti anatomiche che cadono) 1/n.
Ora, posto che gli uffici "essenziali" sono già aperti il sabato, che ho lavorato in uffici "non essenziali" sventuratamente aperti il sabato, ricevendo i classici soggetti cacciati di casa dalle mogli che non li volevano tra i piedi almeno quel giorno 2/n
che ho dovuto presidiare per nulla un ufficio tecnico per un'intera domenica mattina, stante una assurda circolare regionale con la quale era meglio andare in bagno 3/n
Nella mia famiglia, finora, due casi di contagio, uno con sintomi lievi, risolto, l'altro più grave, con polmonite accertata. Le prime manifestazioni, febbre, tosse, dolori vari, risalgono a sei settimane fa. Da allora questa persona ha avuto come riferimento solo 1/N
il proprio medico di base (capito Giorgetti? Asino), che ha stabilito la terapia sulla base di quanto si conosce e la sta applicando a domicilio, antireumatico e iniezioni di eparina incluse (a queste provvede la moglie del paziente). 2/N
In tutto ciò, l'unica cosa certa è che "si sa" che è un paziente #Covid_19, senza averne la prova: in sei settimane di sintomi, lastra ai polmoni, esami per controllare la funzionalità renale, ZERO tamponi. In sostanza, si sta andando a intuito. 3/N